Metti un'Use Rosa in cima alla classifica: Ferradini spiega il segreto del successo

Cioni e Ferradini

Come canterebbe Enzo Jannacci, si potrebbe andare tutti a casa Use Scotti Rosa per vedere di nascosto l’effetto che fa. Cosa è facile capirlo, ovvero la prima settimana da capolista solitaria del campionato di A2, un traguardo che nessuno alla vigilia si sarebbe aspettato e che ora, dopo il successo con Bologna, viene vissuto con legittima soddisfazione ma anche con la necessaria calma visto che manca ancora più di metà campionato e quindi, di fatto, non siamo a niente.

Per tastare il polso alla squadra biancorossa la cosa migliore è rivolgersi a chi questa squadra l’ha vista crescere nel tempo seduto in panchina accanto a coach Alessio Cioni.

"Fa un bell’effetto – esordisce Mario Ferradini, assistente della Scotti ormai da anni – anche se il clima è quello classico di ogni settimana. La sensazione che ho avuto sabato è stata di una partita fra due squadre che non pensavano di essere lassù. Noi sapevamo di aver dato col mercato estivo qualità al gruppo a scapito della profondità e questo costituiva un’incognita al pari di quella del girone meridionale. Poi, direi come ci capita sempre, abbiamo fatto un precampionato horror ed una partenza di campionato molto stentata. Dopo le prime due giornate, però, tutto è iniziato ad andare al suo posto. Klara è migliorata, Greta si è inserita sempre meglio, Lucchesini e Manetti hanno dato un contributo sempre più importante e così la squadra ha trovato i suoi equilibri. E sono arrivati non solo i risultati, ma anche il gioco. Ad ora, quindi, direi un primo posto meritato".

Ed il girone che era un’incognita? "Se escludiamo le prime quattro squadre direi che come valori medi è più debole di quello dell’anno scorso. Secondo me la più forte sulla carta resta Campobasso contro la quale abbiamo vinto in trasferta nella fase in cui loro erano ancora alla ricerca di una precisa identità, ma è vero che ora è molto indietro rispetto a noi al pari di Palermo. Se Bologna non si rinforza in corsa, mi sento di poter dire che ce la giocheremo noi e Galli".

Se tu dovessi svelare un segreto di questa squadra che cambia le pedine ma mai la propria anima? "Risponderei che abbiamo un sistema di gioco ormai collaudato che Alessio è stato bravo a costruire nel corso degli anni. Poi c’è la componente ambientale che è molto importante. Se ragazze che hanno mercato vogliono restare ad ogni costo qui, se chi va via la rivedi sempre alla Lazzeri appena può, un motivo ci sarà. E poi sfido chiunque a parlare male di questo ambiente ed a trovare momenti di tensione anche quando le cose non andavano bene. Qui si lavora bene e si vive tutto nel giusto modo>. <Dal punto di vista tecnico – prosegue - credo sia importante il discorso del reparto lunghe. Se è vero che molte hanno una lunga di valore, è altrettanto vero che due buone come abbiamo noi non le ha nessuno. Ed è un aspetto molto importante".

Ora ci pensa il calendario a riportare la Scotti alla difficile realtà. I primi esami da capolista saranno sabato a Faenza e quello successivo ad Orvieto. "Prima di affrontare Forlì – prosegue Mario Ferradini - dissi alle ragazze che non esistono partite da 3 punti o da 1, tutte valgono 2 punti. Noi abbiamo bisogno di avere ben in testa questo, che ogni partita è importante. Ecco, Faenza è la classica squadra che può metterti i bastoni fra le ruote dopo un’impresa come quella che abbiamo centrato noi con Bologna. Va affrontata nel modo giusto, come se fosse contro una delle prime tre".

Fonte: Use Basket Empoli

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