
Arezzo è la provincia toscana con il maggior numero di società ciclistiche rispetto alla popolazione in età sportiva (1 ogni 6.493 abitanti*), precedendo Massa Carrara (1 ogni 6.571 ab.) e Pistoia (1 ogni 6.892 ab). E’ quanto emerge da un’analisi di DAS (Generali Italia), compagnia specializzata nella tutela legale che, con la polizza Difesa associazione sportiva, vuole avviare un dialogo con le 290 società ciclistiche sportive della regione e i loro oltre 5.360 tesserati.
“Il ciclismo su strada – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di D.A.S. – espone gli sportivi a molti pericoli. Con una spesa minima, anche di 2 euro a persona, l’associazione ciclistica può tutelare i propri iscritti sia nel caso in cui debbano attivarsi contro terzi per un danno subito durante l’attività sportiva, sia per resistere a ingiuste richieste di risarcimento avanzate da altri nei loro confronti. Anche in sede penale – conclude Grasso – è fondamentale essere tutelati perché in caso di lesioni provocate dal ciclista a terzi è necessario difendersi”.
Al quarto posto della graduatoria elaborata da DAS c’è la provincia di Livorno, dove vi è una società ciclistica sportiva 9.007 abitanti. Seguono Lucca (1 ogni 9.583 residenti), Prato (1/10.037 ab.) e Pisa (1/10.248 ab.). Chiudono la classifica Siena, con una società ciclistica ogni 18.282 residenti, Firenze (1/18.446 ab.) e Grosseto (1/20.505).
A livello nazionale la Toscana è settima per densità di società ciclistiche sportive (una ogni 10.653 abitanti). In vetta alla graduatoria elaborata da DAS, ci sono Valle D’Aosta (1 ogni 4858 ab.), Trentino Alto Adige (1/5646 ab.) e Umbria (1/8150 ab.). Il Triveneto è il regno incontrastato dei ciclisti, con un numero di tesserati pari a oltre un quarto del totale nazionale (26,5%).
Per quanto riguardo i numeri assoluti la Lombardia (712) batte tutti per società ciclistiche iscritte nel 2015 alla federazione nazionale, molto indietro troviamo Veneto (564), Toscana (290) e Piemonte (226). L’analisi di DAS rileva ai primi due posti per numero di tesserati sempre Lombardia (17.386) e Veneto (13.904). Il Piemonte (5.628), invece, scavalca la Toscana (5367) al terzo posto quanto ad atleti iscritti.
La Toscana è ottava in Italia per percentuale di donne iscritte alle società ciclistiche sportive (6,7% del totale tesserati della regione). Secondo l’analisi di DAS, la presenza femminile è più corposa in Valle d’Aosta (14,6%), Trentino Alto Adige (11,7%) ed Emilia Romagna (8,3%). Poche le donne appassionate di ciclismo in Molise (2,6% del totale tesserati della regione), Calabria (3,1% ) e Campania (3,2%).
Nella graduatoria elaborata da DAS Italia agli ultimi posti per la pratica ciclistica nel nostro Paese, ci sono le regioni del Sud. La Campania fa rilevare la performance peggiore (1 società ciclistica ogni 45.715 residenti) ma non fa meglio la Calabria (1/53.499 ab.). Agli ultimi posti, tra Puglia (1/27.758 ab.) e Sicilia (1/24.483 ab.), è posizionato il Lazio (1/27.422 ab.).
Dall’analisi fatta da DAS emerge che le regioni del Centro-Sud, nonostante i numeri assoluti ancora bassi, fanno registrare i più alti tassi di “crescita” delle società sportive ciclistiche. In Puglia, tra 2014 e 2015, si è registrato un aumentato del 12,6%. Seguono Molise (+10%), Campania (+7,8%) e Lazio (+6,5%). Nell’ultimo anno le associazioni sportive ciclistiche sono calate soprattutto in Calabria (-16,1%), Marche (-8,6%) e Friuli Venezia Giulia (-5,8%).
Con Difesa Associazione, DAS offre agli iscritti, ai dirigenti e ai dipendenti di un’associazione sportiva l’assistenza necessaria e il rimborso delle spese legali in caso di procedimenti penali per delitto colposo o per contravvenzione; vertenze di natura civile per danni subiti e per difendersi da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi (ad esaurimento di quanto dovuto dalla polizza di RC). D.A.S. sostiene inoltre gli assicurati nel caso in cui intendano opporsi a una sanzione amministrativa (pecuniaria o interdittiva) conseguente ad una presunta violazione della normativa vigente.
Tramite il servizio ConsulDAS, gli assicurati potranno ottenere via telefono una consulenza legale gratuita nell’ambito delle materie comprese in polizza.
Fonte: Ufficio stampa
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