Alloggiano in un camper e cercano una casa: Pozzale e associazioni si mobilitano per Ousman e Lacine

Ousman, a destra, e Lacine, in una cena alla casa del popolo di Pozzale

Alloggiano in un camper da alcune settimane e sono diventati i 'beniamini' della frazione di Pozzale a Empoli. Si chiamano Ousman e Lacine, il primo del Gambia, il secondo della Costa d'Avorio, e sono in Italia come richiedenti asilo politico, dopo aver vissuto sulla loro pelle peripezie e atrocità prima nel deserto, poi in Libia, infine su un barcone della speranza che li ha portati in Italia. Intorno a loro si è creato un movimento di aiuto, da parte di associazioni e persone del territorio, per dare loro una casa e un sostegno, assistenza medica, legale, trovare un impiego, insomma dare un futuro migliore. Entrambi hanno lasciato le loro famiglie nei rispettivi Paesi di origine, mogli e figli, e non vedono l'ora di iniziare a lavorare.

I due rientravano nel programma della prefettura di Firenze di accoglienza dei migranti ed erano ospiti di una delle tante strutture presenti nel territorio provinciale. Poi è arrivata una richiesta di allontanamento da un centro, accolta da Palazzo Medici Riccardi, e si sono ritrovati per strada. Entrambi respingono le accuse a cui sono stati sottoposti e un legale di Firenze, l'avvocato Gianni Mannucci, sta seguendo il loro caso. La situazione è nota anche agli uffici comunali e ci sono dei politici, tra cui una senatrice, Alessia Petraglia di SEL, che si stanno interessando per fare luce sull'accaduto e sulla possibilità di riassegnare loro la misura di accoglienza. Anche la consigliera comunale di opposizione Samuela Marconcini (Fabrica Comune per la Sinistra)

Raccolte fondi a loro dedicate sono state avviate nelle scorse settimane, tra cui una allo sportello 'Cambia Viaggio' del negozio equo e solidale di via Giuseppe Del Papa, in centro storico a Empoli. L'associazione Lilliput ha donato loro dei vestiti, mentre la Ciclofficina si è offerta per dare due biciclette in modo da potersi muovere in autonomia. Un privato cittadino ha messo a disposizione un vecchio camper dove attualmente i due vivono, parcheggiato a Pozzale in prossimità delle scuole. Si tratta di un posto temporaneo per alloggiare, anche perché l'inverno incombe e lì la temperatura non è delle più idonee. È

dunque corsa contro il tempo per cercare una sistemazione, almeno provvisoria, ma in muratura e decente per poter affrontare la stagione. I due si parlano in una lingua africana, visto che uno è anglofono (Ousman, madrelingua mandinka) e l'altro francofono (Lacine, che parla il joula). Sono diventati amici e la sventura li ha uniti in questo difficile percorso che non è finito e vede ancora tante insidie da affrontare.

Daniele Dei

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