Cento piazze, lo spazio pubblico e l'urbanista francese

Una bella città, una città con una buona qualità della vita, è una città che potenzia i luoghi e le possibilità per creare reti sociali e che riesce ad attivare processi di integrazione tra le varie anime che la compongono: affinché questo possa accadere servono luoghi di incontro e spazi pubblici pensati e realizzati in modo coerente con le necessità della vita urbana. Anche in alcune zone di Prato, gli edifici si sono sviluppati in modo disarmonico e spesso lo spazio pubblico è stato considerato semplicemente un "non edificato", uno spazio libero fra gli edifici, da utilizzare magari come parcheggio, sottovalutandone la forza nel contesto urbano.

Alcuni luoghi hanno bisogno di una riprogettazione complessiva mentre in altri casi sono sufficienti semplici interventi per migliorare il contesto architettonico e le potenzialità commerciali della zona, in una visione d’insieme organica e funzionale.

Per questo è in corso di realizzazione un’azione di riprogettazione di molte piazze, sia in Centro storico che nelle frazioni, con interventi di riqualificazione, restauro, eliminazione delle barriere architettoniche pensati per valorizzare punti di Prato oggi sotto utilizzati e creare nuove possibilità di aggregazione. Il mese di dicembre per Prato al Futuro, il percorso di partecipazione e comunicazione sul nuovo piano operativo del Comune di Prato, è dedicato proprio allo spazio pubblico. Come si crea spazio pubblico? Quali sono i luoghi dei cittadini? Come ci si interfaccia con gli edifici pubblici? Esperti, professionisti e abitanti si confronteranno nell'incontro di Venerdì 1 dicembre alla Camera di commercio di Prato dalle ore 16 alle ore 19.

Uno spazio di partecipazione, con tempi scanditi e facilitatori in sala, per ascoltare e dialogare con l’esperienza di Anne Lacaton (Lacaton & Vassal), Luca Gibello (Il Giornale dell’Architettura), Stefano Stanghellini (Università Iuav di Venezia) e Stefano Ragazzo (Orizzontale).Anne Lacaton (1955) si laurea in architettura nel 1980 a Bordeaux, dove nel 1984 consegue un master in urbanistica.

Nel 1987 fonda a Parigi con Jean-Philippe Vassal Lacaton & Vassal; l’attività del duo spazia tra il disegno di luoghi commerciali, educativi, culturali e residenziali; ciò che unifica in modo trasversale la loro pratica è una ricerca in ogni situazione progettuale degli elementi essenziali e il desiderio di creare un linguaggio architettonico basato sul ricorso a sistemi a basso costo; non materiali e finiture pregiate, ma qualità dello spazio. Propongono un riuso intelligente dell’esistente, basato sul rimodellamento e sul ridisegno anziché sulla demolizione e ricostruzione, attraverso la valorizzazione delle possibilità di trasformazione di ogni edificio. Il risultato sono costruzioni che ricorrono spesso all’uso di materiali di recupero, secondo il principio per cui il 90% di ciò che è necessario per un nuovo progetto è già presente in loco, e con ampi spazi che si connotano in modo fluido tra interno ed esterno.

L'architetto Lacaton è certamente una buona fonte d ispirazione per il tema trattato in questo mese.

L’evento è aperto a tutti e gratuito. Per una migliore organizzazione, si chiede cortesemente di confermare la propria partecipazione scrivendo a partecipa@pratoalfuturo.it

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Fonte: Comune di Prato-Ufficio Stampa

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