
Milioni di persone nei Paesi più poveri del mondo muoiono ancora per banali malattie facilmente curabili e due miliardi di persone non hanno accesso ai farmaci essenziali. Questo è un lato della medaglia. Nel lato opposto, nei Paesi più ricchi del mondo, annualmente, ogni famiglia spreca 80 euro in farmaci inutilizzati e circa 8,5 confezioni ancora integre di medicinali. Questo avviene perché il numero delle confezioni contiene un numero di compresse superiori o inferiori del 30% rispetto al normale ciclo terapeutico oppure per una scarsa adesione del paziente alle cure o anche perché molti farmaci rimangono in carico ai familiari quando il paziente decede. Così, i medicinali rimangono in giacenza sugli scaffali o nei cassetti di casa fino alla scadenza e, infine, gettati.
Renato Colombai, il direttore sanitario, ha presentato l'arrivo dei tre contenitori per i medicinali che saranno installati sul territorio: "Soprattutto in un momento economico come questo l'Azienda Sanitaria si è prefissa come uno degli obiettivi delle risorse. I farmaci sono appunto una risorsa, che n0n deve essere assolutamente sprecata. Il territorio dove opera l'Asl 11 ha una delle spese farmaceutiche per persona più basse della Toscana e dell'Italia. Siamo convinti che i cittadini aderiranno alla raccolta grazie alla loro sensibilità e solidarietà".
L’Asl 11, in collaborazione con le Associazioni di volontariato Misericordia, Pubblica Assistenza e Croce Rossa Italiana e il Gruppo Scout Empoli 1, ha deciso quindi di sostenere l’attività del Centro Missionario Medicinali di Firenze attuando il progetto 'Un farmaco può salvare una vita', al fine di ridurre lo spreco dei medicinali, trasformare i farmaci inutilizzati da potenziali rifiuti in strumenti salvavita e, al contempo, contribuire a migliorare l’assistenza sanitaria delle popolazioni più povere e delle famiglie più svantaggiate.
Il Centro Missionario Medicinali è un’associazione di volontariato nata a Firenze nel novembre 1977, che raccoglie e invia gratuitamente farmaci, presidi medico-chirurgici e prodotti per bambini a operatori sanitari e missionari che operano negli ospedali e nei dispensari dei paesi del Sud del mondo e dell’Est Europa. Inoltre, sostiene attivamente anche strutture Caritas e case-famiglia sul nostro territorio per intervenire anche nelle situazioni di bisogno e di disagio più prossime al nostro tessuto sociale.
Massimo Ghiribelli, presidente dell'associazione Onlus Centro Misericordia Medicinali, ha commentato così la partenza dell'iniziativa anche nella zona locale: "Non solo nei paesi poveri del mondo, ma anche in Italia, è aumentata la richiesta di farmaci. Il progetto dell'Onlus, è nato con un progetto a Scandicci qualche anno fa. All'inizio i contenitori per donare le medicine erano situati nelle farmacie, poi abbiamo deciso di spostarci convenzionandoci con le Misericordie e gli ospedali. Adesso sono circa 30 i contenitori sul territorio. Come dicevo anche in Italia, circa 4,8 milioni di persone, sono in una situazione di povertà sanitario. Da nostro magazzino contribuiamo all'80% delle richieste delle Caritas locali".
Il progetto “Un farmaco può salvare una vita” prevede l’installazione, in una prima fase di sperimentazione, di tre box per la raccolta dei farmaci inutilizzati presso le sedi della Misericordia di Empoli e della Pubblica Assistenza di Fucecchio e all’ingresso dell’ospedale “San Giuseppe” in via Boccaccio, a Empoli.
I box installati rappresentano un’opportunità, per chi lo desidera, di donare quei farmaci di cui non necessita ai più bisognosi e, grazie al materiale informativo di cui sono corredati, uno strumento per conoscere più approfonditamente i gravi problemi sanitari che affliggono i Paesi più poveri. Non possono essere inseriti nei box farmaci scaduti, flaconi o tubetti già aperti, prodotti da conservare in frigo.
Periodicamente, con un sistema a turnazione, le tre Associazioni di volontariato si occuperanno di ritirare i farmaci lasciati nei box presso i vari centri di raccolta e, quindi, li consegneranno direttamente al Centro Missionario Medicinali di Firenze.
Il personale sanitario del Centro Missionario preparerà i pacchi in base alle specifiche richieste dei beneficiari. Protetti, sigillati con apposito materiale e corredati da specifica documentazione, anche diplomatica, i pacchi verranno spediti attraverso il servizio postale, corrieri e anche container alle destinazioni previste.
Questa catena di solidarietà permette ai donatori di disfarsi gratuitamente di potenziali rifiuti e di ingombri scomodi; evita lo spreco di farmaci e dispositivi che, se non sono più utili per qualcuno, rappresentano la salute e la vita per molti altri; e infine, rappresenta una modalità semplice ma preziosa per aiutare chi ne ha bisogno attraverso un sistema sicuro e affidabile.
Presente alla conferenza stampa anche il gruppo Scout Agesci Empoli 1. Ha parlato Marta Evangelisti che ha spiegato come anche l'associazione cattolica abbia partecipato all'iniziativa: "Ci siamo informati sul tema della povertà con filmati, foto e canzoni. Poi siamo entrati nello specifico della sanità: in qualità di scout abbiamo deciso di provare a creare un ponte sociale tra chi ha e chi, purtroppo, non ha".
- Il box per la raccolta dei medicinali (foto gonews.it)
- Massimo Ghiribelli (foto gonews.it)
- Il box per la raccolta dei medicinali (foto gonews.it)
- Giuseppe Neri (foto gonews.it)
- Giuseppe Neri (foto gonews.it)
- Renato Colombai, direttore sanitario ASL 11 (foto gonews.it)
- Il box per la raccolta dei medicinali (foto gonews.it)
- Renato Colombai, direttore sanitario ASL 11 (foto gonews.it)
- Massimo Ghiribelli e Donatella Brusconi (foto gonews.it)
- La dottoressa Maria Giannotti (foto gonews.it)
- Il box per la raccolta dei medicinali (foto gonews.it)
Giorgio Galimberti
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