Charlie Hebdo: a Firenze allerta per le sedi francesi e dei giornali. Altre reazioni

Rafforzate le misure di vigilanza su tutti gli obiettivi sensibili anche a Firenze. È quanto stabilito oggi nel corso di una riunione tra i vertici delle forze dell'ordine, convocata stamani dal prefetto Luigi Varratta dopo l'attentato a Charlie Hebdo. Sorveglianza aumentata in particolare verso gli obiettivi francesi, tra cui l''Institut Francais' di piazza Ognissanti e il consolato francese, e anche verso le sedi dei giornali locali e tv.

"Sono stati aumentati i sistemi di sicurezza e in generale il livello di allerta in relazione ai fatti accaduti in Francia - spiega il questore Raffaele Micillo -. Anche se al momento non sussistono elementi concreti che indichino imminenti fattori di rischio concreto a Firenze". Le misure assunte a Firenze fanno seguito a una circolare inviata ieri a questori e prefetti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in cui si chiede di rafforzare le misure di vigilanza a tutte le sedi istituzionali, con particolare a quelle di Stati Uniti, Francia e Israele. Attenzione anche a luoghi di culto, stazioni, aeroporti e luoghi di aggregazione in generale.

L'imam di Pisa, condanna senza se e senza ma

"Condanniamo l'atto criminale contro la redazione del noto giornale satirico Charlie Hebdo senza se e senza ma. Non abbiamo nessun bisogno di dissociarci, perché qualsiasi forma di violenza contro civili innocenti è estranea alla nostra religione e alla nostra etica e pratica civile". Lo afferma in una nota l'imam di Pisa Mohammad Khalil a nome della comunità musulmana pisana dopo la strage jihadista. "Esprimiamo - aggiunge - il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime, così come la nostra rabbia nei confronti di chiunque abbia pianificato e messo in atto questo sanguinoso gesto a dir poco bestiale. Speriamo che i molti milioni di musulmani di Francia e d'Europa non subiscano l'ennesima ingiusta criminalizzazione e che quanto prima venga fatta piena luce su questa drammatica vicenda".

Il Comune di Pisa ha invece esposto stamani le bandiere a mezz'asta in segno di lutto. "Pisa - sottolinea il sindaco Marco Filippeschi - è contro gli assassini, contro il fanatismo e l'intolleranza, per la libertà e l'impegno a unire le forze contro la violenza jihadista".

A Prato nelle scuole riflessione

L'invito è arrivato dal sindaco di Prato e dall'assessore all'Istruzione. "La libertà di espressione è un diritto fondamentale, tutelato dalla nostra Costituzione". L'attentato terroristico alla redazione del giornale francese Charlie Hebdo ha portato a una riflessione sul tema della libertà di stampa. Per questo il sindaco pratese Matteo Biffoni e l'assessore all'Istruzione Mariagrazia Ciambellotti hanno invitato tutte le scuole del territorio, in particolare quelle medie e superiori, a dedicare una lezione della giornata di oggi alla tematica della libertà.

"E' importante che nelle scuole si discuta dell'attualità e dei valori di libertà che la nostra Costituzione garantisce e difende - sottolinea l'assessore Mariagrazia Ciambellotti -. La scuola pratese è un esempio di integrazione e dialogo: seguendo anche le parole del Vescovo Agostinelli durante l'omelia di Santo Stefano facciamo sì che la scuola sia il luogo della condivisione, del rispetto, della crescita della coscienza civile dei nostri giovani".

Monsignor Galantino, grazie a Dio condanna unanime

"Grazie a Dio da tutte le parti c'è stata condanna nei confronti di quello che è successo, perché anche il silenzio, il distinguere, a questo punto potrebbe configurarsi come una sorta di appoggio". Lo ha affermato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, commentando l'attentato alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi.

Secondo Galantino, che ha parlato a margine della presentazione del progetto di Casa della Carità a Firenze, "non esistono appoggi che si possano dare a questo tipo di crudeltà, non esistono spiegazioni che si possano dare: sono solo atti vandalici, crudeli, e basta". Il segretario della Cei sostiene che con simili atti "prima di tutto viene minato il tentativo di far vivere insieme le persone, quale che sia la loro origine. E' evidente come in certi casi a essere messa in croce è la libertà religiosa".

