Cacciatori nelle scuole, gli animalisti chiedono alla giunta lo stop al progetto

"Ho appreso dai mezzi di informazione http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2015/01/22/news/i-cacciatori-incontrano-i-bambini-delle-scuole-elementari-1.10718767?refresh_ce  che a San Miniato (PI). “Anche quest’anno i cacciatori di San Miniato sono tornati a incontrare i bambini delle scuole. Un’iniziativa nata per la prima volta un anno fa, ideata e organizzata delle associazioni Federcaccia e Arcicaccia con la collaborazione dell’amministrazione e dell’istituto comprensivo Sacchetti. Un progetto didattico nato «per far conoscere la flora e la fauna del nostro territorio – dicono - nonché per trasmettere la conoscenza di un’attività spesso vittima di pregiudizi e ignoranza, a dispetto dell’impegno delle nostre associazioni nel campo della tutela ambientale».

Visto che gli educatori parlano di “conoscenza di un’attività spesso vittima di pregiudizi e ignoranza” è bene spazzare via l’ignoranza, soprattutto a scuola, e raccontare la verità.

Chi si informa costantemente su che cosa stia succedendo in Italia da quando si è aperta la stagione venatoria 2015-2016 in Italia, oltre a piangere la morte di migliaia di animali “da caccia”, conosce il bilancio da record delle vittime umane e, non dimentichiamolo, degli animali domestici e di quelli appartenenti a specie protette.

In questa stagione venatoria si contano:
PERSONE MORTE: 37 cacciatori, 1 non cacciatore.
PERSONE FERITE: 39 cacciatori, 14 non cacciatori (di cui 3 minorenni).
ANIMALI MORTI: 260 folaghe, 1 cucciolata di gattini, 10 cani (di cui una madre di cucciolata), 8 ghiri, 5 tordi, 5 germani reali, 5 ibis sacri, 3 gatti, 3 caprioli, 3 camosci, 2 aquile reali, 2 fringuelli, 1 cicogna bianca, 1 falco di palude, 1 falco pellegrino, 1 airone bianco, 1 poiana.
ANIMALI FERITI: 5 cani (2 resteranno paralizzati, 1 resterà cieco, 1 resterà con zampa amputata), 6 poiane, 3 gatti, 2 sparvieri, 1 falco pellegrino, 1 gheppio.
 
Invito le istituzioni comunali, scolastiche e soprattutto le famiglie a vigilare sull’attività di questi “educatori”.

Invito Chiara Rossi, Vice Sindaco e Assessore con delega a Cultura, Scuola, Pace a opporsi tenacemente a questo progetto che non ha nulla a che fare con la scuola, la cultura e la pace; la caccia è una guerra sanguinaria.

Invito Giacomo Gozzini, Assessore a Turismo e Attività faunistica e venatoria ad aprire gli occhi su ciò che gli sta succedendo intorno: la Toscana gronda si sangue e saranno proprio i cacciatori a dare il colpo di grazia al turismo naturalistico in questa regione.

Invito Manola Guazzini, Assessore con delega ad Ambiente e difesa del suolo a verificare i danni che la caccia causa ovunque sia praticata; l’ambiente è la casa di tutti gli esseri umani e non umani, non è patrimonio esclusivo di una sparuta minoranza addirittura autorizzata a entrare nella proprietà privata per cacciare. Affidare ai cacciatori l’educazione ambientale è grottesco perché i cacciatori inquinano con il piombo delle loro armi acqua e suolo http://www.cacciailcacciatore.org/info/danni.html

Invito Alessandro Bonsignori, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Franco Sacchetti, a rendersi più responsabile nell’educare le scolaresche e ad approfondire il discorso sull’attività venatoria, verificando quanta tragedia vi sia dietro quella “educazione ambientale” mistificatoria trasmessa nella sua scuola.
 
Dalle ricerche EURISPES, relativamente al 2014 http://www.eurispes.eu/content/comunicato-stampa-rapporto-italia-2014 emerge che “...per quanto riguarda la caccia il numero di contrari raggiunge livelli elevati (74,3%)”  Nonostante ciò, purtroppo la caccia è legale, sostenuta soprattutto dalla lobby dei produttori di armi e viene beffardamente decorata di certi aggettivi come sostenibile, ecologica, consapevole.

Il linguaggio verbale e visivo che essa usa per autopromuoversi è mistificatorio: le associazioni venatorie si presentano come amiche della natura, animale e vegetale, e usano nei loro nomi termini come tutela, protezione, salvaguardia e via ingannando. Si va a caccia per amore della natura e degli animali, un amore che tinge il paesaggio di sangue. Mi auguro che non inizi a tingere di sangue anche le scuole italiane".

Paola Re, responsabile petizioni 'FRECCIA 45 Associazione per la protezione e difesa animale'

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