Dopo le numerose violenze ricevute dal compagno, suo convivente, che imponeva comportamenti minacciosi anche nei confronti del figlio piccolo, ha deciso di chiedere aiuto alla Municipale. Il nucleo violenza di genere, specializzato in questa materia, ha accompagnato mamma e figlio all’ospedale dove è stato attivato il codice rosa e, in collaborazione con gli assistenti sociali, mamma e figlio hanno trovato un posto all’interno di una struttura protetta dove nessuno potrà più maltrattarli.
Stando a quanto emerso, la donna, una 29enne disoccupata, originaria dell'est europeo, avrebbe subito insieme al figlio di appena due anni violenze dal suo convivente. Dopo le ultime botte la donna ha deciso, alcuni giorni fa, di chiedere aiuto al Comando della Municipale di Porta al Prato. Si è presentata in lacrime agli agenti ed ha raccontato delle numerose violenze fisiche e psicologiche subite dal suo convivente. L’uomo, un operaio 32enne anche lui originario dell’est europeo, più volte avrebbe imposto i suoi comportamenti prevaricatori e minacciosi anche nei confronti del bambino. Gli agenti, una volta allertati i colleghi del nucleo violenza di genere, hanno accompagnato la donna e il figlio e ad un ospedale cittadino dove è stato attivato il protocollo “codice rosa”. La giovane mamma, dopo essere stata sottoposta a visita medica, è stata inserita insieme al bambino all’interno di una struttura protetta grazie anche alla collaborazione degli assistenti sociali.