"Una forte discrasia tra l’aspetto programmatico e la realizzazione delle infrastrutture". Il parere della commissione regionale

La stazione di Firenze Rifredi

Ascoltati i rappresentanti di Uncem, della Rete comitati per la difesa del territorio, di Confindustria e Cia, di Cgil sul Piano integrato della mobilità


Apprezzamento generale del Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità (Priim), ma emerge una forte discrasia tra l’aspetto programmatico e la realizzazione delle infrastrutture. Questo in sintesi il giudizio emerso dalle consultazioni che questa mattina si sono tenute in commissione Trasporti presieduta da Fabrizio Mattei (Pd).

Sono stati ascoltati i rappresentanti di Uncem, della Rete comitati per la difesa del territorio, di Confindustria, di Confederazione italiana agricoltori e di Cgil Toscana che hanno evidenziato alcune criticità.

Il presidente Mattei ha ribadito l’importanza di un atto che unifica in un piano tutte le questioni legate alla mobilità. “Le vostre osservazioni – ha detto – saranno considerate nella fase istruttoria della commissione”.

Secondo Mauro Tarchi di Uncem un “limite del piano è legato alla mancanza di relazione organica tra le affermazioni di principio e le azioni intraprese, soprattutto riguardo agli interventi infrastrutturali per le aree montane”. “Prima – ha detto Tarchi - ci vogliono qualità e sostegno alla progettazione per il rinnovo infrastrutturale in queste aree deboli e poi azioni concrete e fruibili”.

Paolo Celebre della Rete dei comitati per la difesa del territorio si è soffermato su alcuni punti. “Nel piano – ha detto – viene privilegiato il potenziamento dell’alta velocità e non il traffico ferroviario regionale. Riguardo al nodo fiorentino bisognerebbe raddoppiare i binari nel tratto Fi-Campo di Marte-Rifredi e infine, occorrerebbe un piano strategico delle stazioni”.

Di “infrastrutture come di elementi di competitività per il territorio” ha parlato Gabriele Baccetti di Confindustria. “È necessario – ha detto – un monitoraggio continuo e puntuale dello stato di avanzamento della realizzazione delle opere anche con momenti di confronto con i soggetti interessati”.

Anche Marco Failoni della Confederazione italiana agricoltori ha parlato del tema dell’accessibilità per i territori montani e della necessità che intermodalità e collegamenti viari tocchino anche la viabilità minore.

Infine, Fabio Giovagnoli di Cgil Toscana ha espresso preoccupazione, in vista della gara unica per il trasporto pubblico locale, per il mantenimento dei posti di lavoro. “Sul sistema di porti e aeroporti – ha detto – sono da integrare da un lato gli interporti di Guasticce e Gonfienti con un sistema unico innovativo per la movimentazione delle merci e dall’altro gli aeroporti di Firenze come city airport e di Pisa, come aeroporto intercontinentale”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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