Prosegue a pieno ritmo l’attività del Punto di Primo Soccorso situato nei locali dell’ospedale “Santa Verdiana” come dimostrato dai dati dei PPS della Valdelsa relativi all’anno 2014 tuttora in corso e aggiornati al mese di ottobre (770) rispetto a quelli dell’intero anno 2013 (752). Di questi, i dati che riguardano, nello specifico, il PPS di Castelfiorentino sono 342 del 2014 contro i 442 del 2013: un trend in diminuzione rispetto ai dati registrati nel PPS di Certaldo (n. 438 nel 2014 contro i 310 del 2013). I numeri cominciano a dare ragione al piano promosso dall’Asl 11 che riguarda il potenziamento della struttura con servizi e risposte che possano alleggerire la rete di un territorio così vasto anziché convergere in toto all’ospedale San Giuseppe di Empoli e al pronto soccorso. Dopo le critiche, consigli e suggerimenti, ecco nuove assunzioni di infermieri, un quadro che va sempre più a migliorare, con la voglia di sfatare il falso mito che la sanità del Santa Verdiana non possa essere d’eccellenza. Passo dopo passo i numeri cominciano a dare risposte incoraggianti ma allo stesso tempo si prosegue sulla linea di aumentare l’accesso al punto di primo soccorso di Castelfiorentino. L'organico del quale dispone l'Asl 11 supera le 50 unità, con recenti assunzioni infermieristiche.
Accoglienza, riduzione dei tempi di attesa e facilitare il lavoro di tutti i soggetti in campo è l'obiettivo principe di tutti gli attori in campo in questo processo.
Il PPS è un servizio medico istituito dalla Regione Toscana per rispondere a urgenze non gravi, che possono essere risolte senza ricorso immediato ad esami strumentali, a visite specialistiche o a ricovero. E' un servizio ad accesso diretto e gratuito, garantito 24ore su 24 tutti i giorni della settimana dalla presenza dei medici del 118 nei momenti in cui non sono impegnati in emergenze di pronto soccorso.
Se il medico è assente è consigliabile rivolgersi alla centrale operativa del 118 che prenderà in carico l'assistenza indicando la presenza del medico o invierà ad altri centri. I PPS non effettuano una vera e propria attività ambulatoriale, tanto è che non sono provvisti di ricettario. Sono forniti di una dotazione farmacologica e strumentale adeguata al trattamento delle patologie indicate da un'apposita delibera regionale.
Alla conferenza stampa di presentazione di questi dati e delle prospettive future erano presenti oggi, martedì 4 novembre, il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, l’assessore Alessandro Tafi alla sanità di Castelfiorentino, il direttore generale dell’Asl 11 Monica Piovi, il direttore dell’emergenza territoriale del 118 Alessio Lubrani, Rosario Spina il nuovo direttore dell'unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione dell'Asl 11 e Alessandro Calosi, medico di medicina generale e rappresentante sindacale di FIMMG.
Quali sono le patologie trattabili dai PPS?
Si tratta, come abbiamo già detto, di patologie a bassa complessità. Possono farsi visitare nei PPS tutti i cittadini che abbiano un problema di salute non così grave quale: tosse, febbre, bruciore e occhi arrossati (congiuntiviti o corpi estranei), mal di denti, mal di pancia, dolori muscolari, bruciore nell’orinare. Può rivolgersi al PPS anche chi è stato punto da un insetto, chi si è fatto un piccolo taglio o qualsiasi altra ferita, oppure chi è caduto e si è procurato piccoli traumatismi, contusioni o distorsioni. Diversamente ci si deve rivolgere al Pronto Soccorso o chiamare il 118.
Attenzione: nei punti di primo soccorso non si rilasciano ricette mediche o certificati e non si effettuano esami, visite mediche programmate, iniezioni e vaccinazioni.
L’integrazione medico infermieristica nel Pronto Soccorso si è tradotta in un contributo alla riduzione dei tempi di attesa dei codici a bassa priorità, per i quali è stato attivato un ambulatorio dedicato, gestito dal personale del 118.
L’aumento del numero complessivo dei mezzi di soccorso disponibili sul territorio ha, inoltre, comportato il miglioramento delle tempistiche di intervento, una maggiore rapidità di intervento dell’automedica rispetto alle ambulanze; la riduzione del tempo di impiego del mezzo di soccorso avanzato. Inoltre, le automediche consentono, nei casi di minore gravità, di svincolare il personale sanitario dal ricovero dell’utente rendendo l’equipaggio disponibile per altri interventi.
