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Un Sant'Andrea fra sacro e profano e all’insegna del riuso

Il Sant'Andrea d'Oro

E’ il giorno di Sant’Andrea, il santo patrono della nostra città, una giornata di festa che vivremo come sempre fra sacro e profano con manifestazioni che ormai sono diventate un patrimonio della nostra città e a cui tutti, più o meno, siamo affezionati. Due parole, tanto per iniziare, per il festeggiato, Sant'Andrea a cui è intitolata la Collegiata di piazza Farinata. Discepolo di Gesù nato a Betsaida nell'anno 6 avanti Cristo e morto proprio il 30 novembre dell'anno 60, è un santo venerato anche dalla tradizione ortodossa in quanto il 'primo chiamato' e patrono anche in Scozia, Russia, Romania, Ucraina, Grecia e in almeno un centinaio di città italiane e una decina straniere.

Ma a noi interessa l’aspetto empolese del Santo e di questa giornata che vivrà di feste e tradizioni. Se molti prenderanno il treno per Firenze dove è usanza andare a fare in questi giorni le prime compere natalizie, chi resterà a Empoli andrà alla vela di Avane dove, per la prima volta, sarà consegnato alle 11 l’ambito Sant’Andrea d’oro, la massima onoreficenza cittadina. Anche quest’anno la scelta della giunta Barnini è caduta sul mondo del volontariato e dell’associazionismo. Dopo la Protezione Civile del 2016, saranno premiate le associazioni che si dedicano al recupero e al riuso con un chiaro intento solidalistico. I nomi sono quelli di Auser Filo d’Argento di Empoli, Caritas Parrocchiali, Golem Gruppo Operativo Linux Empoli, Gruppo Cicloecologista Empoliciclabile, Legambiente Empolese Valdelsa, Lilliput – Nonlobuttovia, Re.So - Recupero Solidale Onlus e il Centro di Ascolto Caritas Ponte a Elsa – Bastia.

Un bel messaggio, quello del Sindaco che, in un momento storico nel quale si vive di usa e getta, rimette sulla ribalta la lotta allo spreco che costituisce un valore importante non solo per il settore alimentare ma anche per tutto il resto. Fra i riti tutti empolesi, c'è poi anche quello della consegna durante la Messa in Collegiata da parte dell'amministrazione comunale di una cera per le celebrazioni liturgiche, atto che simboleggia unità di intenti fra la chiesa ed il governo cittadino e che ha origini molto antiche.

Per ogni empolese le cose da fare, insomma, non mancano preparando magari l’ombrello e la sciarpa visto il proverbio che recita "Sant’Andrea pescatore o gran freddo o gran mollore". Resta solo da fare un sincero augurio di buon Sant'Andrea alla nostra Empoli ed a tutti gli empolesi.

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