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La ex scuola di Ponzano si trasforma in alloggio per cinque famiglie in emergenza

Nuovi alloggi per l’emergenza abitativa nella vecchia scuola di Ponzano.
La giunta comunale di Empoli ha dato il via libera per trasformare l’ex edificio scolastico in un luogo di accoglienza per famiglie in difficoltà che hanno necessità di un alloggio. Nella struttura saranno realizzati cinque alloggi in cohousing che andranno a potenziare la disponibilità di tutti i Comuni dell’Unione, essendo la gestione dell’emergenza abitativa affidata a tutte le undici amministrazioni comunali dell’Empolese Valdelsa.

Il Comune di Empoli ha concesso l’immobile in comodato d’uso gratuito all’Unione e approvato il progetto di ristrutturazione e modifica degli spazi interni per trasformarlo e renderlo idonea a ospitare famiglie.

Nei prossimi mesi dunque Publicasa effettuerà l’intervento di adeguamento e appena possibile l’immobile sarà messo a disposizione dell’Unione per l’assegnazione alle famiglie. Nel frattempo l’Auser Filo d’Argento, che aveva la sede proprio in quell’edificio, si sposterà ad Avane, nella ex scuola, in Via della Chiesa, doveva prima trovava spazio il Centro Giovani.

«La scelta del Comune di mettere a disposizione l’immobile all’Unione – spiega l’assessore alle politiche sociali Arianna Poggi – che ha l’obiettivo di rendere la risposta all’emergenza abitativa ancora più strutturata a livello degli 11 Comuni. La scuola sarà destinata ad accogliere in particolare mamme con figli, quell’edificio ha anche grande giardino all’esterno e quindi si presta bene a essere vissuto da bambini. L’obiettivo è quello di dare maggiore risposta a tutte quelle famiglie che si trovano a vivere temporaneamente un momento di fragilità abitativa e spesso di difficoltà economica. Essere ospitati all’interno di uno degli alloggi dell’emergenza abitativa è il primo passo per ripartire con un nuovo percorso di vita e una nuova casa».

La richiesta di alloggi per l’emergenza abitativa è aumentata a seguito della perdurante crisi economica che ha provocato l’aumento della precarietà abitativa. Emergenza abitativa significa dare una risposta specifica al crescente numero di domande di contributi o soluzioni abitative alle quali non è possibile rispondere con la sola gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (ERP). L’emergenza va a risolvere temporaneamente situazioni come gli sfratti e si prolungano per periodi che vanno al massimo fino ad un anno.

«Il Comune di Empoli, attraverso l’Unione, si è dotato di un sistema strutturato, già operativo e collaudato – spiega Arianna Poggi –. E’ stata istituita un’apposita commissione per l'emergenza abitativa che valuta tutte le domande di cittadini che si trovano nell’urgenza di far fronte a un imminente sfratto con l'obiettivo di dare risposte uniformi. Le possibili prestazioni consistono in contributi economici per la morosità o per la morosità incolpevole o per attivare un nuovo contratto di affitto, oppure, nei casi più gravi, nella messa a disposizione di alloggi di emergenza in assegnazione temporanea, per un periodo massimo di 6 mesi, rinnovabile di 6. Come appunto quelli saranno realizzati alla ex scuola di Ponzano. È bene ribadire che mai l'emergenza abitativa porta alla concessione di una casa popolare, alla quale si accede solo e soltanto previa partecipazione ad un bando pubblico disciplinato da apposita normativa regionale, nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza».

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