Tendenza meteo a medio termine 28 novembre - 7 dicembre

La situazione

La situazione

NB. La bassa attendibilità previsionale impone una certa cautela: preferisco (come di consueto) non fare affermazioni dai toni sensazionalistici, le quali potrebbero poi essere smentite in corso d'opera. Fatta questa doverosa precisazione, andiamo a valutare ciò che l'analisi delle mappe modellistiche, propongono. Lo scenario meteorologico a livello continentale non presenterà sostanziali cambiamenti, aprendo un'ulteriore periodo freddo, causato dalla discesa dal Mare del Nord di un nucleo di aria artica polare. La profonda saccatura, punterà verso il Mediterraneo centro-occidentale, coinvolgendo la nostra penisola, ed isolando una profonda goccia fredda, destinata a interessare anche la Toscana.

Mercoledì 29 novembre

Mercoledì 29 novembre

Apriamo questa tendenza, con il primo peggioramento del tempo che lambirà la nostra regione già dal pomeriggio di oggi, per poi avviare una fase più instabile nella giornata di domani, alzando la quota neve al di sopra dei 1200 metri in Appennino.

Giovedì 30 novembre

Giovedì 30 novembre

Con giovedì ed il rapido spostamento del fronte verso sud-est, l'aria fredda in coda al peggioramento, farà nuovamente calare le temperature, soprattutto le minime della notte, confinando le ultime nevicate sull'appennino orientale, a quote molto più basse, tra gli 800 ed i 900 metri.

Temperature minime previste venerdì 1° dicembre

Temperature minime previste venerdì 1° dicembre

Temperature Massime previste per venerdì 1° dicembre

Temperature Massime previste per venerdì 1° dicembre

Venerdì 1° dicembre

Venerdì 1° dicembre

Un contesto invernale a tutto tondo, e che alzerà ulteriormente il tiro tra le giornata di venerdì e sabato. Ma andiamo con ordine. Venerdì mattina ci sveglieremo con estese gelate su tutta la regione a esclusione della costa livornese, con punte di -3/-4 C° nelle pianure dell'interno. Fase fredda, che faticherà a far alzare anche di giorno i valori massimi oltre i 6-7 C° nelle zone centro-settentrionali della regione, mentre dal pomeriggio, un nuovo fronte freddo attraverserà le zone settentrionali, attivando nuove nevicate, che nei rovesci più intensi potranno raggiungere i fondovalle appenninici, a quote veramente basse 200-300 metri. Discorso diverso per le colline centrali e meridionali, che al momento si troverebbero meno esposte al flusso freddo in sconfinamento da nord, e sfavorite anche dalla posizione del minimo barico, non raggiunto ancora dall'aria polare, che nel suo movimento antiorario, pescherebbe aria leggermente più mite da est.

Notte di sabato 2 dicembre

Notte di sabato 2 dicembre

L'allontanamento nelle successive ore notturne del centro depressionario verso sud,  diminuirà l'intensità dei fenomeni e la loro estensione. Paradossalmente ci troveremo con temperature più che valide per accumuli al suolo anche nevosi e persino a bassissima quota, ma al momento, l'ipotesi prevalente è che mancheranno le precipitazioni, per spostare i fenomeni dai rilievi appenninici al piano. Una situazione che se si manterrà tale, relegherà solo ai fondovalle e a qualche debole accumulo sulle colline centrali della regione le ultime nevicate.

Domenica 2 dicembre

Domenica 2 dicembre

Giunti alla giornata di domenica, la fase più attiva del peggioramento sarà alle nostre spalle, ed i venti di Grecale che dal pomeriggio di sabato accompagneranno la lenta ripresa dei geopotenziali sul versante tirrenico, manterranno ancora fredde le già brevi giornate dicembrine. Con la successiva nottata poi, e la totale attenuazione delle correnti da nord-est, ci troveremo di fronte ad una moderata escursione termica, con valori negativi al mattino su buona parte della regione.

Sabato 7 dicembre

Giovedì 7 dicembre

Stabilità, che potrebbe tenerci compagnia per più giorni, almeno fino a giovedì, quando un blando fronte instabile, stavolta proveniente dal flusso zonale nord-atlantico, quindi più mite rispetto ai precedenti, riporterà una maggiore variabilità, con la neve che tornerà ad imbiancare solo le quote medie (1000-1200 metri) dell'Appennino settentrionale.

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Gordon Baldacci