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Greggi alla Rete, gli amici di una vita a cena a Santa Croce tra ricordi e goliardia

(Foto Easy News Press Agency)

Come diceva il grande Alberto Pozzolini, essere di Santa Croce sull'Arno significa essere "altro". Vale a dire essere se stessi, con semplicità, prendendosi sul serio solo quando conta.

C'è, infatti, una generazione a Santa Croce che ha una voglia matta di leggerezza e, ogni tanto, si trova fuori dal lavoro e scherza. È quella dei Greggi alla Rete, formata da amici di una vita che ieri sera - giovedì 28 dicembre - si sono ritrovati in centro per festeggiare l'anno appena passato e le Feste.

Anche il solo stare assieme a ricordare i vecchi tempi o a "ruzzare" è un tratto distintivo dei Greggi, metaforicamente attaccati alla rete della vita per non andare in tribuna e pagare il biglietto.

Al Comitato Lastre in corso Mazzini si è svolta una serata che gli organizzatori definiscono memorabile. Tra le esibizioni del Maestro Roby e l'ennesima celebrazione per l'uomo dell'anno Maurizio Zini, più di venti presenti hanno celebrato quasi cinquant'anni di amicizia e di goliardia.

Vale la pena ricordare i presenti, soprattutto utilizzando i soprannomi, perché difficilmente vieni considerato qualcuno a Santa Croce se non hai un nomignolo da portare al petto come una medaglia: Paolo Kojak Terreni, Andrea Dollaro berti, Maurizio Zini, Santoro, Biagio, Massimo Garzelli, Maurizio Aci Marmugi, Tonino, Massimo Toni, Puccio, Roberto Filippetti, Maurizio Deidda, Nana, Tonicello, Mela, Frank Caramelli, Carlo Caramelli, Gherardo, Pino Scaccia, Funardo, Stefano Sequi, Biacco, Aldone, Yuri, Bolide, Magnum, Paolo Sordi, Il Mago, Leo. Molto apprezzata la video conferenza in diretta con Il Capo, al secolo Alberto Banti.

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