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ChiantiBanca a Iccrea, Borri dichiara: "No al ribaltone". Il documento del presidente Iacopozzi

La sede di Chiantibanca a San Casciano in Val di Pesa

Un no deciso quello dell'associazione "Per una banca in terra Toscana" al “ribaltamento” di programma che già un anno fa vedeva l'approvazione dei soci di Chianti Banca all'adesione a Cassa Centrale di Trento. Una scelta che si compirà il prossimo 10 dicembre quando i soci di ChiantiBanca, richiamati al voto in occasione dell'assemblea presso il Mandela Forum, si esprimeranno sul destino dell'istituto di credito cooperativo toscano, decidendo con il proprio voto l'adesione della Bcc a uno dei due gruppi bancari cooperativi (Iccrea di Roma e Ccb di Trento).

LA LETTERA DEL PRESIDENTE IACOPOZZI

“Un ribaltone - dichiara Luciano Borri presidente dell'associazione “Per una banca in terra Toscana” - che espone a rischi legali e a danni patrimoniali, di cui saranno chiamati a rispondere gli amministratori”. “L'adesione a Iccrea - prosegue - comporterebbe il proseguimento del commissariamento della nostra banca da parte della Federazione toscana delle BCC che cerca di ridimensionare la crescita ottenuta negli scorsi anni. Le numerose sovrapposizioni con le altre BBC toscane porterebbero inevitabilmente a ridurre le filiali, il presidio sul territorio, i dipendenti, e di conseguenza i servizi ai soci.”

L'associazione sottolinea inoltre “errori” della relazione informativa dello scorso 17 novembre predisposta e diffusa dal Consiglio di amministrazione di ChiantiBanca. Informativa pro-Iccrea che aveva contestato fra le molte cose, la validità della delibera circa la votazione pro-gruppo Ccb, sottolineando “anomalie relative alle modalità di svolgimento delle operazioni di voto”. Alla quale l'associazione risponde che “anche se il Tribunale di Firenze ritenesse fondato il ricorso sullo svolgimento dell’Assemblea del 14 maggio, in nessun caso potrebbero essere cancellati i diritti quesiti dai terzi in buona fede, ovvero da Cassa Centrale Banca.”

“Ci auguriamo fortemente - conclude Borri - che i soci di ChiantiBanca comprendano l'importanza di aderire a un gruppo, il Ccb di Trento, che ci ha sempre fornito servizi idonei ed economici e che Chianti Banca ha sempre considerato Iccrea legata alle logiche politiche romane lontane dalla nostra cooperativa e dai bisogni del nostro territorio”.

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