Altrapolitica lancia il suo appello: "Salviamo la Villa di Canonica, dai privati alle istituzioni pubbliche uscite allo scoperto"

Villa di Canonica - Certaldo (foto gonews.it)

Villa di Canonica, il futuro di questo immobile al centro della riflessione maturata da Altrapolitica a Certaldo:

Cercare i responsabili di uno scempio al patrimonio pubblico? Troppo facile, ma tempo perso! Di questa magnifica villa ottocentesca, oggi ingabbiata in una struttura d'acciaio per impedire crolli, se ne discute ormai da oltre 30 anni. Villa di Canonica, è inserita in un parco collinare più ampio, bellissimo polmone verde di Certaldo. Il complesso della villa è composto da sette fabbricati: la Villa, due case coloniche e quattro rimesse rurali, per un totale di 5700 metri quadrati, sviluppati su due ettari di terreno.

Dal 1962, anno nel quale il Comune ne è diventato proprietario in seguito a una donazione, è stata utilizzata pochissimo, e da un po’ di anni si cerca di capire quale possa essere la sua nuova funzione. Nell’attesa il degrado e l’abbandono regnano sovrani: muri strutturali franati, tetti inesistenti, reti protezione accessi sradicate, materiale di cantiere a disposizione di ladri, portoni aperti e misteriosi inquilini che la notte vi soggiornano.

A questo riguardo, come Altrapolitica, lanciamo una sollecitazione all'amministrazione comunale di Certaldo, affinché da subito metta in sicurezza l’ex cantiere, visto che, oltre ai ladri e ai reconditi inquilini, la villa è situata all'interno di un parco naturale aperto al pubblico, nelle vicinanze di una scuola e di numerose abitazioni.

Dal 1999 si iniziò ad analizzare scenari concreti per la Villa, la tinaia e il fienile, mentre i restanti edifici furono delimitati da “chiusure” che dovevano essere provvisorie, ma in realtà giacciono lì da 15 anni. Fu trovato una sorta di accordo temporaneo e d’urgenza a livello istituzionale e politico, con l’intervento della Scuola Professionale Edile di Firenze, dove muratori-studenti avrebbero dovuto mettere in sicurezza una parte dell’edificio.

Nel 2002 si tentò anche di vendere la villa, il bando dell’asta era già pronto per essere pubblicato da parte dell’amministrazione comunale, ma nel piano regolatore non era stata prevista la destinazione ad albergo (o a struttura ricettiva), l'uso più appetitoso per il privato interessato all'acquisto dell'edificio che, tra l'altro, era anche vincolato dalla Sovrintendenza. Nel gennaio 2003 vennero messe quattro ipotesi sul tappeto: struttura ricettiva, casa di riposo per anziani con l’ipotesi di complementarietà con una scuola elementare, una struttura di servizi alle imprese e una sede universitaria con annesso ostello.

Nel 2005 riprendono i contatti con la Scuola Professionale Edile di Firenze, che a settembre dell’anno successivo firma un accordo con il Comune di Certaldo, Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, Dipartimento di Tecnologia dell’architettura e del design e dipartimento di Restauro della Facoltà di Architettura di Firenze un protocollo, con validità di sei anni, per il recupero del complesso di Villa Canonica a Certaldo. Documento rinnovato nel settembre 2011 con l'ingresso di Bzb (Scuola edile di Dusseldorf).

Oggi ad ottobre 2014 il protocollo fra il Comune di Certaldo e la Scuola Professionale Edile di Firenze,viene rescisso. Considerato che l’ente proprietario ( comune di Certaldo ) non ha disponibilità per il recupero completo, causa anche il famoso patto di stabilità, ma anche perché principalmente manca di una strategia di programma, rivolgiamo il nostro appello ”SALVIAMO LA VILLA DI CANONICA”, in primis, a tutti i soggetti che possono essere interessati con qualche proposta, alle istituzioni pubbliche e private, che si occupano del patrimonio artistico e culturale e alle forze imprenditoriali anche fuori dal territorio locale, affinché manifestino segnali di interesse per il recupero e il ricollocamento dell’intera struttura, adattabilissima a scopi culturali, sociali o commerciali.

Al momento, il nostro appello, sembra essere l'unico modo per scongiurare la perdita di uno dei più importanti patrimoni urbanistici della Valdelsa, quindi “chiediamo” ai possibili soggetti di tenderci una mano, affinché le condizioni di degrado in cui versa in questo momento la villa abbiano fine.

Fonte: Altrapolitica Certaldo

Tutte le notizie di Certaldo

<< Indietro
torna a inizio pagina