Libri sulla Gipsoteca, Nannipieri: "Come far conoscere Cascina in giro se non si ha niente tra le mani?"

L'assessore alla cultura del Comune di Cascina Luca Nannipieri risponde sulle polemiche nate dalla disposizione della giunta di acquistare 400 copie del libro dedicate alla neonata Gipsoteca, per oltre 8.500 euro. "Un Comune ha il dovere, non la facoltà, di investire nella promozione e valorizzazione della cultura e delle bellezze del suo territorio, così come investe per sistemare le strade, le scuole, i computer degli uffici, gli autobus, i cimiteri. L'articolo 9 della Costituzione ("La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione") non è stato scritto così per caso, perché non sapevano cosa metterci. Solo tra certi ignoranti di paese, investire in cultura, musei e turismo, è un disvalore. Produrre libri per far conoscere al mondo la Gipsoteca e inserirla nel 2018-2019, assieme alle chiese romaniche (di cui stiamo realizzando altri volumi), nel circuito turistico che da Piazza dei Miracoli va alla Certosa di Calci e alla Rocca del Brunelleschi di Vicopisano è un obbligo morale e politico di un assessore alla cultura. Altrimenti cosa ci sta a fare un assessore? A tagliare i nastri e a presiedere alle conferenze delle associazioni? Quando va a Roma, Firenze, Milano, ad incontrare i rappresentanti pubblici e privati del sistema turistico-promozionale, cosa fa conoscere se non ha niente tra le mani da far conoscere? Un assessore alla cultura come il sottoscritto, i cui libri sono pubblicati dalla Rai (che è la principale azienda culturale d'Italia) e da editori e quotidiani nazionali, non sta e non starà a Cascina a veder accadere le cose, come facevano i precedenti e invisibili assessori alla cultura. Compatibilmente con le spese di bilancio dell'Amministrazione e con le linee d'indirizzo che si è data la maggioranza comunale, investirò sulla cultura e sui musei. Spendere sulla cultura e sui musei avviene, con ben altre cifre rispetto a quelle di Cascina, in tutte le città e i comuni d'Italia. Capisco che questo possa sembrare strano: a Cascina non esisteva nessun museo prima che lo creassimo noi, inaugurando la Gipsoteca civica, che, come tutti gli spazi museali del mondo, non va avanti a belle parole e volontariato, ma con investimenti e promozione (basta vedere i bilanci pubblici di tutti i comuni dove risiedono musei, pinacoteche, gipsoteche o gallerie civiche). La creazione della Gipsoteca è stata fatta al 99% da fondi privati, ma lo sviluppo che vogliamo dare alla Biblioteca-Gipsoteca, che presto ingloberà anche un'Audioteca e la già esistente Emeroteca, comporterà necessariamente, come è giusto e doveroso che sia, il contributo pubblico. E questo non è un disvalore, ma un orgoglio. L'obiettivo è quello di creare attorno alla Gipsoteca un polo attrattivo, di studio e di cultura, che compete per appeal e proposta culturale, con l'SmsBiblio di Pisa (da poco abbellita con il murales di Ugo Nespolo) e la biblioteca Gronchi alla Piaggio di Pontedera".

Fonte: Comune di Cascina - Assessorato alla cultura

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