
“Cicuta! Una apologia di Socrate non è uno spettacolo – dice Francesco Chiantese – anche se è andato in scena in quasi cento repliche negli ultimi tredici anni...è un pretesto ogni volta per raccontare, attraverso l'apologia di Socrate, una visione del mondo differente.
Attraverso la formula della narrazione, del teatro-forum, e più semplicemente del gioco ha il semplice scopo di far dialogare tra di loro, con spontaneità, le biografie dei presenti”. Così Francesco racconta il suo spettacolo-coltellino svizzero.
“Cicuta! Mi ha permesso di entrare ovunque – ci confida – dai teatri, i più piccoli ed i più grandi, alle carceri, agli ex manicomi, alle sale consiliari dei comuni, nei luoghi della politica, nei centri commerciali, in strada ed adesso mi permette di dialogare con gli operai della Saeco, che è come tornare a casa, perché la mia è orgogliosamente una famiglia di operai”.
Ospite della serata, perché spesso in Cicuta! Francesco ha con se degli ospiti, sarà la disegnatrice Monica Fabbri, collaboratrice dei Chille de la Balanza di Firenze; a lei il compito di trasformare in piccole immagini, schizzi su fogli, il dialogo attorno al testo di Platone. I disegni, poi, saranno lasciati agli spettatori alla fine della serata.
“Quando Sassi Scritti, l'associazione che tra le altre cose organizza lo splendido festival L'importanza di essere piccoli proprio sull'appennino tosco-emiliano, ha lanciato l'appello agli artisti per sostenere gli operai della Saeco ho immediatamente dato la mia disponibilità; è necessario, io credo fortemente, lavorare sulla ricostruzione dell'immaginario di questo paese e due sono le cose che vanno immediatamente modificate: la prima è l'idea che non esista più una questione sociale, ma che tutto si possa ridurre alla somma di questioni squisitamente private di cui interessarsi in maniera distaccata; la seconda è che, si possa fare protesta, per difendere una dignità personale e non per cambiare realmente le decisioni sbagliate prese agli alti vertici delle aziende. Invece no, invece si deve lottare perché le decisioni vengano ratificate, cambiate”.
L'evento, che si terrà presso il presidio della Saeco, è ovviamente gratuito.
Partecipare è un buon segno, ed è importante.
Più importante è informarsi su quanto sta succedendo alla SAECO.
Qui di seguito una breve descrizione della situazione attuale.
Per informazioni sugli eventi, e per aderire, visita il sito http://sassiscritti.wordpress.com/
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Cosa accade alla Saeco di Gaggio Montano (Dal comunicato della associazione Sassi Scritti)
L’Alta Valle del Reno, realtà montana in prov. di Bologna, sta vivendo un periodo di gravissima difficoltà: dopo la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Porretta Terme, la chiusura del Tribunale, continue difficoltà di collegamento lungo la tratta ferroviaria Porretta-Bologna, la crisi delle Terme –comparto essenziale per la vita non solo economica e sociale ma anche identitaria della zona – arrivano preoccupanti notizie dalle fabbriche locali come Metalcastello e la storica Demm. A queste notizie si aggiunge l'annuncio, risalente a fine novembre di Philips Saeco di Gaggio Montano, ditta specializzata nella produzione di macchine da caffè, di oltre 240 esuberi .
A Gaggio Montano i dipendenti sono in presidio permanente; una mobilitazione che va avanti dallo scorso 26 novembre con il sostegno dei sindaci della montagna, i cittadini della zona.
SassiScritti, associazione apartitica affiliata ad Arci (che rappresentiamo), non può e non vuole rimanere in silenzio, il nostro lavoro inizia in queste valli, si nutre della bellezza ruvida dei borghi e della dignità dei suoi abitanti.
E occupandoci ormai da anni di portare i linguaggi dell'arte in luoghi “ai margini”, ci è sembrato importante ribadire il valore della poesia e dell'arte soprattutto in momenti d'emergenza, in cui idee nichilistiche sembrano oscurare i progetti. Crediamo in una repubblica ideale fondata sulle parole, una lingua che possa ridare forza alla coscienza pubblica, a un linguaggio che non resta inerte ma che rilancia sempre di nuovo il senso dello stare insieme.
Hanno aderito tra gli altri al presidio Giuliano Scabia, Bobo Rondelli, Manuela Dago, Cesare Basile, Mariangela Gualtieri, Francesca Matteoni, Alberto Prunettii, Massimo Giangrandende, Elisa Biagini, Massimo Schuster, Marco Simonellilli, Compagnia Archivio Zeta, Compagnia Teatro Patalò, Fabio Franzin, Pino Marinoo, Peppe Voltarelli, Simona Baldanzi, Ivo Grande, Francesco Chiantese Emilio Rentocchini, Umberto Maria Giardinidini, Oscar De Summa, Claudio Carboni, Carlo Maver, Vanni Santoni (Sarmi Zegetusa), Alessandro Raveggi sono i primi poeti,scrittori, attori, musicisti, cantautori che hanno accettato il nostro invito ad incontrare gli operai e gli abitanti dell'Alta Valle del Reno in questo momento di grande crisi.
Fonte: Officine d'Elsa - Ufficio Stampa
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