
Il progetto è temporaneamente in stand-by anche grazie all’intervento della Regione. L’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli risponde ad un’interrogazione del consigliere Mauro Romanelli (Gruppo Misto). “Proseguono i confronti per tendere al pareggio economico costi-ricavi”
“Nell’ultimo consiglio di amministrazione è stato deciso di sospendere temporaneamente il progetto di cessione del ramo di azienda. Parallelamente proseguono i confronti con le rappresentanze sindacali per ridefinire gli accordi e riorganizzare il servizio di handling (insieme di servizi di assistenza a terra ndr) in modo da tendere ad un pareggio economico tra i costi e i ricavi dei servizi resi”. Così l’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha risposto ad un’interrogazione presentata dal consigliere del Gruppo Misto Mauro Romanelli.
L’assessore ha specificato che la Regione è impegnata “nel quadro della programmazione regionale e nel rispetto della legislazione vigente, all’integrazione del sistema aeroportuale toscano attraverso piani, azioni e tempistiche condivise, auspicando e lavorando in tal senso per una sempre maggiore pianificazione integrata di attività e servizi con soluzioni che tutelino occupazione e diritti dei lavoratori”.
Soddisfazione è stata espressa dal consigliere Romanelli che ha ringraziato per il “ruolo svolto dalla Regione e grazie al quale Adf ha avuto un ripensamento sul bando di gara per la scelta dell’advisor, intrapreso senza comunicazioni agli attori istituzionali e alle parti sociali” .
Romanelli (SEL): “E' sempre più chiaro che il progetto di ampliamento è impraticabile”. “Serve un aggiornamento nella maggioranza e col Presidente, per prendere atto della nuova situazione”.
“Le osservazioni di Enac giunte oggi svelano, come era prevedibile e come tanti avevano da tempo intuito, le intenzioni di chi ha forti interessi economici, ovvero la costruzione di un aeroporto di grandi dimensioni, da fare nel tempo per allungamenti successivi” - commenta il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.
"In questo senso il progetto approvato in Consiglio Regionale sarebbe solo l'antipasto, insostenibile però se lasciato così com'è, nè carne nè pesce, per motivi di sicurezza già esplicitati in passato e che ad Enac competono, e che rendono obbligatorio allungare la pista a 2400 metri e prevedere la bidirezionalità, quindi anche il sorvolo di Novoli e di Firenze".
“Apprezziamo dunque la presa di posizione del Presidente Rossi nettamente contraria alle nuove richieste di allungamento della pista di Peretola da parte di Enac, e abbiamo sempre apprezzato anche la sincera buona fede con la quale ha cercato di produrre una mediazione tra istanze economiche e istanze ambientali, ma ora ci si deve rendere conto che questa mediazione non regge, anzi, che non ha mai retto".
“Troppi i problemi irrisolti: se la variante da un lato ha certamente il merito di stoppare gli appetiti speculativi, prevedendo 7000 ettari di Parco, dall’altro non risolve la questione della compatibilità, appunto, con il parco medesimo, con le oasi Wwf protette dalla Ue, con la presenza di migratori di grandi dimensioni, pericolosi per la sicurezza dei voli quindi per la vita umana, con la realizzazione delle casse d’espansione e con la presenza dei dipartimenti del Polo scientifico di Sesto a rischio di trasferimento”.
"Inoltre, non si può scordare che, nonostante tutti i buoni sforzi che può fare la regione Toscana per salvare il salvabile, l'ultima parola spetterà alla Conferenza dei Servizi presieduta dal Ministero, di cui Enac è parte. Decideranno loro, non noi"
“Chiediamo quindi di nuovo a tutta la maggioranza e al Presidente: riuniamoci, prendiamo atto della nuova situazione, afferriamo il toro per le corna, e produciamo una svolta politica. Abbandonare i campanilismi, realizzare a Pisa un grande aeroporto regionale, dotato dei migliori collegamenti infrastrutturali, e avviare una graduale dismissione di Peretola che lasci in prospettiva funzioni residuali di poco impatto”.
