
Una Città in Comune ha inviato questo comunicato stampa con un estratto della propria storia.
Una Città in Comune, lista di cittadinanza che si candida alle amministrative di Firenze sottolinea che la sua nascita è il frutto di sei mesi di lavoro, di un percorso iniziato da Alba, perUnaltracittà, Azione Civile e alcune persone di Spazi Liberati.
Accanto alle assemblee dei soggetti sopra elencati e delle persone nuove che si sono aggregate durante il percorso si sono tenuti due mesi di incontri con rappresentanti di Sel e Prc per valutare la possibilità di costruire una coalizione a sinistra del PD.
Preso atto del fallimento del tavolo con i partiti e della fuoriuscita dal progetto di Alba, perUnaltracittà e Azione Civile un gruppo di persone del nucleo originario dell'assemblea di Una Città in Comune ha deciso di continuare ad impegnarsi per la candidatura della lista di cittadinanza per come era stata concepita e presentata alla città: una lista di sinistra e dal basso.
Sabato 15 marzo viene lanciata ufficialmente la candidatura di Una Città in Comune e la prima candidatura a sindaco della sinistra fiorentina: Laura Bennati.
A questo punto diciamo la nostra sull'appello per l'unità della sinistra che sta girando negli ultimi giorni. Crediamo che la frammentazione odierna costruita ad hoc sul principio del “divide et impera” tra giovani e vecchi, precari e garantiti, italiani ed immigrati sia da ricomporre a partire dalle realtà di base in lotta e dalle istanze delle persone che vivono in questa città e che sono state escluse dai poteri che l'hanno governata.
Non riteniamo credibile una sinistra che si unisce in un cartello elettorale a due mesi dalle elezioni. Dalla Sinistra Arcobaleno in poi abbiamo avuto prova che l'unità a prescindere, priva di condivisione reale, è un'unità che percepita come debole dagli elettori ed è destinata a sfaldarsi il giorno dopo le elezioni. All'unità elettoralistica tra ceti politici non siamo interessati, come abbiamo già detto e scritto, per un confronto e una convergenza sui temi invece saremo sempre disponibili.
Noi di Una Città in Comune riteniamo legittime tutte le opinioni ma ci tenevamo a raccontare come sono andate le cose.
Chiediamo rispetto, non siamo stati noi ad uscire da un percorso di sei mesi per lanciarne subito un altro, respingiamo quindi le accuse di personalismo, la “criminalizzazione” e l'ostracismo nei nostri confronti solo per aver dimostrato che si può essere coerenti, che può esistere una sinistra fuori da percorsi imposti dall'alto e che si può veramente praticare “un nuovo modo di far politica”.
Per fare la sinistra unita non basta dichiararlo e far ritirare tutti gli altri candidati di sinistra. Riteniamo quindi che la richiesta che ci viene fatta di 'ritirarci' e 'fare un passo indietro' sia da valutarsi alla stregua dell'invito al 'voto utile' e alla 'desistenza' invocati dal PD, offensiva del diritto al dissenso che abbiamo sempre difeso in piazza e che adesso difenderemo anche portando il simbolo del nostro progetto sulla scheda elettorale.
Non è più il tempo del passo indietro ma dei passi in avanti e di un progetto politico che prende vita dall'impegno sul territorio, che si inizia a delineare in questa fase elettorale ma che proseguirà oltre tale scadenza perché è un progetto politico per il futuro.
Fonte: Una Città in Comune
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