Sel sul buon abitare: "La riforma Saccardi non è una soluzione, ma un passo indietro"

"“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Il principio sancito nell'articolo 3 della Costituzione riconosce la dignità del cittadino attraverso alcuni strumenti fra cui assume ruolo centrale il diritto all'abitare.

Nel Consiglio Comunale a Pisa il 5 marzo, in cui era assente l'assessore regionale competente, SEL Pisa Città ha espresso alcune indicazioni nel merito della modifica della LR 96/96 presentata nel dicembre dello scorso anno dalla Giunta Regionale della Toscana. La c.d. “riforma Saccardi” modifica i criteri per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica: peccato che non sia stata scritta insieme alle parti sociali e presentata a dicembre alle rappresentanze degli inquilini con un grave “prendere o lasciare”.

Pur essendoci elementi positivi, come ad esempio la possibilità per gli inquilini di svolgere piccole manutenzioni poi rimborsate nei canoni locativi dovuti (il modello del c.d. “autorecupero” già avviato a Pisa), SEL ha espresso una critica all'impianto della legge e alle proposte in essa contenute, esigendo un confronto concreto con le parti sociali in campo. I sindacati degli inquilini e le associazioni dei quartieri hanno espresso una critica molto forte, cui però il Partito Democratico si è dimostrato sordo, ottenendo dal Consiglio un voto a maggioranza per dare il via libera alla “riforma Saccardi” e respingendo la richiesta di rinvio formulata dalle parti sociali, finalizzata ad approfondire il confronto.

A fronte dell'emergenza abitativa pisana e dei fortissimi bisogni del territorio emersi nel III Rapporto Regionale sulla Condizione Abitativa, SEL considera grave la diminuzione dal 40 al 25% degli alloggi destinati a sfrattati, in grandissima parte oggetto di morosità incolpevole, ma soprattutto è grave non riconoscere alcun punteggio alla condizione di disagio abitativo dovuto alla presenza di sfratti. Imporre poi come criterio di assegnazione l'assenza di occupazioni anche di abitazioni private abbandonate da tempo tiene conto del principio legalitario ma non della realtà: le famiglie sfrattate, in gravi condizioni socio-economiche a causa della perdita di posti di lavoro, in attesa di alloggio ERP, sono un elemento che deve interrogare la politica.

La Legge 80/2014, che ha stanziato fondi per morosità incolpevole, è insufficiente per coprire i bisogni e la nuova Legge Regionale, purtroppo, non tiene conto di molte esigenze. SEL ha formulato una richiesta di rinvio con un ordine del giorno, respinto a maggioranza dal Consiglio Comunale, così come avvenuto con gli ODG presentati dalle altre opposizioni.

Sinistra Ecologia e Libertà esige autentici strumenti risolutivi, prodotto del riconoscimento dei contesti di gravissima difficoltà, cosa che invece non avviene con la “riforma Saccardi”: La casa è uno strumento di emancipazione sociale e personale, non la risposta ai tagli del sistema sociale e sanitario che corrono il rischio di lasciare sole le famiglie e le persone colpite da situazioni invalidanti”.

Una politica che non affronti contestualmente alla riforma della legge 96 anche la questione del rifinanziamento dell'edilizia pubblica a partire da stanziamento di cifre adeguate al recupero degli alloggi di risulta oggi vuoti perchè inagibili, non può vedere la nostra espressione favorevole. Con tale riflessione e attraverso un continuo lavoro del nostro partito, auspichiamo che il Consiglio Regionale tenga conto delle esigenze sociali e rinvii alla nuova legislatura la proposta di Legge".

 

Simonetta Ghezzani, capogruppo SEL Consiglio Comunale di Pisa; Ettore Bucci, responsabile welfare e nuove generazioni SEL Pisa Città

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