Diritto allo studio, 37 milioni di investimenti per l'Ardsu. Votazione in consiglio regionale

foto d'archivio

Voto favorevole a maggioranza – contrario il centrodestra e il consigliere Chiurli (gruppo Misto), per il Piano di investimenti 2013-2015 e per il bilancio consuntivo 2012 dell’Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario. A illustrare gli estremi dei due atti, trattati congiuntamente in aula, il presidente della commissione Cultura, Nicola Danti (Pd). “Per quanto riguarda il Piano di investimenti, gli interventi prioritari riguardano case dello studente e mense, con investimenti previsti di 13 milioni nel 2013; 17 nel 2014, e 7 milioni nel 2015”, ha spiegato Danti. Tra gli obiettivi più importanti c’è l’acquisizione della mensa Bandini a Siena, un immobile a 100 metri da piazza del Campo e di proprietà del Comune; e l’acquisizione di residenze dall’università fiorentina, già oggetto di discussione nell’aula del Consiglio; l’intervento sulla mensa di Pisa, che è la più grande d’Italia, per circa 2 milioni; la realizzazione per la residenza di S.Cataldo, sempre a Pisa, la trattativa per il campus Praticelli. Superata invece la necessità di accendere un mutuo di un milione mezzo di euro, inizialmente inserita nel Piano.

Venendo al consuntivo, Danti ha definito il 2012 “un anno di transizione”, ricordando l’utile netto di esercizio di 8mila e 300 euro, di cui il 20 per cento a fondo di riserva legale per la copertura di perdite future e l’80 viene accantonato in un fondo di riserva per la realizzazione di investimenti futuri. A fronte dell’aumento delle borse di studio e del loro importo si è avuta una diminuzione dei finanziamenti di circa 900mila euro (tasse per il diritto allo studio, finanziamenti della Regione e ministeriali). Confermata anche la riduzione dei costi sul personale di 1 milione.

Tommaso Villa (Pdl), vicepresidente della commissione Cultura, ha preannunciato il voto contrario ad entrambi gli atti circostanziando “aspetti che fanno riflettere” sul Piano degli investimenti, a cominciare dalla mensa Bandini: “È piccola, ha avuto molti problemi anche nel passato, e il costo affrontato è esagerato”. Villa ha parlato anche di “costi di gestione aggiuntivi che ricadranno sulle spalle dell’Azienda”, con riferimento alle scelte portate avanti su immobili e servizi.

“Chi l’ha detto che nessuno crede più nei giovani? A quanto pare l’Azienda regionale per il Diritto allo Studio ci investe parecchio: basti pensare che oggi in Consiglio regionale della Toscana va in discussione un piano di investimenti triennale che supera quello della Giunta: 38 milioni di euro contro 26”. Così il consigliere regionale Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) commenta bilancio e piano triennale dell’ARDSU.

“Trentotto milioni di euro investiti in residenze. Ecco l’Ardsu Real Estate – ironizza il consigliere – che però non fa grandi affari. Nell’arco di tre anni, infatti, spenderà 14 milioni di euro per una sola residenza universitaria a Pisa. Cifra che sarebbe sufficiente ad acquistare almeno una decina di villini vista mare o una tenuta in Costa Azzurra”.

“Ma non basta: nel piano ci sono anche 4,5 milioni per una mensa a Siena, 3 milioni per riqualificare quella pisana e quasi 2 milioni di euro per acquisto di arredi. A questo punto – continua Chiurli – ci immagineremmo i nostri studenti a riposare su materassi di prima qualità, farsi il bagno in vasche idromassaggio e mangiare alla mensa con posate d’argento. Invece la realtà che ci raccontano coloro che alloggiano nelle residenze universitarie è ben diversa. E’ una realtà fatta di muri con le crepe, spifferi, infiltrazioni e secchi nei corridoi quando piove”.

“A questo punto è lecito chiedersi dove vanno a finire i nostri soldi e quelli pagati da studenti e famiglie attraverso rette, quelle sì, principesche. Tanto l’Ardsu chiude l’esercizio 2012 in attivo, ma porta l’utile da 1,5 milioni del 2011 a 8mila euro nel 2012”.

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