
Il consigliere regionale: "Fra i motivi di sfiducia ci sono i lunghi tempi d’attesa per esami diagnostici. Per un controllo oncologico senza priorità di prenotazione si attendono in media anche 120 giorni"
«L’Asl 11 al centro di una crisi di fiducia col territorio. Nel 2012 il 40% dei ricoveri ospedalieri riguardanti residenti nell’Asl empolese è avvenuto fuori dal territorio dell’azienda sanitaria. In pratica quasi 4 cittadini su 10 nell’ultimo anno hanno preferito farsi curare oltre i confini dell’Asl 11». È la dichiarazione del consigliere regionale di Più Toscana e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri, che lancia l’allarme sul clima di diffidenza verso l’azienda sanitaria empolese.
«Fra i motivi di sfiducia – sottolinea – ci sono i lunghi tempi d’attesa per esami diagnostici. Per un controllo oncologico senza priorità di prenotazione si attendono in media anche 120 giorni, 142 giorni per un intervento o una visita diagnostica oculistica, 65 giorni per una medicazione ortopedica mentre in regime di priorità differita (prestazione erogabile entro 11-30 giorni dalla prenotazione) si attendono in media 137 giorni per una visita di gastroenterologia.
La conseguenza di queste lungaggini appare evidente dando un’occhiata ai dati della mobilità ospedaliera: nel 2012 sul totale dei 33.577 ricoveri ospedalieri riguardanti cittadini residenti nel territorio dell’Asl 11 ben 13.291 sono avvenuti al di fuori dell’azienda sanitaria. Di questi, 2.077, cioè più del 6% sono avvenuti in un presidio ospedaliero della stessa Area Vasta cioè nelle Asl di Firenze, Pistoia o Prato. Un numero stabile rispetto al 2011 quando le “fughe” di ricoveri verso le Asl della stessa Av furono il 6,2%. In pratica l’emorragia di ricoveri verso le Asl limitrofe non è diminuita. È bene tenere presente che molte delle fughe dall’Asl sono dirette verso aziende ospedaliere prossime come quella di Careggi dove confluisce circa il 14% della mobilità in uscita, ma nonostante questo il numero di residenti che scelgono di uscire fuori dai confini Asl resta significativo. Il dato dei ricoveri degli empolesi fuori dai confini regionali invece nel 2011 è stato di 1.377 unità, cioè il 3,8% del totale di ospedalizzazioni dei residenti nel territorio dell’Asl 11. Mentre quello 2012 non è ancora disponibile. Ma se gli empolesi hanno una crisi di fiducia verso le strutture sanitarie del territorio, non va meglio per chi non risiede nell’Asl 11 ma potrebbe gravitare in aree sanitarie limitrofe. A diminuire infatti è stata anche la capacità attrattiva dell’azienda: se nel 2011 i ricoveri provenienti dalla stessa Area Vasta erano stati 2.136 unità nel 2012 la cifra scende a 1.873. Dati che vanno a braccetto – prosegue – con il calo delle dimissioni, diminuite di 520 unità nel biennio 2011-2012. Segnali di sistema sanitario locale che arranca sempre di più nell’erogare servizi ai propri cittadini, che di conseguenza cercano risposte altrove con ripercussioni economiche sul bilancio dell’azienda sanitaria. Il confronto fra mobilità passiva, ovvero quanto l’Asl deve rimborsare ad altre strutture sanitarie per i servizi erogati ai propri cittadini, e mobilità attiva, cioè il rimborso che l’Asl riceve per servizi erogati a pazienti di altre aziende sanitarie parla chiaro: nel 2012 la passiva (75.111.442 di euro) era più elevata dell’attiva (15.813.352 di euro), per un saldo negativo di 59.298.090 di euro. Più Toscana nasce con una scelta di campo solidaristica per difendere gli interessi dei toscani e rispondere ai bisogni degli ultimi. Il previsto smantellamento della sanità toscana, non farà altro che alimentare la fuga dei cittadini, a caccia di servizi in altre Asl, in un circolo vizioso dove la diminuzione di utenti rischierà di giustificare nuovi tagli».
06/10/2013
Fonte: Gruppo Più Toscana - Toscana Consiglio Regionale
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