Preoccupazioni per Roma dopo l'attentato di Parigi? "Questo bisogna chiederlo agli investigatori, al ministero degli Interni, non certamente a me, ma non mi pare che ci siano queste preoccupazioni". Lo ha affermato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, che ha parlato a margine della presentazione del progetto di Casa della Carità a Firenze.

"Se da un lato bisogna evitare l'estremismo di chi identifica la moschea come un luogo di complotto, dall'altro non bisogna nemmeno far finta che non esistano certe deviazioni, certe deformazioni". Lo ha affermato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, riferendosi al dibattito apertosi dopo l'attentato alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi. "Per il terrorismo non ci sono giustificazioni", ha ribadito Galantino, in occasione della presentazione del progetto di Casa della Carità a Firenze, sottolineando però che "la moschea è un luogo di incontro e preghiera, questo è chiaro, non mi sembra che un fatto di questo genere debba farci tornare indietro su un modo di intendere la moschea".

La Uil: "Attacco vile alla libertà"

Un attacco vile, sfrontato, brutale. La Uil Toscana esprime vicinanza alle famiglie delle vittime barbaramente uccise dai terroristi nell'attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Solo una follia disumana può armare il pugno di chi vuole scatenare violenza e orrore in nome di Dio.

E' un attacco diretto ai nostri valori di democrazia e libertà. Valori attorno ai quali abbiamo costruito l'Europa e che rappresentano l'unico argine alla barbarie. Non possiamo farci intimidire, né arretrare di un millimetro di fronte a chi compie atti contro l'umanità e la civiltà.

Sentiamo oggi come mai il dovere e l'impegno per la salvaguardia della libertà e della democrazia.

Brogi (Sel Toscana): "Canagliesco accostare la strage di Parigi con i baroni dei migranti"

"Un crimine orrendo e bestiale come quello perpetrato a Parigi lascia sgomenti. Il dolore e la solidarietà verso i familiari delle vittime barbaramente trucidate dai terroristi sono i primi sentimenti che sentiamo dopo il colpo al cuore provato da tutti, specie dopo aver visto alcune immagini televisive".

Lo afferma il segretario regionale toscano di Sinistra Ecologia e Libertà Giuseppe Brogi.

"Dal cuore e dal cervello - prosegue - tornano alla memoria, come ha giustamente ricordato Emergency, le parole pronunciate dal Primo Ministro norvegese Stoltenberg dopo la strage di decine di giovani a Oslo e Utoya, nell’estate del 2001: 'Siamo ancora scossi da ciò che ci ha colpito, ma noi non abbandoniamo i nostri valori. La nostra risposta è più democrazia, più trasparenza e più umanità. Ma non ingenuità'. Occorre, dunque, agire con decisione contro i germi del fondamentalismo e chi li sostiene, prosciugare con la forza della ragione, della cultura, della politica ogni e qualsiasi giacimento di odio, non cadere nel tranello terribile della paura, della follia, dello scontro di civiltà, ordito proprio da chi ha distrutto dodici vite e colpito la libertà di espressione e la convivenza tra i popoli e le religioni. E bandire qualsiasi stolto accostamento tra la strage di Parigi e i barconi dei migranti, come in modo canagliesco stanno invece facendo certi esponenti di destra anche in Italia, capaci solo di speculare sul sangue delle vittime di Parigi".

La nota della Cisl

Presidio oggi pomeriggio a Firenze, in solidarietà alle vittime dell’attentato terroristico di ieri a Parigi, in difesa della libertà di stampa e di espressione, contro ogni forma di terrorismo, intimidazione e violenza e per dire no all’odio.
A promuoverlo sono Cgil, Cisl e Uil di Firenze e Assostampa Toscana. L’appuntamento è per le ore 18 in piazza Ognissanti, davanti al Consolato di Francia, in contemporanea con la fiaccolata organizzata a Roma dalla FNSI in piazza Farnese.

Ieri in molte città d’Europa e del mondo si sono avute manifestazioni in risposta all'attacco terroristico contro la redazione di Charlie Hebdo e risposte ci sono state fin da ieri anche in Toscana, all’insegna dell’orrore e dello sgomento.
All’iniziativa organizzata per questo pomeriggio a Firenze dalle Confederazioni sindacali e dal Sindacato unitario dei giornalisti sono già arrivate e continuano ad arrivare moltissime adesioni da associazioni, movimenti e singoli.

