Le telecamere di Report arrivano nell'Empolese Valdelsa. "Giocarsi la competizione sulla conoscenza" questa è la frase chiave della puntata del programma d'inchiesta di Rai Tre, che approda al Cericol - CEntro RIcerche COLorobbia di Vinci. Il centro appartiene al Gruppo Colorobbia di Montelupo Fiorentino, un'autentica istituzione se si parla di ceramica, e ha sede in via Pietramarina, nella frazione di Sovigliana (dove di recente ha fatto visita anche Enrico Rossi).
È possibile legare piastrelle e sperimentazione biomedica? La risposta per Cericol è sì, come si evince anche dalla trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci. "Riusciamo a portare le caratteristiche di un materiale sulla superficie di materiali completamente diversi" afferma il direttore scientifico Giovanni Baldi.
La nanotecnologia è protagonista in questo campo, ovvero "un insieme di tecniche chimiche e fisiche che permettono di manipolare la materia a livello atomico". Report porta ad esempio la facciata di un edificio di Roma, che grazie a Cericol è divenuto antismog. "Un palazzo con una facciata di seimila metri quadri può depurare una strada con traffico nelle ore di punta" continua Baldi.
Non è finita qui perché alcuni materiali potrebbero essere usati anche negli esseri umani, per andare a combattere cellule tumorali. Baldi mostra alla telecamera un pigmento che serve per colorare di nero le piastrelle ceramiche, ma quello stesso pigmento ha qualità incredibili: "Quando è ridotto a dimensioni al di sotto dei dieci nanometri, diventa un sistema per uccidere con la radiofrequenza le cellule tumorali".
Ancora, però, il progetto - illustrato pure dal ricercatore Saer Doumett - è in fase di sperimentazione in vitro assieme all'istituto di immunologia dell'Università di Firenze. Per ora la sperimentazione è preclinica e i risultati sono molto incoraggianti.
Fare sistema in Europa potrebbe essere un'arma in più, spiega infine Laura Niccolai, assistente alla direzione di Colorobbia Consulting: "Il modello francese in questo momento è diverso da quello tedesco e anche da quello italiano e l'integrazione farebbe fare un passo avanti".
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