Gruppo cittadinanza attiva, la consigliera Lensi: "E' ancora necessaria la terzia corsia autostradale da Firenze sud a Incisa?"

Complice la crisi, il traffico automobilistico si è ridotto. È ancora necessaria la terza corsia autostradale da Firenze Sud a Incisa? O forse è il caso di sospendere i lavori e investire in altro modo quei soldi, ad esempio nel trasporto pubblico?
Martedì 25 marzo 2014 si è tenuto a Bagno a Ripoli un Consiglio comunale monotematico “Ampliamento 3^ corsia Autostrada A1 nel tratto Firenze Sud-Incisa con la presenza dei tecnici di Autostrada per l'Italia s.p.a.”.
Erano presenti i tecnici della Società Autostrade e la Commissione consiliare speciale per la terza corsia autostradale, che ha lavorato sui temi legati agli espropri e all'organizzazione dei lavori.

E’ ancora necessaria la terza corsia A1? Poniamoci alcuni sacrosanti dubbi.
Agenzie internazionali accreditate che studiano il traffico automobilistico in questi ultimi mesi hanno reso noto alcuni dati che dovrebbero indurci ad una riflessione: il traffico automobilistico italiano si è ridotto del 34 % registrando la maggior diminuzione a livello europeo; la cause sono da ricercare nel maggior costo di gestione di un’auto, carburante compreso, nell’aumento della pressione fiscale, nella riduzione delle disponibilità economiche degli italiani.
E’ il frutto della crisi che, da dato negativo, potrebbe anche diventare un’opportunità per rilanciare il trasporto pubblico su ferro e su gomma. Pensiamo alla vicina Parigi dove da alcuni anni politiche mirate hanno ridotto del 30 % il traffico automobilistico. Oggi un parigino su due non possiede l’auto. Per questo, con tutte le tasse che stiamo pagando alle amministrazioni pubbliche, potremmo avere l’ardire di chiedere di incrementare il Trasporto Pubblico Locale anche nel nostro comune, migliorando la nostra vita dal punto di vista della salute (meno incidenti stradali e inquinamento atmosferico) e dell’aspetto economico (il costo di acquisto e manutenzione di un’auto corrisponde ad un importo di diverse centinaia di euro mensili!). Non solo, i comuni potrebbero smettere di costruire parcheggi su parcheggi, ridurre il costo della manutenzione delle strade etc…
Sappiamo che la decisione della realizzazione della terza corsia dell’A1 risale alla fine degli anni novanta con il precipuo scopo di fluidificare il traffico che, secondo gli studi, sarebbe aumentato di anno in anno.
Ma se tali studi non rispecchiano più la realtà attuale ed il tratto Fi sud-Fi nord, quello che era ritenuto più importante perché usato come tangenziale dai fiorentini, è già stato realizzato, di fronte a questa forte inversione di tendenza, c’è ancora un valido motivo per andare avanti con il progetto relativo al tratto Fi Sud-Incisa?
Il Gruppo Per Una Cittadinanza Attiva chiede perciò al Consiglio, al Sindaco e alla Giunta di aprire una discussione con i tecnici della Società Autostrade per rivalutare la necessità di tale infrastruttura. Gli investimenti fatti finora per la realizzazione del progetto non sono stati inutili, poiché potranno eventualmente servire nel caso di una ripresa del traffico. Oggi la terza corsia nel tratto Fi Sud-Incisa – che, come ben sappiamo, comporta notevoli problemi per il territorio, per gli espropriati – richiede un enorme investimento di risorse pubbliche che, eventualmente, potrebbero essere più proficuamente utilizzate per migliorare la rete ferroviaria per spostarvi il trasporto merci ed il trasporto pubblico locale nelle città, oppure essere spostate su altre arterie in gestione della Società Autostrade. In definitiva il nodo in cui il traffico si congestionava era appunto il tratto Fi-Sud Fi-Nord, e ne abbiamo visto i benefici dopo la realizzazione della terza corsia, ma non si registrano intasamenti nel nostro tratto, Fi Sud-Incisa, a meno che non vi sia un incidente.
Insomma fermiamoci a rivalutare il rapporto costo-benefici prima che partano i lavori, ancora siamo in tempo per capire se ciò abbia ancora una sua validità, andare avanti come se niente fosse può davvero costituire uno spreco di denaro pubblico; i posti di lavoro si creano per le cose ritenute importanti secondo una scala di priorità. Allora tra i lavori pubblici più urgenti oltre alla messa in sicurezza degli edifici scolastici c’è la messa in sicurezza del territorio; i danni che ogni anno ci troviamo ad affrontare sono ingenti, diverse miliardi di euro per alluvioni, terremoti, frane etc. Come sicuramente ci saranno altre arterie autostradali da migliorare impegnando così gli investimenti da parte di Soc. Autostrade che lo Stato ha concordato. Un tempo si diceva che prevenire è meglio che curare ... ce ne siamo stupidamente dimenticati.
Come possiamo evidenziare dalle richieste dei cittadini pervenute in questa occasione, anche se fosse decisa una moratoria, come noi ci auguriamo, in attesa di tempi migliori, l’intervento sulla questione di inquinamento acustico/atmosferico e quindi le necessarie mitigazioni vanno comunque realizzate a protezione di questo tratto dove si trovano molte abitazioni in prossimità delle sede stradale, attese da molti anni, perché la priorità è la salute.
Pertanto chiediamo a tutte le forze politiche presenti in questo consiglio, al Presidente dell’apposita Commissione, al Sindaco ed alla Giunta di avviare un tavolo di confronto con la Soc. Autostrade per prendere in considerazione l’ipotesi di una moratoria dei lavori, in attesa di rivedere l’opera quando i flussi di traffico ne giustificheranno la sua realizzazione.

Beatrice Bensi, consigliera del Gruppo Per Una Cittadinanza Attiva

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