Il dolore di Nardella

“La strage di Charlie Hebdo è un fatto terribile che lascia davvero sgomenti. È una tragedia che riguarda tutti e tocca un nodo vitale: la libertà di espressione, un diritto fondamentale che per nessuna ragione deve essere messo in discussione. È forte il mio dolore e sono vicino a tutti i francesi e al sindaco di Parigi Anne Hidalgo”. Così il sindaco Dario Nardella esprimendo il cordoglio per il massacro nella redazione del giornale satirico francese.

Questa mattina il sindaco Nardella ha telefonato alla console onoraria di Francia a Firenze Isabelle Mallez esprimendo profondo cordoglio e solidarietà al popolo francese e alla Francia. “Questo colpo al cuore della Francia – ha detto il sindaco – è un colpo a tutta l’Europa e alla libertà. Firenze si unisce all’indignazione e allo sgomento espresso da più parti in queste ore. In questo momento ci sentiamo tutti francesi e soprattutto tutti coinvolti come italiani ed europei nella difesa dei valori democratici. Da Firenze, città universale simbolo di cultura e di bellezza e capitale del dialogo interreligioso, si levi più forte che mai un richiamo alle coscienze di tutto il mondo, a partire dai paesi islamici, ad estirpare la radice dell’odio che alimenta il fondamentalismo religioso e la violenza, consapevoli che non si debba rispondere con l’odio all’odio. Per questo – ha concluso il sindaco – invito tutta la cittadinanza ad esprimere vicinanza e solidarietà al popolo francese e condanna della barbarie di ieri a Parigi con una fiaccolata domani alle 19 in piazza Ognissanti, sede del consolato onorario di Francia e dell’Istituto francese di Firenze”.

Questa mattina il David all’ingresso di Palazzo Vecchio ha reso una testimonianza alla Francia con una fascia nera a lutto per la strage di Parigi.

Strage del Charlie Hebdo, intervento del segretario Pd Francesco Nocchi

Così Francesco Nocchi, Segretario Pd provinciale di Pisa.

L´attentato dei terroristi islamici alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi ci colpisce in quello che abbiamo di più caro: la cultura democratica nata dall´illuminismo, la civiltà dei diritti umani universali che la Francia ha diffuso in tutta Europa e che costituisce quella radice dell´identità del nostro continente che più ci preme che si rafforzi e fruttifichi.
Problemi internazionali solo apparentemente lontani sono entrati prepotentemente in casa nostra. E´ il caso della minaccia del cosiddetto "califfato islamico" e l´attrazione che esso esercita, in particolare nelle periferie delle metropoli europee e tra immigrati di prima, seconda e terza generazione. Quelli che avrebbero colpito a Parigi non sono immigrati, ma cittadini francesi, nati in Francia: fa specie il grido della destra che chiede la chiusura delle frontiere, chiusura che non servirebbe a nulla, se non alla loro propaganda.

Qui servono risposte forti sul piano militare e su quello dei servizi di sicurezza e di intelligence, ma prima di tutto prosciugando il mare in cui nuotano fenomeni come questo.
Servono politiche che diano al Mediterraneo un senso di comunità e di gestione comune delle troppe, e da troppo tempo irrisolte, criticità: come l´affermazione dei diritti del popolo palestinese ad avere un proprio stato entro i confini riconosciuti, in un quadro che salvaguardi anche la sicurezza e l´esistenza dello stato di Israele e il contrasto di quegli schieramenti politici che strumentalizzano la fede come mezzo di violenza e sottomissione.

Ma non sono solo gli aspetti geopolitici a tenere banco sui quali comunque è oggi ancor più evidente l´assenza di una politica europea degna di questo nome. Emarginazione, esclusione dal godimento dei diritti di cittadinanza, intolleranza e non riconoscimento della propria fede e della propria cultura, tutti problemi che tanti immigrati, anche quelli presenti in Europa da decenni, fino alle ultime generazioni, vivono come propri, sono terreno fertile per il fanatismo.
Il rischio più grave è che il crimine che ha colpito così duramente un giornale, Parigi, la Francia, l´Europa, il principio fondamentale della libertà di stampa e di espressione rafforzi, per reazione, le spinte alla xenofobia, all´intolleranza per le diversità culturali, religiose, razziali, all´odio per tutti coloro che appaiono diversi. Innescare una spirale di questo tipo renderebbe buio il futuro. Come cittadini europei ci sentiamo feriti e impauriti da quanto è successo. Ma servono un forte spirito di responsabilità e di opposizione verso fenomeni di inaudita violenza. Soffiarvi sopra con le varie strumentalizzazioni non aiuta davvero l´equilibrio pacifico di una società. E´ necessario impegnarci in una battaglia che è in primo luogo culturale e civica.

