"L' assessore regionale Marson, non-piddina, non è mai stata particolarmente amata dal personale politico del Piddì, in quanto decisionista e decisamente contraria alla speculazione edilizia, architetto ben attenta alla preservazione di un paesaggio che ci viene invidiato.
L'hanno amata poco, per esempio, a Campiglia Marittima ed a Montespertoli, due Comuni che - come l'assessore rilevò puntualmente - erano arrivati al 100% dell'edificabile (per fortuna esiste un limite...).
Da tempo è predisposto, mediante un lavoro immane, il monumentale Piano Regionale del Paesaggio, criticatissimo da una serie d'imprenditori perché pone limiti severi al massacro del territorio a fini speculativi, preservando una regione fin qui abbastanza ben conservata.
Va detto che il Presidente Enrico Rossi l'avrebbe sostenuto, per esempio, in un dibattito con il vignaiolo Frescobaldi che intenderebbe mettere a vigna l'universo mondo perché il Brunello, com'è risaputo, 'tira', importando così il cosiddetto effetto Monferrato (vigne a distesa, un bell'esempio! La zona é subito sotto Montalcino: altro che patrimonio Unesco, diventerebbe patrimonio degli agrari !).
In questi giorni, a dispetto delle critiche, il Piano deve essere definitivamente approvato dal Consiglio Regionale.
SORPRESA!
Il Piddì, tramite i suoi consiglieri regionali, presenta un maxiemendamento che va contro l'impostazione dell'assessore; infatti incentiva la distruzione del territorio a fini economici. Per farla corta, citiamo solo due esempi:
1. la distruzione delle Alpi Apuane (non per rifornire fior di scultori ma per i dentifrici), mediante escavazione selvaggia;
2. l'autorizzazione a costruire piscine sulle spiagge, dannose per l'arenile, senza preoccupazione se il mare è mosso o se siamo invasi dalle meduse.
E a proposito di sabbia: c'è quel proverbio americano che dice s'è toccato il fondo, possiamo cominciare a scavare (i badili li fornisce il Piddì toscano).
Rossi, che fai: ti dimetti?".
Circolo Prc “Metello Tognetti” - Casole d'Elsa
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