Il mondo circense è colorato, fuori dall’ordinario ma soprattutto in costante rivoluzione. E anche per il Circo Nero è arrivato il momento rivoluzionare gli schemi. Dopo un viaggio lungo dieci anni, costellato di soddisfazioni e di successi, lo spettacolo partito da Firenze che ha conquistato l’Europa e oltre, spingendosi al di là di ogni confine, è arrivato ad un bivio evolutivo: le strade dei due soci fondatori si sono separate, mantenendo entrambi l’uso del nome e del logo “Circo Nero”. L’obbiettivo di Duccio Cantini, direttore artistico del Circo Nero Classic, è quello di riportare lo spettacolo alla magia delle origini.
«Ho sentito il bisogno di un vero e proprio ritorno alle origini dello spettacolo – spiega Duccio Cantini -, di ritrovare quella tensione evolutiva che negli ultimi tempi si stava affievolendo sopraffatta da meri calcoli di carattere commerciale. Il nuovo Circo Nero di cui sarò direttore artistico è in gestazione: in questo momento siamo immersi nei preparativi per la prima uscita che è prevista per marzo 2018. In questi giorni stiamo lavorando con dedizione e cura del dettaglio al nuovo inizio: scelta degli artisti, costumi, effetti speciali, testi. Tutto deve essere perfetto per il ritorno del Circo Nero Classic».
«Sarà uno spettacolo che non si limita al semplice intrattenimento con qualche bella performance d’impatto a fare da cornice – prosegue Cantini -. Quello a cui sto lavorando è uno show evolutivo, ricco di emozioni e ispirato ai grandi spettacoli internazionali. Vorrei che chi partecipa ai nostri eventi tornasse a casa con l’idea di aver vissuto un’esperienza davvero unica da conservare per sempre nel proprio cuore. Cercherò di alzare, per quanto mi sarà possibile, l’asticella della bellezza e del coinvolgimento emotivo per portare il pubblico, per una notte, in altri mondi, siano essi interiori, inferiori o superiori».
Il party originale e unico che ha conquistato prima le discoteche e poi i palazzetti dello sport, è quindi pronto a ripartire con più slancio che mai. Uno spettacolo che ha fatto il giro del mondo, toccando mezza Europa, gli Stati Uniti, la Russia, spingendosi fino a Bangkok. Un successo raggiunto grazie a una grande cura dei particolari e a un duro lavoro di ricerca degli artisti e dei performer più attinenti al messaggio che il party ha cercato di veicolare fin dalla nascita: divertirsi ad abbinare il sacro al profano, il basso all’alto, suscitando emozioni e andando ben oltre il semplice intrattenimento. Ora, dopo dieci anni, il sogno riparte dal principio. Stay tuned.