
"Lo andiamo dicendo ormai da anni: nessun cambiamento di rotta, i governi Berlusconi – Monti – Letta – Renzi hanno perseverato e perseverano in politiche economiche di austerità fortemente dannose per tutti gli enti locali.
Se strozzi per anni i bilanci comunali le città diventano sporche e i servizi non funzionano: ma non si chiama “degrado”, si chiama “austerità”.
Tra il 2009 e il 2015, in buona sostanza, Sindaci e Governatori hanno sostenuto un sacrificio economico 4 volte superiore a quello praticato dallo Stato centrale. Insomma, la stragrande maggioranza dei tagli sono avvenuti in periferia, mentre al centro la dimensione delle politiche di austerità e di rigore è stata più leggera.
Gli ultimi atti di questi governo, poi, ci preoccupano e non poco: le riduzioni fiscali sulla prima casa — che secondo un piano ancora vago potrebbero premiare anche le fasce medio alte — porteranno sicuramente ulteriori nuovi aggravi alle casse comunali e verranno finanziate decurtando pesantemente i servizi destinati alle fasce più deboli; e cioè gli anziani, i bambini, le famiglie dei lavoratori e dei disoccupati, tutte quelle figure (ma ci sono ovviamente anche cittadini della classe media) che si rivolgono al servizio sanitario nazionale: si taglia le analisi cliniche e si abbatte la medicina preventiva .
Un pacchetto di emendamenti al decreto “omnibus” enti locali, presentato nei giorni scorsi, darà la prima spinta ai tagli sulla sanità, più di 2 miliardi di tagli all’anno in tre anni su prestazioni e servizi che si aggiungono ai 30 miliardi di euro sottratti al sistema sanitario negli ultimi 5 anni.
Stretta finanziaria sugli enti locali e tagli alla sanità, il disegno appare chiaro: la privatizzazione dei servizi.
L’appello del Sindaco è il nostro appello: dopo anni di costanti riduzioni di risorse verso gli enti locali è tempo di aprire una stagione nuova. Il Governo centrale deve fare di più per i territori, perché tutti i cittadini chiedono a ragione sempre più servizi di qualità.
Servono risorse: è inaccettabile il dato che a fronte di un IMU totale di più di 12.000.000 di euro pagata dai nostri cittadini, al comune di Santa Croce sull'Arno restano in cassa soltanto 6.000.000 dai quali deve essere ulteriormente scorporata la cifra da destinare al fondo di solidarietà comunale, ben 6.623.000 derivanti da IMU relativa agli immobili di categoria D non transitano nemmeno dalle nostre casse ma vengono versati direttamente allo Stato.
L’azione politica economica effettuata dalla giunta e dalla maggioranza non poteva essere migliore di questa: un lavoro difficile, scrupoloso, certosino. Non sono stati fatti tagli lineari ma giustamente sono stati riorganizzati i servizi.
Inalterate l’Irpef, la TARI, la TASI, una piccola manovra correttiva sull’IMU introducendo, fondamentalmente, importanti agevolazioni per chi affitta a canone concordato.
A fronte del drammatico quadro di riferimento come maggioranza abbiamo continuato ad assumere precisi impegni politici, che a volte rischiano di essere dimenticati dai più e che è bene quindi ricordare:
1- Per le politiche scolastiche e giovanili l’amministrazione comunale continuerà il sostegno e la promozione di un sistema coordinato di servizi educativi per la prima infanzia e le famiglie tale da rendere disponibile sul territorio una offerta differenziata, modulata e articolata in grado di rispondere ai numerosi e diversi bisogni dei genitori con figli piccoli. Continuerà il sostegno al Centro Infanzia Adolescenza e Famiglie Maricò, al Centro per le Famiglie, al Progetto Santa Croce città dei Bambini e dei Ragazzi, al Comitato della Memoria;
2- In un’ottica anche di educazione alimentare, la cucina scolastica comunale continuerà a fornire ai nostri bambini cibi di qualità.
3- Rinnovate le convenzioni con Auser per l'ausilio per il servizio di trasporto scolastico per tutte le scuole e per la sorveglianza, per la collaborazione per progetti educativi e per il Progetto Pedibus e con la Pubblica Assistenza per il servizio di sorveglianza dei bambini nei casi di non ritiro da parte della famiglia alla fermata dello scuolabus;
4- Per quanto riguarda le politiche culturali riconfermata la stagione di prosa al teatro Verdi, con prezzi accessibili, perché la cultura è di tutti non solo di “chi può permetterselo”, il progetto “Baule dei Sogni” ed i Laboratori ACHAB.
E’ inoltre volontà di questa maggioranza potenziare la progettualità nel campo delle politiche per gli anziani per le materie non trasferite alla Società della Salute.
Quindi tutto il complesso sistema di supporto socioassistenziale alle situazioni di disagio è stato mantenuto, così come tutte le offerte culturali e scolastiche che da sempre qualificano il nostro comune.
Coesione sociale, culturale e riqualificazione ambientale sono i principi cardine che tengono unita la nostra coalizione di maggioranza e che trovano specchio fedele nelle buone scelte fin qui adottate.
La maggioranza di cui facciamo parte ha fatto salti mortali per garantire tutto ciò e mantenere i servizi a livelli accettabili in una fase delicata come questa. Da qui il nostro voto favorevole alla Manovra di Bilancio di Previsione 2015, ma sia chiaro che per noi le scelte politiche ed economiche del Governo Nazionale devono essere ben altre: non si possono fare sempre miracoli. Servono strumenti e risorse adeguate a governare le città.
La funzione dello Stato non può essere ridotta solo alla fustigazione degli enti locali, perché i cittadini pagano le tasse ed esigono giustamente i servizi erogati dai comuni, quelli di maggiore impatto nelle loro vite. I comuni devono perciò essere messi nelle migliori condizioni per poter assolvere alle proprie funzioni e dare risposte concrete alle persone."
Sel Santa Croce sull'Arno
Tutte le notizie di Santa Croce sull'Arno
<< Indietro