Tornerà presto a volare il falco pellegrino che, giorni fa, sfrecciando sull’A-12 in barba all’autovelox, era rimasto intrappolato tra le barre portapacchi di un’auto. Il conducente, in prossimità di Vecchiano, si era fermato poiché aveva udito un forte rumore provenire dal tetto, temendo che si stesse per sganciare il baule.
L’uomo, nello scendere dall’auto, ha tirato un sospiro di sollievo, poiché il box era al suo posto. Ma subito dopo ha notato l’uccello che, intrappolato tra le barre, si dimenava per tentare di liberarsi. Lui ha provato a tirarlo fuori ma, come lo sfiorava, il rapace allungava il collo per beccarlo e non farsi prendere. Quel falco, il cui verso stridulo non è affatto rassicurante, è l’animale più veloce al mondo, capace di scorgere la preda a 3 chilometri di distanza e di raggiungere, in picchiata, i 320 orari, con il suo corpo a goccia, la coda corta e le ali grandi.
A quel punto l’automobilista ha chiesto aiuto alla centrale operativa della Polizia Stradale, che ha interessato la LIPU e dirottato sul posto una pattuglia della Sottosezione di Viareggio, esperta nel salvataggio di animali. Infatti, quel reparto aveva già salvato a Migliarino, nel febbraio scorso, uno splendido esemplare di poiana riverso sul selciato. Appena giunti, uno dei poliziotti è sceso dall’auto per soccorrere il rapace, mentre l’altro si è preoccupato di segnalare l’ostacolo ai veicoli che sopraggiungevano, facendo da scudo ai soccorritori.
Al termine delle operazioni, il falco è stato liberato e affidato alle amorevoli cure di un esperto della VEGA soccorsi, attivata dalla LIPU. In questi giorni il rapace è stato coccolato e rifocillato. A breve tornerà a sfrecciare sui cieli della Toscana.