
Domani, venerdì 15 gennaio, inaugurazione ufficiale del Noa, il Nuovo Ospedale Apuano, a Massa, che è già in attività dal novembre scorso. La cerimonia, alla quale prenderanno parte il presidente della Regione Enrico Rossi e l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, è fissata per le 11.30. Questo il programma della mattinata: alle 11.30: benedizione del vescovo di Massa Carrara, Monsignor Giovanni Santucci, poi il taglio del nastro e i canti del coro della Scuola di musica di Fivizzano; seguirà la visita ai reparti dell'area polispecialistica medica e della dialisi; alle 12, nell'auditorium, i saluti di Enrico Rossi, Stefania Saccardi, di Maria Teresa De Lauretis, direttore generale della nuova Asl Toscana nord ovest, e di Alessandro Volpi, sindaco di Massa.
Ad aspettare il presidente toscano ci sarà però anche un presidio di protesta di cittadini, che vedono nel NOA il peggioramento dei servizi sanitari e della condizione di pazienti e lavoratori interni. Il presidio è stato organizzato dal comitato di salute pubblica provinciale e vi hanno aderito numerosi partiti militanti nell'area di sinistra; la protesta è prevista dalle 9 di mattina.
Anche la Lega Nord parteciperà con l'esposizione di uno striscione, ma dalle 8 alle 9 per evitare problemi di ordine pubblico con gli altri manifestanti. Il NOA è aperto dal novembre scorso, l'inaugurazione era stata prevista per il 15 dicembre ma il presidente Rossi mancò all'appuntamento e il taglio del nastro fu rinviato al 15 gennaio 2016.
In occasione dell'inaugurazione del NOA, nuovo ospedale delle apuane, prevista per domani mattina a Massa, Cgil, Cisl e UIl con le RSU dell'ospedale consegneranno nelle mani del presidente della Regione Enrico Rossi un documento in cui lamentano numerosi disagi.
Nel documento approvato durante l'assemblea dei lavoratori questa mattina si legge che esistono "gravi disagi dall'apertura del NOA, parcheggi a pagamento troppo cari per utenti e lavoratori interni, cellulari muti in tutta la struttura, organizzazione del lavoro che sta mettendo a repentaglio la sicurezza di degenti ed operatori, aggravio dei carichi di lavoro, di stress e di disagio anche per il personale dei presidi socio- sanitari e territoriali rimasti aperti in provincia di Massa Carrara". I sindacati chiedono a Rossi di "provvedere, per evitare una dura stagione di lotte".
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