Consorzi di bonifica, via libera alle norme transitorie

foto d'archivio

Le commissioni regionali Agricoltura e Territorio e ambiente licenziano all’unanimità la disciplina per garantire operatività alla legge


 I commissari straordinari ed i presidenti delle Unioni dei comuni che svolgono le funzioni di bonifica possono approvare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre. Lo prevedono le norme transitorie sui consorzi di bonifica, licenziate all’unanimità dalle commissioni Agricoltura e Territorio ed ambiente, riunite insieme sotto la presidenza di Loris Rossetti e Gianfranco Venturi, entrambi del Pd.

A causa delle difficoltà incontrate nella nomina dei commissari previsti dalla nuova legge in materia, è stato necessario integrare la relativa disciplina transitoria per garantirne l’operatività. Sono perciò state definite le modalità di nomina del direttore generale, che avverrà con avviso pubblico di manifestazione di interesse, e di approvazione del piano di attività e dei bilanci preventivi. Nella fase transitoria gli attuali consorzi e le unioni dei comuni continuano ad operare sul territorio non solo sulla base dei bilanci e degli atti di programmazione in essere al momento di approvazione della legge regionale 79/2012, ma anche in coerenza con gli atti eventualmente approvati durante la fase transitoria. La sede legale sarà provvisoriamente la sede del consorzio con maggiore contribuenza, poi deciderà l’asssemblea. I proprietari degli immobili e dei terreni nei comuni di Sestino e Badia Tedalda saranno ammessi a partecipare alle consultazioni elettorali del Consorzio 2 Alto Valdarno. Le norme transitorie toccano anche le disposizioni urgenti per la difesa dal rischio idraulico e la tutela dei corsi d’acqua. In particolare, è stato precisato che non sono consentite nuove edificazioni o la realizzazione di manufatti nelle golene, negli argini e nelle aree di dieci metri dal piede esterno degli argini o dal ciglio di sponda dei corsi d’acqua del reticolo idrografico. La Giunta regionale approverà una delibera con le linee guida per la gestione ottimale delle risorse idriche, con una razionalizzazione degli approvvigionamenti, ed indirizzi operativi per l’esercizio uniforme delle funzioni sul territorio regionale.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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