Consiglio regionale: approvata la legge di manutenzione 2017

Una seduta del Consiglio regionale della Toscana

Si è tenuto oggi il consiglio regionale della Toscana: ecco alcuni degli argomenti di cui si è discusso in Aula

Approvata la legge di manutenzione 2017

Con 20 voti a favore (Pd e Mdp) e 13 contrari, il Consiglio ha approvato la legge di manutenzione dell’ordinamento regionale 2017, prevista dalla disciplina sulla qualità della formazione.

Il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), illustrando il testo, ha precisato che la legge di manutenzione annuale interviene sull’ordinamento regionale per correggere errori materiali o imprecisioni, per adeguare i rinvii interni ed esterni, per l’inserimento di contenuti obbligatori introdotti da disposizioni comunitarie, statali o regionali, per l’adeguamento alle sentenze della Corte di Giustizia europea, della Corte europea dei diritti dell’uomo, della Corte costituzionale e per l’interpretazione autentica delle disposizioni regionali.

Il raggio delle materie interessate dall’intervento legislativo è quanto mai ampio: si va dalla programmazione ai trasporti, dal bilancio alla sanità, dall’istruzione e formazione professionale all’ambiente. La legge di manutenzione – che prevede la modifica di 24 leggi regionali e contiene alcune precisazioni concordate con il Governo nazionale allo scopo di evitare impugnazioni di leggi regionali – deve, ovviamente, come sottolineato da Bugliani, “limitarsi ad adeguamenti che non comportino modifiche sostanziali della disciplina delle varie materie”. Tra queste ricordiamo le variazioni alla legge su accesso, pubblicità e trasparenza di consiglieri ed assessori regionali, per garantire maggiore chiarezza nella individuazione degli obblighi dei soggetti interessati, anche in coerenza con la normativa statale; le modifiche in ordine alla incompatibilità dei componenti i collegi sindacali o gli organi di controllo in numero superiore a tre. Da qui la definizione dell’ambito dell’incompatibilità, specificando che l’incompatibilità scatta se il soggetto è titolare di più incarichi afferenti alle Amministrazioni pubbliche della Regione o agli Enti del Servizio Sanitario regionale. E ancora: l’introduzione della possibilità di vendita dei biglietti di corsa semplice anche a bordo dei treni; la possibilità di far svolgere tirocini non curriculari anche ai soggetti che non hanno assolto l’obbligo di istruzione entro i 18 anni; la previsione di due criteri minimi per il rilascio delle certificazioni: gli ambulatori autorizzati per le certificazioni non agonistiche e gli ambulatori accreditati per quelle agonistiche. Infine: le modifiche in materia di accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del Sistema sociale integrato, per adeguarsi alle indicazioni contenute nell’impugnativa del marzo scorso della nuova disciplina dell’accreditamento; la nuova composizione della Commissione regionale per il paesaggio, in seguito alla riorganizzazione degli uffici periferici del Ministero competente. Tra i termini che cambiano, ricordiamo le parole Regolamento urbanistico, sostituite con Piano operativo.

In sede di votazione, sono stati approvati anche alcuni emendamenti proposti dal Pd. Tra questi, quello che più ha suscitato dibattito, è stato all’articolo 29 (per l’inserimento degli articoli 29 bis e 29 ter).

È stato il consigliere del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli ad avanzare dubbi sull’estensione del concetto di manutenzione. L’emendamento, primo firmatario il presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli, precisa meglio i riferimenti cartografici individuati nella legge 56/2017 (Disposizioni transitorie per il piano del Parco delle Alpi Apuane), garantendo la certezza dei confini delle aree indicate. Giannarelli, pur condividendo il principio di “emergenza politica di dover intervenire in un quadro normativo incerto”, ha chiesto il rinvio in commissione. Richiesta che è stata sostenuta anche da Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra). Se infatti è stata accertata, da parte degli uffici del Consiglio chiamati alla verifica dalla presidenza dell’Aula, la “compatibilità con la normativa”, Fattori ha parlato di “opportunità politica” e rinnovato la richiesta di rinvio. Elisa Montemagni (Lega) si è invece dichiarata contraria all’ampliamento dei confini del Parco. Il presidente Baccelli ha spiegato che l’emendamento proposto cerca di rispondere ai problemi verificatisi in fase di applicazionie della legge 56. E sul fatto che la modifica non sia passata dalla commissione competente, Baccelli ha precisato: “non c’è stata alcuna malizia. Ci sono, invece, ragioni d’urgenza. Si sta infatti sospendendo l’efficacia del Piano stralcio del Parco” ha spiegato.

Sempre in sede di votazione, Giannarelli ha riproposto la non opportunità di alcune modifiche nella legge di manutenzione. Citando l’articolo 64 (Trasformazioni urbanistiche ed edilizie soggette a permesso a costruire. Modifiche all’articolo 134 della legge regionale 65/2014, Norme per il Governo del Territorio), il consigliere ha contestato la modifica del termine “rifiuti in reflui” e parlato di una “concessione a realizzare manufatti in zone di pregio”. Sul punto il vicepresidente Marco Stella, al momento alla guida dei lavori d’Aula, ha precisato che l’articolo non presentava emendamenti e rivolgendosi direttamente a Giannarelli ha fatto notare che in sede di lavori di commissione ci sarebbe stato tutto il tempo per intervenire sull’articolo.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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