Il poeta empolese Antonio Morelli premiato alla seconda edizione del concorso 'Giorgio Caproni'

Antonio Morelli

Chiunque frequenti la biblioteca comunale 'Renato Fucini' di Empoli lo avrà potuto notare mentre dispensa consigli, presta un libro o dà informazioni. Ma non tutti sanno che Antonio Morelli, da anni operatore del servizio biliotecario empolese, è anche un poeta. E non è alle prime armi.

Antonio ha già scritto e pubblicato ben quattro raccolte di poesia, l'ultima delle quali, Frammentario del mattino, è stata premiata ieri, sabato 30 aprile, a Livorno. La raccolta ha ottenuto la 'menzione speciale' della seconda edizione del Concorso 'Giorgio Caproni'. La cerimonia si è tenuta al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo della città labronica.

Un riconoscimento di tutto rispetto per una raccolta che lo stesso Morelli definisce "il mio miglior libro" e che soprattutto è stato conseguito all'interno di un premio dedicato a quel Giorgio Caproni a cui Morelli è tanto legato.

E proprio il grande poeta livornese sembra aver lasciato almeno una traccia nella poesia di Morelli i cui versi sembrano essere, infatti, un 'piccolo gioco linguistico' dalle forme metriche essenziali, un tentativo di nascondere, seppur con difficoltà, quel patetismo di una vita sentita come drammatica.

Ed è questo rapporto doloroso con l'esistenza il tema centrale della poesia di Morelli. I suoi versi sono un muoversi a tentoni in un mondo di cui non si riesce bene a coglierne le forme e da cui sembra sentirsi costantemente e irrimediabilmente escluso. E non è un caso che sia il tema della solitudine un elemento persistente.

La poesia di Morelli diventa quindi una sorta di 'gesticolare linguistico', un tentativo di farsi capire da un mondo che sembra volgergli le spalle.

 

Giovanni Mennillo

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