Facciamo appello anche sul nostro territorio alle istituzioni, alle forze democratiche, al mondo della cultura, alle rappresentanze organizzate delle comunità religiose per promuovere, tutti insieme, momenti di incontro che esprimano insieme condanna senza appello per i fatti di Parigi, per il terrorismo e per ogni tipo di fondamentalismo e impegno sui temi del reciproco riconoscimento delle diversità culturali, nel rispetto della legalità repubblicana sancita dalla nostra Costituzione e per la loro integrazione in una comunità democratica.

Sgherri (PRC in Regione): "Atto barbaro e vigliacco, contro la libertà di espressione, da condannare senza appello. Parteciperò al presidio a Firenze”

Strage di Parigi. “Una tragedia assoluta, un atto barbaro e vigliacco da condannare nella maniera più ferma, che rappresenta un attacco alla libertà di stampa, di espressione e alla libertà in generale. Esprimo il mio più sincero cordoglio e aderisco con profonda convinzione al presidio che – a quanto appreso – si dovrebbe tenere alle 18 di oggi di fronte al consolato francese di Firenze.

Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo in Consiglio Regionale. Bisogna colpire -prosegue Sgherri - l’ISIS e i suoi fiancheggiatori e per farlo davvero si deve evitare di fargli il regalo più grande, quello di confondere l’islam con il terrorismo. Equazione che strumentalmente purtroppo da più parti sta emergendo all’indomani dei tragici fatti. Deve essere colpito alla radice il terreno fertile dove cresce il fondamentalismo, colpendo senza esitazioni i finanziamenti e finanziatori dell’ISIS e di conseguenza le centrali di reclutamento. Vanno interrotti i pesanti appoggi a questa realtà di integralismo folle che le danno Stati come Arabia Saudita e Qatar. E non si può continuare con la tragica farsa di continuare a tenere il PKK curdo, che combatte a Kobane contro l’ISIS, nella lista delle organizzazioni terroristiche. Insomma è necessaria una risposta forte e nel contempo diametralmente opposta a quella che la follia dell’ISIS porta avanti, solo così si combatterà a fondo il fondamentalismo e l’intolleranza che esso rappresenta.

Studenti di Sinistra in un presidio in piazza Ognissanti a Firenze

Sarebbero state meglio 12 freddure invece che 12 freddati, sarebbe stato meglio se 12 persone invece che abbattute si fossero prese a battute, sarebbe stato meglio avessero sparato solo cazzate come me.
Comunque se davvero erano islamici si spiega perché abbiano sparato Allah cieca, con loro la possibilità di dialogo tende a saltare.
Beh l’unica consolazione è sapere che noi non avendo libertà di stampa o una satira decente non corriamo rischi, poi se proprio qualcuno qui volesse fare una cosa del genere contro la satira dovrebbe uccidere Sallusti, e vi dirò…
Ah, potrei star qui a far centinaia di altre battute sui musulmani, Maometto. Infatti il vero problema è che a Studio Aperto hanno detto che “sono stati uccisi dei colleghi”, e il dilemma a questo punto è enorme: che abbiano davvero fatto della satira su se stessi divenendo così effettivamente colleghi per un istante? Paradossi più pesi di quelli di Interstellar…

Nella giornata del 7 gennaio tre individui armati hanno fatto irruzione alla redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo ed hanno aperto il fuoco uccidendo 12 persone, di cui 10 giornalisti e due agenti. La notizia è sconcertante, allora ecco moltiplicarsi di minuto in minuto le dichiarazioni di sdegno e orrore da parte di capi di stato, giornalisti e non solo sulla faccenda.
L’accaduto ci sconvolge e non poco, prima di tutto perché i bersagli sono liberi pensatori promotori di una forma di giornalismo spietato contro ogni conformismo e repressione. Quest’attacco ad un giornale, schierato politicamente a sinistra, che sberleffa uno dei taboo dei secoli – la religione – è un attacco al libero pensiero critico e laico. Per questo ci sentiamo preoccupati e sconvolti.

