Cisl di Firenze e Prato contro la prostituzione: iniziativa in Palazzo Vecchio

In Palazzo Vecchio, a raccontare davanti a trecento persone la propria odissea di giovane ragazza portata in Italia dalla Romania con la speranza di un lavoro e poi venduta e costretta a prostituirsi con la violenza e le minacce; affrontando la vergogna e il dolore di rievocare, “per amore delle altre ragazze, perché ci sono persone che soffrono tanto e non hanno la forza e il coraggio di liberarsi” e per inviare loro il consiglio “di chiedere aiuto e di sperare sempre che Dio esiste, anche per loro come è stato per me.”

E’ una parte della testimonianza di Ionela, stamani a Firenze per l’iniziativa organizzata dalla Cisl di Firenze e Prato contro la prostituzione e la tratta ed a sostegno della campagna ‘Questo è il mio corpo’ lanciata dall'Associazione Papa Giovanni XXIII, per chiedere al Parlamento di approvare una legge per fermare la domanda, il modo più efficace per arginare il turpe fenomeno della prostituzione e della tratta di donne.

L’incontro si è svolto nella sala dei gigli di Palazzo Vecchio ed ha visto la partecipazione della segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, di don Aldo Buonaiuto della Comunità Papa Giovanni XXIII (che ha strappato dalla strada e accolto Ionela, come altre centinaia di ragazze in tutta Italia) e delsindaco di Firenze, Dario Nardella, che due mesi fa ha emesso, primo sindaco di una grande città italiana, un’ordinanza che colpisce i ‘clienti’ proprio per scoraggiare la domanda di prostituzione.

Perché la prostituzione, è stato detto stamani, è un fenomeno esteso e drammaticamente in espansione. Si stima che in Italia siano oltre centomila le donne costrette a vendere il proprio corpo. Il 37% ha tra i tredici e i diciassette anni. La prostituzione è diventata una vera e propria industria, un business criminale che frutta novanta milioni di euro al mese sulla pelle di ragazze sfruttate, ricattate, umiliate e violentate.

“Per questo – ha detto il segretario generale della Cisl di Firenze e Prato, Roberto Pistonina - un sindacato, che è consapevole di quali sono i drammi sociali, non può sottovalutare il problema della tratta, non può non pensare agli ultimi, perché è nella sua missione e nel suo DNA. Noi crediamo che quella del sindaco di Firenze sia un’ordinanza corretta rispetto a questo problema. Si può fare di più, come dice qualcuno ? Certamente, e noi come parti sociali, congiuntamente alle associazioni di volontariato e alle istituzioni, siamo disposti a fare la nostra parte, per aggredire un fenomeno che non può essere catalogato solo come un problema di ‘degrado delle città’: è un problema di dignità di vita, un dramma sociale e umano, perché queste sono persone strappate dalla loro terra, schiavizzate e costrette a fare la prostitute.”

Fonte: Cisl Toscana Cisl Firenze-Prato

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