Muore su sedia del pronto soccorso dopo le dimissioni all'ospedale 'Versilia', Mugnai e Santini (FI): "In quella Asl preoccupa il ripetersi di eventi avversi"

L'ospedale Versilia di Camaiore

«Se venisse accertata, la dinamica che leggiamo stamani sulle cronache locali e regionali sarebbe inaccettabile. Stiamo già predisponendo un’interrogazione regionale urgente per accertare i fatti specifici, certo, ma anche affinché la giunta punti l’attenzione sul preoccupante ripetersi di eventi avversi nella Asl 12 della Versilia». Così il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Fi) e il suo Capogruppo Giovanni Santini commentano quanto è accaduto all’ospedale Versilia dove, nella sala d’attesa del pronto soccorso, a quanto riportato dalla stampa locale un senza tetto quarantunenne sarebbe deceduto per un malore a pochi minuti dalle dimissioni dal reparto in cui era rimasto ricoverato per tre giorni a seguito di un coma etilico.

«Morire al pronto soccorso pochi minuti dopo le dimissioni – riflettono Santini e Mugnai – è un fatto che lascia sconcertati. Per questo nella nostra interrogazione chiediamo che anche la Regione si faccia carico di verificare l’accaduto, affiancando o seguendo da vicino l’inchiesta già attivata dalla Asl12 stessa».

Certo è che gli esponenti di Forza Italia guardano con preoccupazione alla catena di fatti che dalla sanità sono invece poi finiti, nell’ultimo anno, sulle pagine di cronaca: nel marzo 2013, un sessantenne di Pietrasanta muore dopo un attacco cardiaco durante i soccorsi, dopo che l’automedica era giunta sul posto priva di defibrillatore e l’ambulanza invece si era persa e non riusciva a raggiungere il posto; a giugno dello stesso anno, ecco la notizia di un errore in una trasfusione praticata proprio nell’ospedale versiliese; nell’ottobre scorso, una neonata è giunta in ospedale senza vita dopo che nell’ambulanza che la trasportava si era sviluppato un principio d’incendio che aveva costretto a un cambio di mezzo, facendo perdere minuti preziosi. «La sanità in Versilia – osservano – emette ripetuti segnali di sofferenza. Vogliamo che la Regione ne indaghi le cause e ponga rimedio a una situazione a quanto pare sempre più pesante in primis per i pazienti, ma poi anche per gli operatori».

Fonte: Gruppo Forza Italia - Toscana Consiglio Regionale

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