
Gli obiettivi programmatici emersi dai gruppi di lavoro e discussi nella due giorni del Pd Toscana alle Officine Garibaldi a Pisa
Sgravi fiscali alle piccole e medie imprese neoinsediate, ad esempio esenzione Irap nei primi tre anni, un’unica Agenzia regionale di sviluppo per favorire l’accesso al credito, un rapporto più semplice e diretto tra Regione e autonomie locali per una programmazione coordinata e sinergica, una spinta per portare a termine le Grandi opere che la Toscana attende da anni. Sono solo alcuni degli obiettivi emersi dai gruppi di lavoro che si sono confrontati in questi mesi e che hanno portato il risultato di questo percorso a “Immagina Toscana”, la conferenza programmatica regionale del Pd Toscana.
Ecco di seguito, in versione schematica e sintetica, le principali proposte programmatiche di ciascun gruppo di lavoro.
Ambiente, infrastrutture, difesa del territorio
Infrastrutture, portare a termine tutte quelle opere di cui si parla da generazioni, per far fare alla Toscana quel salto di qualità che attende da anni (completamento del Corridoio Tirrenico, realizzazione della Darsena Europa, implementazione del sistema aeroportuale toscano, velocizzazione dei collegamenti tra centro e periferie e tra Costa e centro della Toscana). Necessarie scelte chiare, percorsi chiari e definiti, perché non è pensabile che decisioni già prese vengano ogni volta rimesse in discussione
Mobilità, sostegno al pendolarismo, investimenti su trasporto ferroviario (ulteriori nuovi treni e collegamenti più veloci) e TPL (nuovi bus e nuove tecnologie)
Ambiente, spingere sempre più sull’ “economia circolare” con incentivi ai comuni virtuosi, azioni per favorire il riuso e l’ecoprogettazione.
Governo del territorio, dare attuazione agli strumenti urbanistici regionali, basati su stop al consumo di suolo, recupero e rigenerazione urbana, con forme di incentivi. Necessario rendere tutte le procedure più semplici, in particolare per i piccoli comuni, favorire la pianificazione intercomunale, valutando, in prospettiva, l’opportunità di procedere anche ad un’ulteriore semplificazione per i piccoli comuni.
Sviluppo economico
Sostegno alle imprese, prevedere agevolazioni temporizzate sull’IRAP per le Pmi neo insediate (es. primi 3 anni di esenzione) e esenzioni o agevolazioni da modulare sulla fiscalità locale (TARI/IMU) mediante rimborso ai Comuni di riferimento per le MPMI che investono e/o ampliano la base occupazionale in zone-bersaglio predefinite (aree di crisi, aree interne, CCN etc.);
Accesso al credito, prevedere un’unica Agenzia di sviluppo in grado di supportare l’azione regionale e di utilizzare in maniera combinata sia le risorse a sostegno (incentivi, fondo rotativo per PMI, fondo unico di ingegneria per start-up e per progetti strategici) sia quelle di sistema (attrazione investimenti, internazionalizzazione, trasferimento tecnologico).
Aree di crisi, semplificare procedure autorizzative per accompagnare l’attuazione e accelerare la realizzazione degli interventi, attrarre investimenti esogeni con un’attenta politica di marketing industriale
Turismo e cultura, promozione di un turismo integrato di qualità su tutto il territorio, anche con strumenti digitali; favorire l’accesso sostenibile alle zone commerciali, la qualità dei borghi e dei quartieri, l’organizzazione aggregata dei servizi al consumatore.
Rapporto Regione/Comuni
Cooperazione istituzionale decentrata, alla luce del mutato quadro istituzionale ridefinire in maniera stabile e strutturata il rapporto tra la Regione e le autonomie locali affinché queste ultime possano concorrere effettivamente alla programmazione delle politiche regionali: disciplinare con questo obiettivo le “conferenze permanenti di ambito”.
Fusioni dei comuni, proseguire nella direzione di incentivo alla gestione associata delle funzioni e allo sviluppo dei processi aggregativi dei Comuni sostenendo la costituzione delle Unioni e favorendo le fusioni volontarie.
CAL, ripensare al ruolo del Consiglio delle autonomie locali, che tenga conto dei processi intervenuti in questi ultimi anni e che gli conferisca adeguata centralità in questo processo di raccordo, valutando anche la sua composizione in base agli ambiti territoriali omogenei.
Sanità e sociale
Riduzione tempi d’attesa, analisi della domanda per individuare percorsi specifici e velocizzare così la presa in carico, (ad esempio, prima visita in urgenza entro 72 ore).
Prevenzione, promozione di corretti stili di vita, maggiore attenzione e investimenti sulla salute mentale; investimenti in ricerca, la medicina di precisione, l'innovazione in campo oncologico.
Servizi sociosanitari, rafforzare ed estendere il modello organizzativo delle case della salute e favorire l'evoluzione organizzativa del territorio verso le reti cliniche integrate strutturate.
Reti sanitarie, mettere a sistema il “modello pediatria”, che sta funzionando, estendendolo anche alle altre reti ed implementarlo a livello regionale; l'obiettivo è standardizzare protocolli terapeutici su tutto il territorio regionale, favorendo l'integrazione e la condivisione delle conoscenze.
Fonte: Pd Toscana-Ufficio Stampa
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