Tuttavia, nello sdegno che proviamo per l’accaduto, si fa spazio un leggero fastidio nel sentire chi ogni giorno fa apologia del fascismo e inneggia contro gli immigrati – vedi Salvini e la Lega – oggi da vero sciacallo si fa promotore di una corciata anti-islam, dimenticando gli attacchi che ogni giorno la Chiesa cattolica perpetua contro le libertà individuali, i corpi dei malati e delle donne, vedi l’eutanasia illegale e gli obiettori di coscienza negli ospedali osannati a gran voce.
Il fastidio cresce quando si sentono primi ministri di mezza Europa dichiararsi affranti per questo attacco alla libertà di pensiero quando loro sono i primi che “esportano la democrazia” – ne abbiamo così tanta in Europa che non sappiamo più come usarla – con i droni e le bombe; salvo poi demonizzare chiunque abbia una voce fuori dal coro nell’Europa delle grandi intese e della Troika. Lo stesso Hollande parla di “barbarie”, dimentico che la Francia è il quarto stato al mondo per spese militari.
Ma il fastidio diventa riluttanza quando si sente che in Italia siamo preoccupati per questo attacco alla libertà di stampa, di satira e di parola, quando sono anni che si cerca di mettere i bastoni tra le ruote a quei pochi rimasti a fare del giornalismo reale: ce la ricordiamo la legge bavaglio e la legge ammazza-blog, senza dimenticare le multe per blasfemia e per lesa maestà ai capi di stato, recrudescenze di tempi davvero bui ma che sono attualità nei nostri ordinamenti.

Combattiamo il fascismo e il clericalismo, gli amici prediletti di chi esporta la democrazia con le bombe. Con la loro retorica pseudosocialista, fascismo e clericalismo predicano alle masse i nemici sbagliati, che essi siano “gli immigrati” o “gli infedeli”. In realtà lavorano per la pacificazione tra il lupo e l’agnello, di fatto portando all’inazione gli oppressi nella giusta lotta agli oppressori.
Il kalashnikov che ha ucciso i compagni del Charlie Hebdo è sbagliato, paradossalmente remissivo e rinunciatario. Per questo rilanciamo con una risata realmente eversiva il presidio di oggi sotto il consolato francese.

Ettore Bucci, Resp. welfare, diritti e nuove generazioni - SEL Pisa Città: "La libertà è più forte della barbarie. E degli sciacalli"

#jesuisCharlie. Un infame crimine, a Parigi. Dodici morti e molti feriti. La redazione del giornale satirico Charlie Hebdo decimata. Il nostro Consiglio Comunale ha osservato un minuto di silenzio, per non dimenticare un grave atto contro le libertà di cui la Francia è culla. "Non fare a un altro ciò che non vuoi sia fatto a te", è scritto nella dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. La caccia alle streghe, però, è già iniziata: c'è chi chiede atti di fedeltà all'occidente a ogni islamico, visto come un potenziale nemico. Dimenticando Ahmed Merabet, 42 anni, poliziotto francese d'origine araba e di fede islamica, che aveva giurato fedeltà allo Stato e ai valori della Repubblica: è stato freddato dai terroristi sul marciapiede di Parigi, nell'esercizio delle sue funzioni.

Gli alfieri di un cristianesimo senza misericordia hanno già elevato le vittime a martiri dell'occidente, dimenticando che il liberalismo europeo si nutre della satira verso tutti i poteri e tutti i dogmi. Cristiani compresi. Spiace che Luca Cuccu punti il dito contro il "buonismo" e il "nemico" annidato nella società. Se c'è un nemico annidato in Europa, esso è ogni fanatico istigatore di odio. Nel nome di quella libertà strumentalizzata da sedicenti patrioti dell'occidente con un esercizio da sciacalli, noi combattiamo, a viso aperto e senza violenza, chi alimenta le paure figlie della crisi sociale, economica, politica: bisogna abbattere le disuguaglianze alle origini della crisi per abbattere le paure di ogni cittadino di fronte al "diverso", le paure dei penultimi di fronte agli ultimi. Come detto dal Papa, è in gioco la convivenza fra popoli, religioni, culture: la dignità stessa della persona umana. Nel 1914 il socialista Jean Jaurès chiese una mobilitazione internazionale delle forze democratiche pacifiste. Fu ucciso da un fanatico, mentre i furori nazionalisti sfociavano nella Grande Guerra. Nichi Vendola e tutta SEL hanno espresso ed esprimono la più ferma condanna di questo bestiale attentato e chiedono risposte politiche intelligenti e non demagogiche. Auspico, per la Francia, che la paura sfoci in una più forte unità repubblicana e, per l'Europa, in una vasta mobilitazione di una cosciente opinione pubblica internazionale. Dice Luca Cuccu che è necessario difendere i nostri valori. Sono d'accordo: confido che sia all'ombra della nostra secolare Torre che di una nuova moschea potremo promuovere insieme meticciato, dignità della persona umana e inclusivo liberalismo come urlo di speranza del nostro tempo, contro ogni barbarie.

