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Firma del Cipe, Mazzeo (PD) su Pisa: "Così nasce la città del futuro"

“La firma di questo protocollo dimostra una volta di più quanti e quali siano i frutti della collaborazione che stiamo portando avanti tra Regione e Comune di Pisa e quanto sia importante avere una interlocuzione forte ed autorevole a livello istituzionale in quei luoghi dove vengono prese le decisioni e stanziate le risorse".

Così Antonio Mazzeo, consigliere regionale PD, commenta la firma del "protocollo per Pisa" da parte del presidente della giunta regionale Enrico Rossi e del sindaco di Pisa Marco Filippeschi.

"Amministrare bene significa dare risposte quotidiane a tutti coloro che vivono la città ma anche avere la capacità di iniziare a progettare il futuro. Questo documento va proprio in quella direzione e contiene risposte concrete in materia di infrastrutture, sociale, sanità, sicurezza, ambiente, sviluppo, cultura e turismo. Al tempo stesso non possiamo dimenticare le risorse che, anche grazie alle forti sollecitazioni che come Regione abbiamo fatto per lo sviluppo del nostro territorio, sono arrivate dal governo attraverso la rimodulazione delle opere infrastrutturali già finanziate dal Cipe. Penso in modo particolare ai 13 milioni per finanziare i primi due lotti della Tangenziale Nord-est sia ai 6 milioni per il Canale dei Navicelli. Nel primo caso si tratta di un'opera attesa da anni, che per molti era destinata a rimanere nel libro dei sogni, ma sulla quale abbiamo invece lavorato con grande forza perché potesse finalmente trasformarsi in realtà. Nel secondo caso il progetto, che ha nel comune di Pisa il soggetto attuatore e necessita ora della compartecipazione anche dei privati per 6,25 milioni di euro, prevede la realizzazione di una conca di navigazione all'intersezione tra il Canale e l'A12 in corrispondenza del viadotto. Si tratta di un'opera fondamentale per lo sviluppo economico della città perché in grado di stimolare ulteriormente la cantieristica navale lungo il Canale. Aumentando l’altezza di quello che oggi è il punto più critico, infatti, grandi imbarcazioni potranno transitare direttamente tra la Darsena pisana e il Porto di Livorno”

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