Tutto come previsto: la Corte dei Conti ha accolto i chiarimenti forniti dal sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio sulla composizione della Giunta municipale e, di conseguenza, ha archiviato la pratica. «Una vicenda – commenta la prima cittadina - sulla quale il gruppo consiliare d’opposizione Insieme per Altopascio aveva pensato bene di occupare ampi spazi sui giornali per gridare allo scandalo, scomodando i “principi di legalità” e di “trasparenza amministrativa” e invocando, per questo, l’inadeguatezza al ruolo che come sindaco sono chiamata a svolgere».
«In questa vicenda – prosegue D’Ambrosio - l’unica cosa che Insieme per Altopascio è riuscita a dimostrare è l’ignoranza di quei consiglieri d’opposizione rispetto alle leggi nazionali che regolano le procedure politico-amministrative di un Comune come quello di Altopascio. Leggi che stabiliscono, per esempio, l’incompatibilità, per i comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, come appunto Altopascio, della carica di assessore con quella di consigliere comunale. Norma che, quindi, obbliga i sindaci a nominare solo assessori esterni al Consiglio comunale, fino a un massimo di cinque. La Corte dei Conti ha recepito questo assunto e archiviato la questione, certificando così la regolarità delle mie decisioni e, nel contempo, decretando, di fatto, anche l’ignoranza assoluta del gruppo di minoranza. Sempreché non si tratti di malafede».
«Quale che sia la verità – conclude il sindaco - resta l’amarezza di vedere che con questa opposizione non c’è possibilità di dialogare, sia pure da posizioni differenti, per la costruzione del bene comune. Ed è inconcepibile che chi ha governato il Comune di Altopascio per 25 anni, non contento di aver lasciato alla città e ai cittadini una difficile eredità, voglia adesso impartire lezioni a chi, invece, è costretto a rincorrere l’emergenza delle cose non fatte».
Fonte: Comune di Altopascio
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