
Un confronto a tutto tondo su normativa, obblighi di legge, prospettive e attività dell’assemblea toscana. Si è svolta oggi, lunedì 4 dicembre nell’auditorium ‘Giovanni Sapdolini’ di palazzo del Pegaso, la ‘Giornata della trasparenza 2017’.
Un appuntamento organizzato dal Consiglio regionale che il presidente, Eugenio Giani, ha definito di “grandissimo significato”. Ricordando come il principio della trasparenza sia peraltro già previsto dalla Costituzione come buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa, il presidente ha citato un percorso che inizia dagli anni Novanta, con due interventi normativi (142 e 241) che “cambiano l’operato della pubblica amministrazione”. Eppure, a detta del presidente, negli anni ci siamo forse concentrati troppo sulla trasparenza, sull’imparzialità e sul concetto, “anche un po’ paradossale”, della semplificazione del procedimento amministrativo, dimenticando l’altro principio costituzionale: il buon andamento, che “porta ad operare e decidere nell’interesse del cittadino”. A detta del presidente, occorre un “grande impegno sulla deregulation” e i principi della trasparenza non devono contrastare con la necessità di lavorare nell’interesse del cittadino. Insomma, una buona amministrazione deve sì essere trasparente, ma anche “capace di fare, operare e decidere”.
Convinto che la giornata sia un evento importante, che fa della Toscana “punto di riferimento a livello nazionale” e che sia solo la prima di una serie di iniziative da mettere in campo, si è detto il consigliere membro dell’ufficio di presidenza Antonio Mazzeo. “Il dibattito di oggi deve tradursi in proposte e strumenti per poter legiferare sempre meglio”, ha detto Mazzeo, ricordando “l’inversione di tendenza” portata avanti da questa legislatura, per una “attività gestionale migliore” e “strumenti di programmazione nuovi”. “La Toscana è la prima regione che ha abolito il doppio vitalizio”, ha ricordato il consigliere rivendicando una scelta definita “giusta”, ma che ha inevitabilmente comportato “ricadute importanti” in campo gestionale. Mazzeo si è soffermato anche sull’avanzo di amministrazione e sul lavoro fatto passando da due milioni a circa 500mila euro, a dimostrazione che la “macchina può esser guidata bene”. “Il nostro buon andamento si legge nei dati”, ha continuato, citando tre concetti fondamentali: programmazione, corretto utilizzo delle risorse assegnate, tempi di risposta che per i confronti dei fornitori in Toscana si attesta a “circa 15 giorni”. Lo scenario futuro, a giudizio del il consigliere, dovrà prevedere l’impiego di maggiori risorse, anche umane, da mettere a disposizione in “questo circolo virtuoso”. “Abbiamo fatto tanto e tanto possiamo ancora fare. Ci può essere buona politica e si può fare buona amministrazione se si lavora bene”, ha concluso.
Tra gli altri interventi, il segretario generale del Consiglio regionale, Silvia Fantappiè, ha ripercorso la storia della trasparenza e come si è arrivati all’introduzione dell’istituto giuridico attraverso il quale i cittadini possono vedere in che modo si formano atti e scelte della Pubblica amministrazione, oltre che essere consapevoli delle ragioni di uno specifico procedimento. Partendo dalla legge 150 del 2005, che ha introdotto il principio della trasparenza, Fantappiè ha ricordato l’obbligo di rendere visibile e controllabile l’operato delle amministrazioni. La vera e propria svolta, il segretario l’ha individuata nella cosiddetta riforma Brunetta e nell’introduzione della valutazione della performance organizzativa e individuale. Citando la legge anticorruzione (190/2012), ha spiegato che nel 2013, e poi nel 2016, la trasparenza viene definita come strumento di tutela e diventa un sistema per consentire l’accesso diffuso. La giornata di studi, che il segretario ha spiegato deve essere intesa come momento di confronto e approfondimento, ha messo in luce anche le criticità scaturite negli anni. Tra queste il “grande sforzo di risorse umane e materiali”, per seguire una riforma prevista a “invarianza di spesa”.
Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’assemblea legislativa Fabrizio Mascagni, ha messo in luce le azioni messe in campo e sintetizzabili in concetti quali rafforzare la responsabilità, opportunità di rendere conto, monitoraggio sull’andamento delle attività, necessità di un cambio di mentalità, affinché i diversi strumenti assumano un significato compiuto. Mascagni ha inoltre lanciato la proposta di un “tavolo tecnico” tra tutti i soggetti coinvolti, per il confronto continuo e lo scambio di buone pratiche.
Sono inoltre intervenuti Alessandro Mazzetti, presidente Oiv (Organismo interno di valutazione della Regione); Chiara Cudia professoressa di diritto amministrativo presso l’Università degli studi di Firenze; Domenico Iaria, avvocato del Foro di Firenze, professore di diritto amministrativo a contratto presso l’Università degli Studi di Siena.
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