Il Myanmar tra tradizione e innovazione: un viaggio tra colori, odori e suggestioni

foto di Camilla Caparrini

Per chi cerca un viaggio fuori dai circuiti usuali e con poco turismo il Myanmar può ancora essere una buona risposta, ma anche se può sembrare una meta esotica e poco battuta, da viaggiatori non c’è modo di sentirsi soli. Attraversando la ex Birmania si capisce che con le contraddizioni si convive ogni giorno: ci sono infatti zone fortemente turistiche che sembrano quasi ‘costruite’ ad hoc per l’occhio e lo scatto dell’occidentale, come aree completamente ‘fuori dal circuito’ nelle quali ‘lo straniero’ viene subito riconosciuto e salutato con simpatia e curiosità.

Il Myanmar è grande circa due volte l’Italia, eppure non è difficile incontrare gli stessi turisti a Yangon, così come in zone a dieci ore di autobus di distanza (tutti gli spostamenti infatti richiedono dalle 6 alle 11 ore, anche in tratti che, cartina geografica alla mano, sembrerebbero molto più vicini). Il dubbio quindi può essere: non sarà che tutti i viaggiatori stanno facendo lo stesso ‘giro turistico’? Ovviamente questo è valido in ogni meta ma in questo caso l’impressione è stata ancora più pressante. Continua a leggere