Recupero del patrimonio olivicolo Toscano, i dati del seminario di Vinci

In data 13/12/2017 la Cooperative Montalbano Olio e Vino Società Cooperativa Agricola ha presentato, congiuntamente ai partner di progetto (tre aziende agricole, l'Istituto di Biometeorologia del CNR, CIA, Coldiretti, Legacoop Agroalimentare, Unione degli Agricoltori e dall’Olivicoltori Toscani Associati), i risultati del progetto “Sostegno per la costituzione dei Gruppi Operativi (G.O.) del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura” con il progetto “Il recupero del patrimonio olivicolo Toscano: azione di contrasto ai cambiamenti climatici per lo stoccaggio di CO2 attraverso una gestione innovativa, cooperativa e sostenibile del territorio” acronimo "CATChCO2-live olive grove Contrast and Adaptation To Climate Change” finanziato dalla Regione Toscana nel Bando PSR 2014-2020 della sottomsura 16.1. L'incontro si è svolto presso la Biblioteca Leonardina del Comune di Vinci che ha patrocinato l'iniziativa. Al seminario erano presenti i rappresentanti della Regione Toscana, degli enti locali, delle associazioni di categoria, degli enti scientifici, dei professionisti del settore e degli agricoltori.

I dati presentati dal Prof. Marco Bindi (Pro-rettore alla Ricerca Nazionale e Internazionale dell'Università degli Studi di Firenze) mettono in evidenza come dal 1954 ad oggi nel territorio del Montalbano la coltivazione dell'olivo ha perso circa 1.000 HA di cui circa 400 possono essere recuperati alla coltivazione. Inoltre, dei 5.000 Ha coltivati attualmente ad oliveto, solo il 4% ha un'alta densità di piantagione (> di 300 piante ad HA): per rendere tutti gli oliveti del Montalbano economicamente sostenibili occorrerebbe piantare ulteriori 890.000 piante. Infine, il recupero e il rifittimento degli oliveti dell'area del Montalbano con una gestione agronomica biologica permetterebbe di compensare le emissioni di carbonio dovute a circa 31.000 persone residenti nell’area metropolitana fiorentina. Successivamente il Dott. Agr. Triossi Andrea di D.R.E.Am Italia Soc. Coop. Agr. For. ha illustrato i risultati dello studio di fattibilità tecnico economico.

La prima fase dello studio ha riguardato l'individuazione del titolo di possesso per la gestione degli oliveti ed in particolare è stato ipotizzato di stipulare contratti a Meliorandum aventi per oggetto la concessione in godimento di un fondo rustico con l'obbligo del miglioramento dello stesso, rappresentando tale miglioramento il corrispettivo del godimento del fondo, quindi al rilascio del fondo nulla è dovuto al conduttore per i miglioramenti eseguiti. Oltre 20 aziende hanno manifestato l'interesse al progetto per circa 60 ha di oliveto per oltre 12.500 piante. In seguito a sopralluoghi effettuati negli oliveti da recuperare e ad un’indagine di mercato sul costo delle principali operazioni colturali è stata presentata la sostenibilità economica che ha un equilibrio sufficiente e che dimostra quanto siano importanti le economie di scala che si possono trovare coltivando un numero così importante di piante e sfruttando la manodopera e le dotazioni (macchine, attrezzature, frantoi ecc) già presenti sul territorio e spesso sotto utilizzate. Il recupero e lo sviluppo di tale patrimonio porterebbe incrementare la produzione di Olio Extra Vergine di Oliva IGP Toscano di circa 15.000q.

Successivamente è intervenuta la Dott.ssa Laura Bartalucci, Regione Toscana, Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale - Settore Consulenza, formazione e innovazione, che ha illustrato il bando multimisura per il sostegno alla seconda fase di attuazione dei Gruppi Operativi del PEI-AGRI che potrebbe finanziare la fase di validazione del modello organizzativo proposto. È seguito un ampio e interessante dibattito in cui sono intervenuti: Dott. Gennaro Giliberti, Regione Toscana, Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale - Settore Produzioni Agricole, Vegetali e Zootecniche. Promozione, Dott.sa Sara Guidelli (presidente Legacoop Agroalimentare Toscana), Dott. Giuseppe Piscopo (presidente Legacoop Agroalimentare); Dott. Giuseppe Torchia, (Sindaco Vinci), Dott. Alessio Torrigiani (Sindaco di Lamporecchio); Dott. Luca Giannotti (Unione Agricoltori), Dott. Sandro Piccini (CIA), Dott.sa Agr Fiammetta Nizzi Grifi e la Dott.ssa Claudia Consalbo (CNR Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale IBAF).

La mattina si è conclusa con l'intervento del consigliere regionale Enrico Sostegni, il quale ha iniziato il suo intervento apprezzando il ruolo della Cooperative Montalbano, che non si limita ad aggregare insieme piccoli e grandi produttori, ma che è diventata un vero e proprio strumento di governo del territorio, in particolare dopo la fusione tra le due cooperative. Il progetto di recupero del patrimonio olivicolo lo dimostra ampiamente: un programma che porta vantaggi a tutta la comunità non solo all'agricoltura.

Proprio per questo la Regione ha dato il suo appoggio e utilizzerà tutti gli strumenti in suo possesso perché il progetto possa proseguire. Il Presidente della Cooperativa Rosanna Matteoli, al termine dei lavori, ha ringraziato il sindaco di Vinci per avere messo a disposizione la Biblioteca Leonardiana, per la vicinanza al progetto e ha concluso affermando che "Il recupero del patrimonio olivicolo del Montalbano rappresenta un importante fattore per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico e dal rischio incendi, per la conservazione e la salvaguardia del paesaggio rurale, ma anche per l'incremento produttivo dell’eccellenza locale".

Fonte: ufficio stampa

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