
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. ha approvato, in data odierna, la semestrale 2015.
La Cassa, sempre accompagnata dai suoi soci e dai suoi clienti, chiude il primo semestre con un risultato economico positivo attraverso la buona performance in termini di redditività del comparto dei servizi e un attento contenimento dei costi operativi. L’utile netto su base individuale è pari a 4,2 milioni di euro con un risultato ante imposte di circa 6 milioni di euro.
Il risultato netto del Gruppo è di 3,7 milioni di euro. Il totale dell’attivo si attesta ad oltre euro 3,54 miliardi con un patrimonio netto di gruppo di 235 milioni di euro. Le masse intermediate vedono gli impieghi verso clientela ad oltre 2,45 miliardi di euro, in contrazione del 2,9% rispetto a giugno 2014. Tuttavia il livello di tale voce, sterilizzando l’effetto di alcune operazioni del 2014 con controparte la Cassa di Compensazione e Garanzia, si mantiene sostanzialmente inalterato rispetto allo scorso esercizio a fronte di un sistema bancario che presenta ancora variazioni negative.
La raccolta complessiva si attesta a 5,26 miliardi di euro: la raccolta indiretta risulta in crescita a oltre 2,69 miliardi, mentre è in contrazione la diretta a 2,57 miliardi rispetto alla fine dello scorso anno. Su questo fronte la Cassa, orientata alla riduzione del costo del funding, ha attuato una selettiva politica di pricing soprattutto nei confronti della clientela istituzionale e dei grandi depositanti diminuendo anche il livello di concentrazione. Le iniziative commerciali e di marketing attuate dalla Cassa, rivolte al consolidamento della clientela e all’acquisizione di nuovi correntisti, hanno portato ad una crescita rispetto a giugno 2014: il numero complessivo dei clienti raggiunge i 120.227 con un crescita annua di 1.801 unità.
L’utilizzo dell’internet banking ha visto incrementare il numero di clienti serviti in remoto di oltre il 5,5%. Molto positivi i dati di BancadinAmica, la banca on line del gruppo, che ha ampliato la propria gamma di offerta con una calibrata proposta di mutui, anche per surroghe, che si va ad aggiungere al conto corrente, al conto deposito e al conto titoli. La nuova opportunità, veicolata anche attraverso il portale “mutui on line”, si è già concretizzata in circa 700 contatti e 100 pratiche deliberate per oltre 10 milioni di euro.
Il ricorso delle banche italiane alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (T-LTRO) e il programma di acquisto di titoli dell’Eurosistema (Quantitative Easing), si sta gradualmente riflettendo sul calo del costo dei prestiti alle imprese. Anche il rendimento dei titoli del mercato finanziario ed in particolare dei titoli di Stato si è fortemente ridotto. Questi due fenomeni, in aggiunta al minor apporto della gestione del portafoglio titoli, hanno influenzato la dinamica del margine di intermediazione (-16,2% annuo) che si è attestato a 69,7 milioni di euro. In crescita la redditività sul lato della prestazione dei servizi alla clientela che ha prodotto commissioni nette per 22,4 milioni di euro (+12,23%) con una buona performance in particolare sull’attività di mantenimento e collocamento titoli e fondi comuni di investimento.
Sul fronte dei costi operativi la Cassa ha continuato il percorso di riduzione intrapreso nei precedenti esercizi con un livello di spese amministrative di 40,4 milioni di euro che si riducono di quasi 5 milioni, in particolare grazie alla voce spese per il personale (-20,8% annuo), che ha beneficiato dell’esodo anticipato già spesato nel corso del 2014. A livello di sistema bancario nazionale, l’elevata consistenza di crediti in sofferenza, ereditata dalla lunga e severa recessione, continua a comprimere la crescita dei prestiti e limita le risorse destinate al finanziamento dell’economia reale. In tale contesto, la Cassa, proseguendo nella sana e prudente gestione e riponendo particolare attenzione alla politica di valutazione del credito, ha conseguito un generale aumento del livello delle coperture dei crediti problematici, con oltre 27,8 milioni di euro di accantonamenti prudenziali sui crediti. Il livello di copertura dei crediti a rischio, considerando le perdite anticipate compensate, migliora portandosi al 38,1% dal 36,5% del giugno 2014.
Il livello di patrimonializzazione del Gruppo (dati consolidati) si conferma soddisfacente attestandosi (dati provvisori) sui valori registrati a fine 2014: il rapporto tra il Capitale di classe 1 e le attività di rischio ponderate (TIER 1) risulta pari al 8,9% mentre il rapporto tra il totale dei Fondi propri e le attività di rischio ponderate (Total capital ratio) è pari a 12,7% (rispettivamente 8,92% e 13,13% a dicembre 2014). Le proiezioni dell’ultimo Bollettino Economico della Banca d’Italia delineano per il prossimo biennio un graduale rafforzamento della crescita nazionale, contenuta nel 2015 e più elevata nel 2016, anche contando sulla prosecuzione degli effetti dello stimolo monetario e sulla normalizzazione delle condizioni del credito. Queste previsioni consentono di poter confidare nel raggiungimento di ulteriori positivi traguardi per la Cassa, che potrà beneficiare, se i segnali di miglioramento si consolideranno, del rafforzamento complessivo del sistema economico.
Fonte: Ufficio Stampa
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