Bocciata la mozione per impedire l'utilizzo di spazi pubblici ad associazioni fasciste, l'ira delle opposizioni

L'ingresso principale del municipio di Cascina (foto gonews.it)

Bocciata la mozione presentata in consiglio comunale che chiedeva di non concedere l’utilizzo di sale e spazi pubblici ad associazioni o manifestazioni che si richiamano al fascismo. La mozione, non votata da Lega, Forza Italia e FdI,  ha suscitato l'ira delle opposizioni:

Il PD: "La destra si allontana dai valori costituzionali"

Nell'ultima seduta del consiglio comunale la maggioranza di destra ha confermato il proprio approccio alla democrazia. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno chiuso un preoccupante "filotto" che attesta incapacità di confronto e lontananza dai valori democratici e costituzionali.

In aula la maggioranza ha votato contro una mozione che chiedeva di non concedere spazi a chi non si dichiara lontano da fascismo e nazismo, ma anche da razzismo, omofobia e ideologie proprie dei regimi totalitari. Difficile non esprimersi in favore di un testo simile.

L'incapacità di confrontarsi è stata comunque chiaramente espressa anche dalla sindaca. Per rispondere a un problema sollevato dal presidente della maggiore cooperativa  del nostro comune Susanna Ceccardi ha scelto Facebook. E venendo chiamata a esprimersi su un servizio educativo che interessa 15 lavoratori e 75 famiglie, la sindaca ha scritto al presidente "Da quelli come io cerco di starci lontana chilometri" e "Faccio bene a non riceverti più". Proprio il sindaco di tutti.

Nel comune di Cascina anche la possibilità di confronto politico tocca il minimo storico. La giunta non ha concesso la sala della biblioteca a una forza politica, per un incontro con un loro parlamentare. La stessa giunta sta impiegando oltre due settimane per rispondere alla nostra richiesta di concessione della sala, per una iniziativa storico-politica sul caso Aldo Moro (in calendario il pomeriggio dell'11 dicembre con il parlamentare Pd Gero Grassi).

Art.1-MDP comitato Cascina e Sinistra per Cascina: ennesima ferita al tessuto democratico della comunità

Un'altra, ennesima ferita al tessuto democratico della comunità di Cascina; l'Anpi, per voce del Presidente Tagliaboschi, ha proposto ai Comuni l'approvazione di un odg  nel quale si vietano gli spazi pubblici per manifestazioni che si ispirino ai disvalori del fascismo; ovviamente la maggioranza del Comune di Cascina ha respinto tale documento presentato dai consiglieri dell'opposizione (che ringraziamo per aver accolto l'appello dell'Anpi). Guarda caso il tutto proprio dopo aver negato la sala della biblioteca a noi di Art.1-MDP e Sinistra per Cascina per uno spazio di democrazia e dibattito politico con la cittadinanza e con due deputati!

Nell'esprimere la nostra preoccupazione per il perpetrarsi di un atteggiamento che non dovrebbe esistere se tutti si riconoscessero nei valori della Costituzione, vogliamo svolgere una riflessione sulle astensioni votate in Consiglio Comunale: se non ci sorprende l'orientamento dei cinque stelle stante la loro cultura trasversale, ci rammarica molto il voto di Progetto Cascina Psi - Pse, che, finita la fase dell'alleanza con la Lega tramite Parrini, avrebbe dovuto essere di chiara ispirazione progressista.
Com'è possibile che la lista "la Sinistra e i Comunisti per Cascina", alleata con Progetto Cascina e con Forza Europa, non abbia nulla da ridire su questo voto espresso dai propri alleati?

Noi pensiamo che vi siano dei valori irrinunciabili, tanto più oggi con l'emergere di un nuovo fascismo.
Siccome siamo certi del sincero e profondo antifascismo che anima quei compagni, chiediamo loro, senza alcun spirito polemico, di avviare una seria riflessione interna ed un dialogo con chi come loro crede nei valori della sinistra affinché tutte le forze democratiche si ricompattino in modo da costruire insieme una seria alternativa di governo a questi amministratori che offendono la storia e la dignità del nostro territorio.

Nardini (PD): “A Cascina il voto contrario della maggioranza offende i valori della Costituzione”

“Ho assistito personalmente alla seduta del Consiglio Comunale in cui è stata presentata e votata la proposta di non concedere l’utilizzo di sale e spazi pubblici ad associazioni o manifestazioni che si richiamano al fascismo o che abbiano orientamenti razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi e, in generale, discriminatori. Era una buona occasione per scrivere, tutti insieme, una pagina di bella politica, non dividendoci su un voto che sarebbe stato semplicemente coerente con i valori della nostra Costituzione. Invece no. La Sindaca Ceccardi e le forze che la sostengono bocciando la mozione del Partito Democratico hanno preferito dimostrarsi sprezzanti verso un atto di buon senso, mentre purtroppo abbiamo assistito, ancora una volta, a dichiarazioni fuori luogo e inaccettabili". Così la Consigliera Regionale Alessandra Nardini commentando la bocciatura della mozione PD in Consiglio comunale a Cascina.

“Io stessa, poco tempo fa, avevo accolto la proposta di Anpi che invitava tutti i Comuni della Provincia di Pisa ad approvare atti con cui vietare l’utilizzo di spazi pubblici per manifestazioni che richiamano al fascismo e alla discriminazione, rilanciandola al Consiglio e alla Giunta Regionale – prosegue Nardini –. Sono convinta si tratti di un gesto quanto mai importante in un momento come quello che stiamo vivendo in cui si assiste continuamente ad episodi di razzismo e rievocazione del ventennio fascista: i pericolosi rigurgiti nazifascisti che si stanno riaffacciando anche nel nostro Paese non possono lasciarci indifferenti, nė essere sottovalutati, occorre una risposta forte da parte di tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo”.

Fonte: Ufficio Stampa

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