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Nuovo reparto di accoglienza detenuti a Sollicciano, la visita del sottosegretario Ferri

Il carcere di Sollicciano

Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri ha visitato la Casa Circondariale “Sollicciano” di Firenze in occasione dell’inaugurazione del reparto di accoglienza dei detenuti completamente ristrutturato, effettuando un sopralluogo nei locali ed intrattenendosi con i presenti.

La sezione detentiva è costituita da 11 camere detentive che possono ospitare circa 25 detenuti che fanno ingresso in Istituto come arrestati o assegnati da altro Istituto. Nel reparto sono stati realizzati 2 ambulatori per le attività di medicina di base curate dalla ASL, una stanza per i colloqui medici, psicologici e psichiatrici degli operatori sanitari e altri due locali ad uso del personale penitenziario.

A margine della visita, che ha visto la presenza, tra gli altri, del Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze Marcello Bortolato, del presidente vicario della Corte d’Appello di Firenze Barbarisi, del magistrato di sorveglianza Claudio Caretto, del magistrato Christine Von Borries, del provveditore regionale e di tutti i vertici aziendali della Asl competente,

Ferri ha dichiarato:  ”L’inaugurazione del Reparto di Accoglienza nella Casa Circondariale di Sollicciano è una testimonianza concreta del lavoro svolto in sinergia tra Istituzioni Penitenziarie e Sanitarie che ha consentito di creare uno spazio di autentica accoglienza per coloro che entrano nell’istituto penitenziario. E’ importante che i detenuti non si sentano soli e siano assistiti sin dai primi momenti in modo da individuare il reparto più adatto alla loro situazione giuridica e sanitaria dove compiere il percorso rieducativo. Ringrazio la Polizia Penitenziaria, tutto il personale ed il volontariato per il servizio che prestano quotidianamente a tutela non solo di sicurezza ed ordine ma anche umanità, dignità e trattamento risocializzante. L’impegno del Governo è costante per realizzare un sistema di pena diverso, con più spazi di condivisione e aree trattamentali all’interno delle strutture penitenziarie che garantisca assistenza e cura per i detenuti e consenta di compiere il reinserimento sociale.”

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