"L'Unione è una scatola vuota", urlato in piazza della Vittoria. Uno schiaffo alla dirigenza da parte dei vigili urbani che in stragrande maggioranza erano presenti allo sciopero di ieri, martedì 12 dicembre, con fischietti, bandiere dei sindacati e giubbini catarifrangenti. Mancano addetti da trasferire alla macchina organizzativa del comando della polizia municipale, spiegano i presenti, dei 18 agenti che se ne sono andati sono arrivati solo 7 a compensare. Una gestione, affermano i vigili in protesta, trascurata, dove i premi sono stati appianati e le risorse sarebbero non bastevoli per gli stipendi. Sono due gli appuntamenti a breve scadenza che potranno determinare cambiamenti nell'approccio di ambo le parti, la giunta dell'Unione del 19 e l'assemblea sindacale del 21.
Per chiarezza, ecco i punti per i quali è stato emanato lo stato di agitazione
1. Assenza di azioni programmatiche relative al personale con mancata copertura dei posti cessati e conseguente sovraccarico di lavoro sul personale in servizio. In particolare, la procedura di mobilità instaurata non ha portato ad oggi alcun risultato, nonostante le varie inutili rassicurazioni, non è stato coperto alcun posto delle numerosi cessazioni sopraggiunte, portando il personale effettivo a quasi 20 unità in meno rispetto al periodo precedente all’Unione. Risulta inoltre che non tutti i Comuni abbiano trasferito la propria capacità assunzionale all'Unione relativamente al personale trasferito o cessato, oppure li abbiano ricoperti con altri profili professionale, disattendendo in tal modo gli accordi presi.
2. Interruzione del percorso condiviso per il trasferimento della Polizia Municipale e della Protezione Civile all’Unione dei Comuni. Dal mese di luglio non abbiamo più notizie del testo che dovrebbe disciplinare tale trasferimento, mentre l’Amministrazione ha affermato alla stampa che vi è completo accordo sul passaggio all’Unione.
3. Mancati chiarimenti sulle modalità in cui è avvenuta l'erogazione del salario accessorio 2015 e rendicontazione analitica della stessa. In merito a questo punto si evidenzia che una parte del personale ha riscontrato una drastica riduzione del proprio salario accessorio rispetto all’anno precedente, paragonato ai dipendenti non comandati all’Unione. Ad oggi nonostante due solleciti scritti, non è stata fornita alcuna spiegazione.
4. Interruzione del processo di riorganizzazione della Polizia Municipale che, sommato alla drastica e drammatica riduzione del personale dovuta alla mancata copertura dei posti cessati e alle mobilità concesse, hanno portato ad un contesto di operatività emergenziale, dove il poco personale a disposizione è costretto a svolgere servizi esclusivamente prioritari, senza possibilità di pianificare e portare avanti il i cosiddetti piani di lavoro ordinario; inoltre è evidente la perdita di presidio territoriale, che ha sempre contraddistinto il servizio di Polizia Municipale. Degno di nota è il contesto in cui, a circa un anno dalla sua creazione, il N.O.P.S. ancora oggi non ha un vero spogliatoio e una parte degli Agenti sono relegati in una piccola stanza angusta, dove gli armadi per il vestiario sono ricavati da mobili per ufficio e senza servizio igienico.
5. Ritardo, senza la contemporanea individuazione delle responsabilità, nell'erogazione del salario accessorio 2016 legato alla misurazione della perfomance. In merito a questo punto si evidenzia che tutti i dipendenti dei singoli comuni aderenti all'Unione hanno già percepito detta quota di salario accessorio 2016, cosa che non è avvenuta per il personale comandato presso l'Unione stessa, creando disparità di trattamento e riconoscimenti tra dipendenti, relegando quelli comandati all’Unione ad una fascia con minori diritti.
6. Mancata soluzione di problematiche economiche pregresse, fra le quali l’indennità di Unione.
7. Mancato completamento della struttura organizzativa dell’Unione, con particolare riferimento agli uffici trasversali, con il conseguente aumento di mansioni affidate ad alcuni profili professionali, attività che in passato venivano svolte dagli uffici comunali, senza però adeguarne gli organici.
8. Dai singoli Comuni giungono notizie circa la difficoltà nel reperire risorse per il pagamento del salario accessorio, relativo al P.O. della Polizia Municipale che, contrariamente agli accordi, avrebbe ripercussioni negative sui lavoratori dei singoli comuni.
9. Mancati risposta a chiarimenti in merito al progetto Polizia Municipale 2017 per le somme definite nell’accordo e del quale ad oggi, ormai proiettati verso la fine dell’anno, non abbiamo notizie ne riscontri;
10. Mancata definizione del fondo del salario accessorio anno 2017.
11. Mancata costituzione dell'Ufficio personale Unico.
12. Mancata chiarezza ed azioni programmatiche su formazione del personale, sviluppo professionale e prospettive future.
13. Attivazione della procedura di reperibilità, per il personale della protezione civile, in maniera difforme da quanto previsto dagli artt. 23 CCNL del 14/9/2000 e art. 11 CCNL del 5/10/2001.
"Preciso - specifica il rappresentante Rsu Unione dei Comuni Mario Daini - in merito al punto 2, che nel frattempo sono stati effettuati due incontri con la parte pubblica, nel corso quali è stato presentata una bozza di protocollo di intesam in merito alla quale, la parte sindacale ha proposto alcune variazioni che però, ad eccezione di due aspetti, non sono state recepite.
La fretta della parte pubblica di giungere in brevissimo tempo al trasferimento della polizia municipale, non ha consentito di completare il confronto su temi e materie per noi fondamentali e da affrontare prima del trasferimento. Tutto ciò non ha certo contribuito a creare un clima sereno in vista del trasferimento".
