Pistoia, a Gustavo Provenzano il titolo di 'Maestro artigiano toscano'

L'attestato di “Maestro artigiano toscano” è stato conferito questa mattina, mercoledì 20 dicembre, nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Pistoia a Gustavo Provenzano. Alla cerimonia erano presenti Stefano Morandi, presidente della Camera di Commercio di Pistoia e Simone Balli, presidente di Confartigianato Imprese Pistoia a cui Provenzano è associato da quando all'età di 23 anni si è messo in proprio. Oggi Gustavo Provenzano - che si definisce un “fabbro a chilometro zero” perché produce tutto con le sue mani senza comprare nessun componente - di anni ne ha 42 e di strada ne ha fatta parecchia.

Tutto è cominciato quando Gustavo aveva appena 14 anni ed era un semplice apprendista in una bottega artigiana dove si lavorava il ferro. Una gavetta che ha permesso al “maestro” quarratino di imparare le tecniche del mestiere, dalla lavorazione dell'alluminio a quella del ferro battuto. È nel 1999 che Gustavo Provenzano decide di mettersi in proprio fondando la Guti Metal, azienda situata in via dei Ronchi a Quarrata. “Ricordo che furono dei miei vicini di casa a spingermi ad aprire una attività tutta mia, mi dicevano 'sei bravo, ce la puoi fare' e mi convinsi – racconta Gustavo - Con l'aiuto di Confartigianato, a cui mi sono iscritto da subito, sono riucito ad aprire”.

“Se non fossi stato un sognatore non avrei mai aperto una mia azienda – ha raccontato l'artigiano nel coro della cerimonia di premiazione. Oggi ho tre figli ed anche a loro insegno a sognare perché senza sogni non nascono nemmeno le ambizioni”.

Dalla Guti Metal escono inferriate, finestre, cancelli, scale, oggettistica e strutture di carpenteria. Compra la materia prima e da lì realizza cerniere, borchie, paletti, serrature tutte a mano, senza acquistare niente di già pronto; raggiungendo così una qualità del lavoro che ripaga di tutti gli sforzi compiuti.

Oggi la Guti Metal è diventata una vera e propria eccellenza del settore, con nuovi macchinari che funzionano a controllo numerico come il taglio plasma, la calandra e le piegatrici. “In questo momento mi sento molto fortunat – ha sottolineato l'artigiano. Per me il mio lavoro resta prima di tutto una passione che mi porta a sperimentare continuamente cose nuove. È un mestiere appagante, dove posso avere la soddisfazione di dire 'questo l'ho fatto io con le mie mani' e al tempo stesso mi permette di accontentare i miei clienti, ormai fidelizzati ma che ogni volta restano colpiti dal mio lavoro”.

Fonte: Confartigianato Pistoia

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