“Per i lavoratori sarà sicuramente meglio, invece che essere illusi e presi in giro con progetti faraonici irrealizzabili, garantire il ricollocamento su Pisa, senza penalizzare né il numero di assunti, né il livello contrattuale, proseguendo invece con l'istituzione della Holding, che noi riteniamo positiva. Anzi, sarebbe necessario aprire subito un tavolo con le forze sindacali per iniziare a gestire la nuova struttura organizzativa evitando blitz come avvenuto ad Agosto per l'esternalizzazione dei servizi di handling” - conclude Romanelli.
Esternalizzazione servizi Aereoporto. Romanelli (Sel): "Bene la risposta della Giunta Regionale". "Proseguire nella costituzione della Holding e nella concertazione"
La Giunta Regionale ha oggi risposto in Aula all'interrogazione del Consigliere Regionale di Sel Mauro Romanelli sul blitz estivo di Adf che aveva fatto uscire il bando per individuare l'advisor per l'esternalizzazione del servizio di handling, senza avvertire nessuno e a tavoli sindacali aperti.
"Era stato un blitz in pieno stile renziano, simile a quello fatto con Ataf, ma fortunatamente non ha funzionato" - commenta Romanelli. "Innanzitutto la gara è andata deserta, e comunque oggi la Giunta ci ha comunicato che l'ultimo Cda di Adf ha deciso di congelare il progetto".
"Siamo soddisfatti del ruolo giocato dalla Regione in questa vicenda e della riconferma, espressa a nome della Giunta da parte dell'Assessore Ceccarelli, della volontà di proseguire verso la costituzione della Holding, per poi valutare a livello di holding le modalità di gestione dei servizi, garantendo comunque qualità e quantità dei posti di lavoro" - conclude Romanelli.
Sgherri: Enac stravolge di fatto lo scenario. Pare un vero e proprio gioco delle tre carte che non poterà nulla di buono alla Toscana”
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, le vere intenzioni ora sono svelate. La richiesta di Enac di una pista più lunga, di 2400 metri rispetto a quella indicata da ADF, pare proprio il gioco delle tre carte: la proposta di pista di 2000 metri, oggetto della variante al PIT, era funzionale a far ritornare i due scali in serie A grazie alla garanzia dell’integrazione fra Pisa e Firenze (dirimente per la Regione), e poi arriva l’osservazione di Enac (e non quindi di un soggetto “qualunque”) a sparigliare le carte, a pesare come un macigno, a modificare di fatto tutto il quadro: non più un sistema integrato a livello regionale, fra Pisa e Firenze, bensì due aeroporti in concorrenza, con la crescita di passeggeri e quote di mercato di Firenze a scapito di quello di Pisa; alla fine un saldo zero a livello regionale in fatto aumento di passeggeri e numero di voli, e quindi anche per quanto riguarda i famosi e sbandierati benefici in termini occupazionali ed economici. Comprendiamo quindi certo le rimostranze avanzate da Pisa in questi giorni: siamo di fronte ad un nuovo scenario meramente concorrenziale fra i due scali, a scapito di una società – quella pisana – che ha dimostrato di essere in grado di dotarsi e finanziare autonomamente un Piano Industriale, condizione che ADF non può avere!. C’è di più: paiono assolutamente insormontabili le osservazioni di Enac per chiedere la pista più lunga, in quanto legate alla questione sicurezza! Che qualcosa non andasse lo avevamo già evidenziato e sottolineato, come l’esternalizzazione dei servizi di handling per l’aeroporto di Firenze (decisione sospesa, forse anche a seguito dell’incontro sul tema in commissione consiliare “emergenza occupazionale” al quale avevo partecipato) nonché l’inappropriato e costoso bonus ai dirigenti di AdF per il solo obbiettivo della nuova pista (sostanzialmente l’adozione della variante al PIT) aspetti sui quali siamo in attesa di aggiornamenti e puntuali risposte e sui quali abbiamo presentato una interrogazione alla Giunta Regionale.
La Capogruppo Monica Sgherri
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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