I lavoratori metalmeccanici della Toscana sabato 2 dicembre sfileranno in corteo a Roma e la Fiom è impegnata per la piena riuscita della manifestazione.
Per il 2 dicembre è stato inoltre proclamato lo sciopero degli straordinari, dei turni e delle flessibilità.
In queste settimane in molte aziende metalmeccaniche della Toscana vi sono state molte prese di posizione delle varie RSU e scioperi contro la riforma Fornero.
La vertenza pensioni va rilanciata con forza e coraggio perchè mette a rischio la coesione sociale.
Le riforme dei vari governi che si sono succeduti hanno inesorabilmente fallito rendendo a buon mercato il lavoro, svalorizzandolo e precarizzandolo.
Con l'introduzione del Jobs Act e la piena libertà di poter licenziare senza giusta causa i lavoratori hanno messo in discussione la Costituzione nei luoghi di lavoro, riconsegnando nelle mani del più forte il destino dei più deboli.
Altresì, la crisi non è assolutamente finita ed i ridotti ammortizzatori sociali rischiano di creare un ulteriore ondata di licenziamenti.
Vi è il dovere di mobilitarci fino ad arrivare allo sciopero generale per modificare lo scempio della riforma Fornero, vedere riconosciute le pensioni di anzianità, i lavori precoci e usuranti, per rivendicare una adeguata politica industriale e per il rilancio dell'occupazione con i diritti.
Abbiamo l'obbligo di protestare in nome della costruzione di una società moderna fondata sulla democrazia e sul rispetto dei principi costituzionali dove alla base, come diritto, vi è il lavoro, le pensioni e lo stato sociale.
Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana
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