Presentata la "Guida al Patto per la Scuola", la raccolta delle buone prassi di Comune, istituti, associazioni e comunità di

Un momento della presentazione

Racconta il nuovo modo di fare scuola a Capannori, nato da alcuni anni a questa parte,da un accordo programmatico fra Comune, istituti comprensivi, liceo scientifico ‘Majorana’ e comunità locale e, al contempo, lancia le linee di uno sviluppo futuro di questa preziosa esperienza educativa e culturale.

E’ la ‘Guida al Patto per la Scuola’, presentata stamani (lunedì) al polo culturale Artémisia dall’assessore alle politiche educative Lara Pizza, dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Camigliano Giorgio Dalsasso anche a nome dei colleghi degli altri comprensivi, da Riccardo Romiti, pedagogista e formatore, collaboratore con l’Università di Firenze, esperto che da tempo si occupa in Toscana e a livello nazionale di processi organizzativi e di sistemi integrati di servizi, da Laura Matteucci, di Paideia in rappresentanza delle associazioni e da Pietro Paiano in rappresentanza dei presidenti dei consigli d’Istituto.

Presenti all’iniziativa anche Tina Centoni dirigente scolastico del comprensivo di Capannori, Carla Reggiannini del comprensivo di S.Leonardo in Treponzio e Paola Bosi di ‘Scuola ti voglio bene comune’.

Partendo dalla convinzione che un sistema per esistere deve essere raccontato, una ‘cabina di regia’ del sistema d’istruzione integrata a Capannori, composta da assessorato, struttura tecnica comunale, rappresentanti delle istituzioni scolastiche, dei genitori, della comunità e in particolare di ‘Scuola ti voglio bene Comune’, ha realizzato questa sorta di carta del servizio indirizzata alla cittadinanza. L’intento è quello di descrivere in maniera riconoscibile il ‘modello’ Capannori nel campo dell’istruzione, al passo con le esigenze attuali e le forti spinte di cambiamento presenti nella scuola e nella comunità locale nel suo insieme. Un nuovo sistema di governance per riproporre la centralità della scuola come bene comune. Ecco che nei vari capitoli di cui si compone la guida vengono descritte le buone prassi realizzate e anche gli ‘scenari’ di sviluppo per proiettare nel futuro quanto finora messo in pratica.

Il patto per la scuola si propone, partendo dalle specificità e dalle eccellenze di ciascun istituto comprensivo - l’integrazione degli alunni diversamente abili per il ‘Piaggia’ di Capannori, l’inclusione degli alunni stranieri e la prevenzione del bullismo per il comprensivo ‘Micheloni’ di Lammari l’integrazione organizzativa curriculare ‘Scuola senza zaino’ dell’istituto di San Leonardo in Treponzio e l’integrazione tra ambiente e territorio dell’istituto di Camigliano - di arrivare ad un progetto educativo unitario di base a livello territoriale. Per diffondere l’esperienza del Patto per la scuola è stato anche creato un sito web dedicato www.pattocapannori.wordpress.com dove è possibile reperire informazioni e fare ricerche secondo vari criteri.

“Con il patto per la scuola abbiamo messo la scuola pubblica al centro di un’azione politica integrata per accompagnare la crescita delle ragazze e dei ragazzi con azioni sinergiche, servizi e progettualità adeguate in un contesto sociale e culturale oggi sempre più precario e fragile. – sostiene l’assessore alle politiche educative, Lara Pizza-Ora è giunto il tempo di dare gambe al Patto disegnando una cornice programmatica, metodologica e organizzativa condivisa in cui trovino casa, accanto alla pedagogia educativa, la prassi organizzativa, omogenea ed efficace, il lavoro prezioso di comunità con le famiglie, le associazioni e il volontariato. E’ con questo obbiettivo che è nata la guida che presentiamo oggi e che auspichiamo possa essere letta da tanti cittadini, affinché possano conoscere le eccellenze del sistema scolastico capannorese e magari collaborare per migliorarlo ulteriormente”.

“Il percorso che si è intrapreso a Capannori è partito dall’esigenza di riprendere il cammino dell’autonomia scolastica, sia nella possibilità offerta alle istituzioni di stipulare intese e di mettere in comune sinergie, sia nella stessa facoltà di condividere e di stipulare accordi tra scuola ed enti territoriali per concordare ed erogare servizi educativi e formativi più efficaci - spiega il dirigente scolastico Giorgio Dalsasso - anche a nome dei colleghi. La cura degli ambienti, l’idea di lavorare e apprendere in spazi più adeguati e flessibili alle diverse occasioni educative, progetti avviati nelle scuole di Capannori rappresentano un’opportunità offerta da un modello di relazioni scuola-territorio che ha saputo non solo trovare risorse, ma che soprattutto moto un processo di rilegittimazione della scuola”.

“Le prassi educative che il Comune e le scuole di Capannori hanno sperimentato in questi anni sono state raccolte e condivise in questa guida - spiega Riccardo Romiti. . I concetti e le azioni che ciascuno ha elaborato e diffuso e i documenti che sono stati prodotti negli anni sono stati riesaminati e ordinati come parti del ‘racconto’ di un sistema di servizio. Questa Guida al Patto per la Scuola rappresenta dunque una nuova cornice narrativa che definisce un campo di esperienza: per certi versi, una nuova realtà. Una realtà costruita attraverso molti racconti interiori individuali messi a disposizione, analizzati e condivisi con i quali è stato prodotto un nuovo racconto collettivo.

La guida si sviluppa in circa cento pagine su due assi principali: il concetto di comunità educante nella prima parte e quello di inclusione sociale nella seconda.

Nella prima parte sono state raccolte le esperienze che si propongono di sviluppare la comunità locale in tutte le sue articolazioni: quella ambientale, quella relazionale, quella dei saperi e infine quella della partecipazione delle famiglie e del territorio al governo della scuola. Ecco che allora troviamo la descrizione delle buone prassi relative alla ‘Partecipazione, cooperazione e gestione della conoscenza’ , al ‘Sistema scolastico’ , ai diversi ‘Piani dell’Offerta Formativa’ così come ai ‘Sistemi di valutazione’ e ‘Formazione. Ed inoltre il rapporto con il ‘Territorio e associazionismo’ , l ‘Integrazione dei saperi’ e i servizi relativi alla ‘Refezione scolastica’ e ai “Trasporti”. I progetti da citare iq uesto ambito sarebbero davvero tanti, ne ricordiamo alcuni:il progetto Tutor per il sostegno didattico agli studenti delle scuole del territorio, ’Orto in condotta’ per la realizzazione di orti biologici didattici, il progetto ‘Club Job’ contro la dispersione scolastica, Il Settembre Pedagogico, il servizio civile volontario.

Un secondo asse interpreta invece le buone prassi del mondo scolastico capannorese lungo la linea dell’inclusione sociale, quindi dell‘Intercultura’, sia nel versante linguistico sia in quello prettamente culturale, della vasta area dei “Bisogni Educativi Speciali” sia sul piano normativo ‘Certificazioni’, sia su quello che riguarda i “Disturbi Specifici dell’Apprendimento”, delle “Forme del disagio scolastico e sociale” per giungere alle “Eccellenze” relative alle buone prassi che innovano il tessuto scolastico e le stesse esperienze. L’intento è promuovere l’inclusione per favorire l’uguaglianza e il rispetto delle diversità e garantire ai diversi soggetti che si affacciano all’esperienza scolastica una reale ed effettiva fruizione del loro diritto allo studio.

Fonte: Comune di Capannori - Ufficio Stampa

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