Nella Valdelsa (che abbraccia i comuni di Montespertoli, Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi, Montaione) sono presenti n. 2 automediche, n. 1 ambulanza infermieristica diurna e 4 ambulanze di primo soccorso con defibrillatore semiautomatico-DAE (blsd). L’assetto attuale, che comprende anche l’area empolese e il Valdarno Inferiore, conta sulla operatività complessiva di 17 mezzi di soccorso in orario diurno e 14 in orario notturno, così articolata: nell’area empolese (comuni di Empoli, Vinci, Cerreto Guidi, Montelupo e Capraia e Limite) sono previste n. 1 automedica + 1 ambulanza infermieristica + 3 blsd.
Nel Valdarno Inferiore le sedi del PPS sono a Fucecchio (ubicato all’ospedale “San Pietro Igneo”), a San Miniato (nei locali del centro La Badia, in località La Catena). Ciò ha rafforzato la rete territoriale dell’emergenza urgenza dell’Asl 11, grazie anche all’impegno e alla collaborazione delle Associazioni di Volontariato mai venuti meno.
Il Valdarno Inferiore (comuni di San Miniato, Montopoli Valdarno, Santa Croce Sull’Arno, Castelfranco, Fucecchio) può contare, dunque, su n. 2 automediche, n. 1 ambulanza infermieristica diurna e n. 4 ambulanze di primo soccorso con defibrillatore semiautomatico-DAE (blsd).
Le automediche disposte nel territorio equivalgono a un presidio sanitario mobile, altamente tecnologizzato e flessibile, con un equipaggio composto da un medico e un infermiere formati per affrontare situazioni sanitarie estreme, stabilizzando le condizioni del paziente critico e predisporne il trasporto con i mezzi e verso le destinazioni più adatte alla condizione di quest’ultimo.
In sintesi, le sedi di PPS dotati di automedica sono a:
• Castelfiorentino , all’ospedale “Santa Verdiana”
• Certaldo, nel distretto socio-sanitario, in piazza dei Macelli
• Empoli, all’ospedale “San Giuseppe”
• Fucecchio, all’ospedale “San Pietro Igneo”
• San Miniato, nel Centro La Badia, località La Catena
L’automedica - Scheda tecnica
Le automediche sono mezzi di soccorso avanzato di proprietà dell’ASl, in cui prestano servizio un medico ed un infermiere della Centrale operativa 118; vengono impiegate soltanto per i casi più gravi e, qualora sia necessario il trasporto dell'ammalato presso un pronto soccorso, possono avvalersi del supporto di una qualunque altra tipologia di mezzo di trasporto (elicottero, ambulanza con infermiere, ambulanza con soccorritori). Sono dislocate in modo strategico nel territorio di competenza della Centrale operativa 118 di Empoli presso 5 diverse postazioni. Empoli (presso il pronto soccorso), San Miniato (loc. La catena, presso La Badia), Fucecchio (presso ospedale), Castelfiorentino (presso ospedale) e Certaldo (piazza Macelli) sono le postazioni base delle cinque automediche, che vengono identificate dalla centrale operativa con la sigla radio "Alfa" a cui segue un identificativo che esplicita la sede operativa di stazionamento (es. per Empoli Alfa Echo, per San Miniato Alfa Sierra).
- Da sinistra Monica Piovi, direttore generale dell’Asl 11 di Empoli, Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino, Alessandro Tafi, assessore alla sanità di Castelfiorentino (foto gonews.it)
- Alessandro Calosi, medico di medicina generale e rappresentante sindacale FIMMG (foto gonews.it)
- Alessandro Tafi, assessore alla sanità di Castelfiorentino (foto gonews.it)
- Il punto di primo soccorso a Castelfiorentino (foto gonews.it)
- Alessio Lubrani, responsabile emergenza territoriale 118 Empoli (foto gonews.it)
- Rosario Spina il nuovo direttore dell’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Asl 11 (foto gonews.it)
- Alessio Falorni e Alessandro Tafi (foto gonews.it)
- Il Santa Verdiana di Castelfiorentino
- Il punto di primo soccorso di Castelfiorentino (foto gonews.it)
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