Elicottero incendiato a San Miniato, i due imprenditori: "Non abbiamo nemici"

L'area in cui è stato bruciato l'elicottero (foto gonews.it)

Chi era nel mirino dell'attacco incendiario all'elicottero parcheggiato in via Capocavallo a San Miniato? È la domanda su cui stanno investigando i carabinieri, dopo aver parlato con i due protagonisti della vicenda, loro malgrado: l'ex imprenditore della pelle Giampaolo Casazza, proprietario del mezzo, e David Volterrani, proprietario della Cerester, sul cui terreno sostava l'elicottero. I quotidiani di oggi si interrogano sul movente che ha spinto la mano ignota a spaccare il vetro e a introdurre del materiale infiammabile. Il mezzo era parcheggiato da tempo in quella zona, visibile anche dalla strada se si fa un po' più attenzione. Veniva usato per diletto, con spostamenti privati nei comuni limitrofi. Il suo valore oscilla tra i 100mila e i 150mila euro. Si pensa che l'attacco sia stato pensato e voluto, non improvvisato. Ma salta ancora alla mente l'interrogativo: per quale motivo? Casazza e Volterrani hanno specificato di non avere inimicizie tali da giustificare un attacco di questo tipo. Le indagini dei carabinieri della compagnia di San Miniato potranno portare a sciogliere tutti i dubbi di questa vicenda.

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