 Maria Rita Paratore, Federazione degli Studenti di Prato 

I giovani della Federazione degli Studenti di Prato hanno aderito, grazie alla volontà degli insegnanti delle scuole pratesi, all'appello del sindaco di Matteo Biffoni che, in seguito all'attentato di ieri a Parigi nella redazione di Charlie Hebdo, ha chiesto di dedicare una lezione al tema della libertà di espressione..

“Fin dagli anni della scuola bisogna imparare a difendere la libertà di espressione come diritto inalienabile dell'uomo, stando attenti però, per quanto riguarda questo episodio specifico, a non cadere nella sfera del pregiudizio nei confronti della comunità islamica. È necessario quindi educare tutti a respingere ogni genere di estremismo per non fomentare quei sentimenti di collera e indignazione che non aiutano a risolvere il problema alla radice” così Maria Rita Paratore, portavoce della Federazione degli Studenti.

SEL aderisce al presidio di Firenze promosso da CGIL, Cisl, Uil e Assostampa Toscana

Sinistra Ecologia Libertà aderisce e sarà presente con i propri militanti, eletti negli enti locali e parlamentari al presidio che si terrà questo pomeriggio alle 18 in piazza Ognissanti, a Firenze, di fronte al consolato francese.

"Esprimiamo dolore e indignazione per all’attentato di Parigi - afferma il coordinatore provinciale fiorentino Mauro Valiani - Oggi più che mai dobbiamo essere uniti nella difesa della libertà d’espressione e di stampa, nel promuovere i valori di libertà, laicità, pluralismo per i quali questi giornalisti hanno pagato con la propria vita. Parole libere e figure autonome che nessun autoritarismo o oscurantismo può, né potrà mai tacitare e cancellare".

"Attenzione, impegno antiterrorismo degli apparati dello Stato, lucidità, iniziative contro ogni integralismo: questo ora le istituzioni e la politica debbono fare - dice ancora Valiani - Non cadiamo nella trappola del terrorismo, cedendo con azioni e parole meschinamente demagogiche ai loro folli disegni di odio e di contrapposizione religiosa o etnica".

Strage di Charlie Hebdo, il cordoglio dell’assessore Mantovani

“Quello che è accaduto ieri a Parigi è davvero orribile e disumano. Sono vicina ai familiari e ai colleghi delle persone uccise e a tutti i francesi”. È quanto dichiara l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani. “La strage nella redazione di Charlie Hebdo non riguarda solo la Francia, è qualcosa che tocca tutti noi e non soltanto perché sono morte tante persone. Con questo terribile attacco si è voluto colpire un diritto fondamentale di ogni società civile, quello della libertà di espressione. Un diritto che non può e non deve essere mai messo in discussione”.

Angelo Bassi (PD): "Ferma condanna per il massacro di Parigi e solidarietà al popolo francese"

L’azione militare terrorista del commando dei fanatici islamisti contro la sede del settimanale francese Charlie Hebdo ci lascia sgomenti e richiede la condanna più ferma da parte di tutta la comunità internazionale e da parte di tutte le forze politiche, culturali e religiose. E’ stato un atto barbaro, senza alcuna giustificazione, che ha prodotto la morte di 12 persone nel cuore di Parigi. Come consiglieri del PD esprimiamo la nostra solidarietà ed il nostro dolore per le vittime e ci sentiamo vicini al popolo francese che, con fermezza e compostezza, sta manifestando la condanna verso il crudele attentato e l’attaccamento ai valori profondi della civiltà e della democrazia. Occorre che gli Stati siano maggiormente in grado di difendere la civile convivenza con adeguate misure di sicurezza. Occorre isolare politicamente e culturalmente ogni manifestazione di intolleranza e fanatismo ideologico e religioso. Occorre evitare indistinte reazioni di odio che possono solo alimentare quelle contrapposizioni tra popoli e religioni diverse che invece vogliono i fondamentalisti. Firenze saprà essere all’altezza della nuova sfida che ci attende tutti, cittadini ed istituzioni.

