Tabacco, accordo tra Coldiretti e Philip Morris Italia

Philip Morris Italia ha sottoscritto con Coldiretti l’intesa per l’acquisto dei migliori tabacchi in foglia coltivati in Italia per l’anno commerciale 2018/2019. L’accordo prevede un investimento di circa 80 milioni di euro per l’anno commerciale 2018/2019, con un obiettivo di collaborazione fino all’anno commerciale 2020/2021 con l’intento di migliorare la qualità, l’efficienza produttiva e la competitività del tabacco italiano e assicurando la stabilità del settore dove operano circa tremila aziende agricole che offrono 50mila posti di lavoro.

Con acquisti pari a circa il 50% dell’intera produzione nazionale di tabacco, l’accordo tra Philip Morris Italia e Coldiretti sostiene il settore nello sviluppo di un modello innovativo di gestione agricola, il cui centro è rappresentato dai coltivatori, e che garantisce prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e una migliore competitività. Grazie anche alla diffusione di un insieme di Buone Pratiche Agricole che, oltre ad essere economicamente sostenibili, aiutassero le aziende agricole a perseguire obiettivi di qualità, legalità e responsabilità sociale, si è determinato un miglioramento qualitativo della produzione tabacchicola italiana, anche rispetto alle condizioni di lavoro.

L’Italia è leader nell’Unione europea con oltre 1/4 della produzione complessiva. sviluppata su 18.000 ettari soprattutto in Campania, Veneto, Umbria e Toscana.

“Nella nostra regione – dice Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana - il tabacco viene coltivato su una superficie di 1600 ettari, per la maggior parte nelle zone della Val di Chiana e della Valtiberina. Si coltiva soprattutto kentucky che è stato riconosciuto prodotto agroalimentare tradizionale della Toscana ed è stato inserito nel relativo elenco regionale. Siamo leader assoluti a livello nazionale con l’80% per ciò che riguarda la foglia di tabacco utilizzata per la fascia del Sigaro Toscano, ossia la parte esterna, costituita dalla foglia intera, elastica di un marrone uniforme e vivace. In questo comprensorio si concentrano circa 200 aziende per oltre 1000 ettari di terreni coltivati a kentucky”.

“Il futuro del settore che ha dimostrato capacità di resistere alle forti sollecitazioni di questi anni, che hanno messo a dura prova gli imprenditori i quali hanno continuato a credere  nel comparto – commenta Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana – è certamente legato alla razionalizzazione e l’accorciamento della filiera, realizzando accordi con impegni pluriannuali come quello sottoscritto da Coldiretti con Philip Morris Italia. Un percorso innovativo, che ha contribuito a porre le basi per migliorare la conoscenza e la capacità di confronto con il mercato, aumentando anche le risorse destinate alla ricerca, offrendo al mercato un prodotto di qualità e ad alta distintività”.

Fonte: Ufficio Stampa

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