Petraglia (SEL): "Oggi il giorno del dolore. Tocca alla politica trovare le risposte giuste per non cadere nella trappola dell'odio

"Quello che è accaduto a Parigi, nel cuore della nostra Europa, è raccapricciante. Non saranno odio e violenza a cambiare il mondo, ma la democrazia e i diritti che siamo ogni giorno chiamati a difendere e promuovere. Tocca alla politica, adesso, trovare le risposte giuste per non cadere nella trappola dell'odio che questi terroristi hanno teso sulla strada verso la costruzione di un mondo di pace. Ma tocca anche ad ognuno di noi rinnovare il proprio impegno, perché libertà e pace sono due beni tanto preziosi quanto fragili. Oggi è il tempo del dolore, della riflessione. Oggi è giusto fermarsi, essere parte dei presidi e delle manifestazioni promosse nelle nostre città. Ma da domani, ogni giorno, confronto, ascolto, laicità, rispetto dovranno continuare ad animare il nostro impegno politico e civile, senza cadere nella spirale d'odio innescata da certa facile e vergognosa demagogia".

Lo afferma la senatrice di Sinistra Ecologia Libertà Alessia Petraglia, che questo pomeriggio, alle 18, sarà a Firenze, in piazza Ognissanti, al presidio promosso da CGIL, CISL, UIL e Assostampa Toscana di fronte al consolato francese.

I Radicali francesi in piazza davanti al consolato francese

I radicali fiorentini delll’Associazione Andrea Tamburi aderiscono al presidio davanti al consolato francese di Firenze e saranno presenti alle ore 18 in piazza Ognissanti per condannare i tragici eventi di Parigi e per manifestare solidarietà e vicinanza alle vittime della barbarie terroristica.

Idv: “Siamo tutti Charlie Hebdo: l’attentato esprime una minaccia spregevole alla libertà di pensiero ed espressione”

Il segretario regionale IdV Toscana, Giovanni Fittante: “Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo francese e alle famiglie dei defunti, che hanno pagato con la vita la volontà di ridicolizzare l’odio e il fanatismo”. “E’ necessario inasprire le norme contro gli estremisti islamici”.

“L’attentato di Parigi rappresenta una minaccia concreta e spregevole alla libertà di pensiero e di espressione, che è il valore fondante della nostra società. Minaccia a cui non possiamo e non dobbiamo piegarci, poiché significherebbe incrinare il caposaldo su cui poggia la nostra architettura costituzionale. Come Italia dei Valori esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro dolore per le vittime e ci stringiamo al popolo francese, nella consapevolezza che la tragedia che lo ha colpito potrebbe ripetersi in una qualsiasi delle nostre città. Non possiamo reagire alla violenza con la violenza, ma dobbiamo portare avanti un’opera finalizzata ad isolare ogni forma di estremismo e di integralismo, rispondere con l’apertura al dialogo perché solo così possiamo ridicolizzare l’odio, come bene a lungo hanno fatto i giornalisti di Charlie Hebdo e che proprio per questo hanno pagato con la vita la loro voglia di libertà. Dobbiamo vincere questa guerra difendendoci con i controlli e la giustizia, ma portando avanti un’opera di prevenzione fondata sulla cultura”. Questo non significa abbassare la guardia contro la follia integralista, che va combattuta inasprendo anche le norme. E’ infatti necessario un controllo più diretto nelle moschee contro quegli Iman che predicano violenza invece della pace e della convivenza. E’ inoltre da valutare la possibilità di far fare le prediche in Italiano e laddove si riscontrino, come è già successo, Iman estremisti chiedere la registrazione delle stesse prediche ed intervenire con l’immediata espulsione degli stessi”.

E’ il commento del segretario regionale dell’IdV Toscana, Giovanni Fittante, che definisce l’attentato contro la redazione di Charlie Hebdo “un atto barbaro, di inaudita efferatezza, compiuto da gente che aveva già dimostrato di non condividere lo spirito e i valori della nostra civiltà. Gente che le loro stesse famiglie devono imparare ad isolare, nella consapevolezza che la sola via per l’integrazione passa attraverso l’accettazione delle reciproche diversità”.

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